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2015/08/23

Dietro le quinte di Renzi


Il premier Matteo Renzi è furbo, fin troppo. Anche se i sondaggi parlano di una caduta del suo apprezzamento in un anno dal 65% al 35%  Renzi piace a molti italiani per la sua parlantina sciolta, la concretezza delle problematiche che solleva, il voler mettere in cantina molti vecchi arnesi della politica, il presentarsi come “volto nuovo” della sinistra autodichiaratasi moderata e sociale. 
Poi c’è un “lato B” di Renzi che pochi sottolineano, eppure conta nelle cose importanti.

Per esempio lo abbiamo visto (troppo) applaudito all’ex FIAT che pur ha portato la sua sede all’estero danneggiando un bel po’ il fisco italiano, lo si nota incerto nei riguardi di quei “poteri forti” (assicurazioni – banche – compagnie petrolifere – società parastatali - autostrade) che non vengono minimamente sfiorate da tagli di costi e tariffe e continuano così contenti ad accumulare profitti paurosi. Ma soprattutto Renzi non mi piace quando tratta questioni finanziarie enormi, non si capisce nell’interesse di chi.

Che motivo c’era, per esempio, di allontanare in piena estate Franco Bassanini dalla Cassa Depositi e Prestiti, oltretutto in anticipo sulla scadenza di legge, per mettere a guardia dei risparmi degli italiani (la “Cassa” ha circa  460 miliardi di attivo di cui circa 250 miliardi di depositi postali, quasi più di tutto il debito greco!) un uomo poco noto come Claudio Costamagna, per anni però – guarda caso - dirigente alla Goldman Sachs, ovvero il più potente istituto bancario speculativo americano, concausa principale della crisi finanziaria che ha colpito prima gli USA, nel 2007 e che poi si è propagata in Europa e nel mondo con danni incalcolabili? 

Questo mostro bancario apparentemente silenzioso che vive sui drammi di miliardi di persone (anche Papa Francesco ha ricordato i guasti causati da queste enormi finanziarie senza volto e senza scrupoli) e che ha avuto come “consulenti” anche persone come  Mario Draghi, Romano Prodi e Mario Monti. Si aggiunga che Costamagna siede tuttora in diversi consigli di amministrazione di società quali Luxottica e è Presidente di Salini-Impregilo. 

Perché insomma nominare Presidente di una società a controllo pubblico proprio un uomo cresciuto negli ambienti della finanza e della grande industria privata? 
Non dimentichiamoci che la Casa Depositi e Prestiti ha in mano i pacchetti di controllo delle residue aziende strategiche a controllo pubblico come l’ Eni e le sue controllate Enel e Finmeccanica. Ancora di più Renzi è stato enigmatico quando ha sottolineato che “l’Italia si trova oggi a un passaggio decisivo per la ripresa. Le riforme strutturali, l’attrazione degli investimenti, e una politica di bilancio basata sul taglio delle tasse sul lavoro stanno riportando il Paese alla crescita. In questo contesto il rafforzamento del ruolo di CDP risulta ancora più cruciale”.

Dall’Ansaldo alla Fiat dalla Pirelli a Italcement però tutti i “gioielli di famiglia” italiani stanno prendendo la via dei capitali esteri che ne hanno acquistato solidi pacchetti di azioni a prezzi di saldo. Ma se l’Italia si impoverisce sempre più nel nome delle “alleanze strategiche” (dove sono  sempre gli altri a comprare e fare gli affari e gli italiani a vendere) come potranno mai crescere il lavoro e l’economia nel nostro paese? 

E se Renzi alla fine fosse solo il paravento di altri, la faccia simpatica di chi tiene in mano i fili della finanza mondiale e avesse messo gli occhi proprio su CDP? Si spiegherebbero allora molte cose… 



2015/08/10

QUANDO C’ERA LUI I TRENI ARRIVAVANO IN ORARIO…



Mito: Devi ringraziare il Duce se esiste la pensione.


Realtà: In Italia la previdenza sociale nasce nel 1898 con la fondazione della “Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai”, un’assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo anch’esso libero degli imprenditori. Mussolini aveva in quella data l’età 15 anni. L’iscrizione a tale istituto diventa obbligatoria solo nel 1919, durante il Governo Orlando, anno in cui l’istituto cambia nome in “Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali”. Mussolini fondava in quella data i Fasci Italiani e non era al governo.

