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Visualizzazione post con etichetta Paris. Mostra tutti i post
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2021/12/01

Paris l'amour!




I found on internet this question, somebody given a a pleasant response in the cryptic language of someone who thinks he knows everything about everyone, at times criticism at times annoying but which in the end really gives the idea of what to expect in Paris.
Paris, l'amour, l'amour, c'est ce que tu veux vraiment, mais ça va être dur à trouver.


I plan to go to Paris in the spring of 2022. Is the city as bad as conservatives describe it on the internet?

Paris is the incarnation of everything that causes severe cognitive dissonance for many conservatives:
A multicultural city where everyone lives in relative harmony, even in the supposedly “rough” neighborhoods. A major city run by a bona fide Socialist mayor (a dark-skinned woman, to boot, who followed an openly gay man) yet functions marvelously.

A place where the English language is relegated to second place and interpersonal manners are different. (Most people that a tourist will encounter do speak English, but for cultural respect, it’s highly recommended to greet them with bonjour and s’il vous plaît before conducting any conversation or business, and merci and au revoir at the end. Don’t worry, virtually nobody is going to expect you to speak anything beyond that in French unless you happen to be able to do so.)

And as a corollary, a place where you need to use funny-looking currency and the metric system (these aren’t unique to Paris). But know that using your debit card is much easier than exchanging cash, Visa and MasterCard are accepted everywhere (other cards, not so much) with a banking system that is far more secure than how the US system operates. (Oh, check with your bank first to make sure that they won’t charge you an exorbitant fee for every transaction.)

A place where automobiles are frowned upon, it’s much easier to navigate on foot or Métro (subway). A place where food and drink are often unfamiliar, and even familiar-looking items turn out to be different than you might expect. But don’t worry, the golden arches and the mermaid are easy to find if you don’t like surprises.

2015/11/17

Non avrete il mio odio, avete perso

Questo post vuole essere un tributo a un marito e a una moglie vittima della ferocia dei terroristi islamici. Un odio senza fine. Non l'ho scritto io, ma chi l'ha scritto ha avuto il coraggio di dire quello che pensava e sputare in faccia a quei criminali tutto il proprio disgusto. Non li odierà mai, siamo certi, ma nemmeno li amerà e l'indifferenza fa ancora più male.

“Non avrete mai il mio odio”. Antoine Leiris titola con queste parole la lettera indirizzata agli assassini di sua moglie. La donna ha perso la vita durante gli attentati di venerdì 13 a Parigi e il marito, rimasto solo con il figlio di 17 mesi, si è rivolto direttamente ai terroristi su Facebook. A loro non vuole dare la soddisfazione di avere la sua rabbia, di comandare le sue emozioni. Ha voluto scrivere una lettera aperta ai terroristi. Eccola:

"Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. 

Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa. 

L'ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. 

Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l'affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio".

Scritto da Antoine Leiris, Paris, 17/11/2015