Tutta la storia della nostra previdenza sociale è peraltro verificabile sul sito dell’Inps. La pensione sociale viene introdotta solo nel 1969. Mussolini in quella data è morto da 24 anni.

Mito: Il Duce garantì l’assistenza sanitaria a tutti lavoratori.

Realtà: Con la legge dell’11 gennaio 1943, n. 138, con il nome di Ente mutualità fascista – Istituto per l’assistenza di malattia ai lavoratori, venne istituita la prima Cassa Mutua di Assistenza di Malattia che offriva tutele solo ai lavoratori del pubblico impiego. Tutti gli altri non ne avevano diritto.

Il diritto alla tutela della salute per tutti nasce il 13 maggio 1947, data in cui viene istituita l’INAM, Istituto Nazionale per l’assicurazione contro le malattie, riformato nel 1968, con la legge n. 132 (cosiddetta “legge Mariotti”), che assisteva tutti i lavoratori, anche coloro che dipendevano da imprese private.

Nel 1978, con la legge n. 833 del 27 dicembre, veniva estesa, oltre che l’indennità retributiva in caso di malattia, anche il diritto all’assistenza medica con la costituzione del Servizio Sanitario Nazionale, con decorrenza del 1º luglio 1980 (la cosiddetta “riforma sanitaria”). La norma era chiaramente ispirata al National Health Service (NHS) britannico.

Mito: La cassa integrazione guadagni è stata pensata e creata dal Duce.

Realtà: La cassa integrazione guadagni (CIG) è un ammortizzatore sociale per sostenere i lavoratori delle aziende in difficoltà economica. Nasce nell’immediato dopoguerra per sostenere i lavoratori dipendenti da aziende che durante la guerra furono colpite dalla crisi e non erano in grado di riprendere normalmente l’attività. Quindi la cassa integrazione nasce per rimediare ai danni causati dal fascismo e della guerra che hanno causato milioni di disoccupati.

Mito: Il Duce ha avviato il progetto della bonifica pontina.

Realtà: I primi lavori di bonifica cominciarono nel 1924 con l’istituzione del Consorzio di Bonifica di Piscinara che avviò la canalizzazione delle acque del bacino del fiume Astura, riprendendo un progetto di Leonardo Da Vinci, interessato anche lui su una ipotesi di bonifica. Addirittura i primi lavori furono eseguiti da i Volsci (intorno al VI secolo a.c.) che, con un sistema di drenaggio a base di cunicoli rimasti celebri e forse insuperati, riuscirono ad assicurare la disciplina delle acque per cui la zona divenne prosperosa e fertile. Mussolini, quindi, non ha avviato un bel niente.

Mito: Ai tempi del Duce eravamo tutti più ricchi.

Realtà: Mussolini permise agli industriali e agli agrari di aumentare in modo consistente i loro profitti, a scapito degli operai. Infatti fece approvare il loro contenimento dei salari.

Nel 1938, dopo 15 anni di suo operato, la situazione economica dell’italiano medio era pessima, il suo reddito era circa un terzo di quello di un omologo francese. Dobbiamo quindi ringraziare il Duce se oggi gli stipendi in Italia sono considerevolmente più bassi di tutti quelli dell'area europea.

Mito: Il Duce ha fatto costruire grandi strade in Italia.

Realtà: Il programma infrastrutturale che prevedeva la costruzione delle strade completate durante il ventennio cominciò già durante il quinto governo di Giovanni Giolitti, avendo constatato l’impossibilità di uno sviluppo industriale in mancanza di solide strutture.

Mito: Il Duce è stato l’unico uomo di governo che abbia veramente amato questa nazione.

Realtà: “Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative”

Già… proprio amore.

Mussolini amava talmente l’Italia che:

– ha instaurato una dittatura
– ha abbassato tutti i salari
– ha firmato i Patti Lateranensi
– ha portato il paese al collasso economico
– ha tolto la libertà ai cittadini italiani
– instaurando le leggi razziali ha scritto una delle pagine più infami e vili della storia italiana.

Voleva così bene al suo popolo da farlo sprofondare in una guerra civile quando fu esautorato dal potere creando la Repubblica Sociale Italiana. Un paese già allo sbando a causa dell’armistizio dell’8 settembre e provato dalla guerra (condotta da lui con esiti a dir poco disastrosi) venne dilaniato ancora di più tra cosiddetta” Repubblica di Salò” e Italia liberata.

Tra l’altro, non è vero neppure che che “quando c’era lui i treni arrivavano in orario”.

Come spiega questo articolo dell’Indipendent si tratterebbe infatti di un mito derivante dalla propaganda durante il Ventennio.

La puntualità dei treni era infatti per la propaganda fascista il simbolo del ritorno all’ordine nel paese ma, in realtà, è solo grazie alla censura sistematica delle notizie riguardanti incidenti e disservizi ferroviari che questa immagine si è potuta formare.

Cari nostalgici del fascismo,

Mussolini è finito appeso a testa in giù con le persone che prendevano a calci il suo cadavere. 

Chiedetevi il perchè.

Crisi imminente?


Ci sarà un crollo finanziario negli Stati Uniti entro la fine del 2015? Sempre più stimati esperti finanziari stanno avvertendo che siamo proprio sull’orlo di un’altra grande crisi economica. Naturalmente questo non significa che accadrà. Gli esperti hanno sbagliato in passato ma alcuni indizi sembrano suggerire che una nuova crisi finanziaria potrebbe essere alle porte.

I seguenti sono otto esperti finanziari che stanno avvertendo che una grande crisi finanziaria è imminente …

1 Durante un’intervista recente, Doug Casey ha affermato che stiamo andando verso “una catastrofe di proporzioni storiche” …

“Con questi governi stupidi che stampano trilioni e trilioni di nuove unità di valuta”, afferma Casey, ” andiamo verso a una catastrofe di proporzioni storiche “

Doug Casey è un investitore di grande successo a capo della Casey Research

“Non terrei capitale significativo nelle banche”, ha detto. “La maggior parte delle banche del mondo sono in bancarotta.”

2 Bill Fleckenstein avverte che i mercati degli Stati Uniti potrebbe affrontare delle ‘calamità’ nei prossimi mesi …

Bill Fleckenstein ha correttamente previsto la crisi finanziaria nel 2007,

3 Richard Russell ritiene che la crisi che sta arrivando “farà a pezzi il sistema economico attuale” …

Dal mio punto di vista, questo è il periodo più strano che ho vissuto dal 1940.

4 Larry Edelson è “sicuro al 100%” che avremo una crisi finanziaria globale “entro i prossimi mesi” …

” Il 7 ottobre 2015, il prima superciclo economico dal 1929 innescherà una crisi finanziaria globale di proporzioni epiche . Porterà l’Europa, il Giappone e gli Stati Uniti in ginocchio, e quasi un miliardo di esseri umani sulle montagne russe per i prossimi cinque anni. Una corsa che nessuna generazione ha mai visto. Sono sicuro al 100% che colpirà nei prossimi mesi . “

5 John Hussman avverte che le condizioni di mercato che stiamo osservando in questo momento si sono verificate solo in pochi momenti chiave in tutta la nostra storia …

“Guardate i dati e vi renderete conto che le nostre preoccupazioni attuali non sono esagerazioni. Semplicemente non abbiamo osservato le condizioni di mercato che osserviamo oggi, tranne che in una manciata di casi nella storia del mercato, e le cose sono andare piuttosto male”

6 Nel corso di una recente apparizione sulla CNBC, Marc Faber ha suggerito che il mercato azionario degli Stati Uniti potrebbe presto perderà fino al 40 per cento …

7 Henry Blodget suggerisce che il mercato azionario americano potrebbero presto perdere fino al 50 per cento …

8 Egon von Greyerz ha recentemente detto che stiamo andando verso “una storica distruzione della ricchezza” …

Ci sono più aree problematiche al mondo che situazioni stabili. Nessuna nazione importante in Occidente può rimborsare i propri debiti. Lo stesso vale per il Giappone e la maggior parte dei mercati emergenti. L’Europa è un esperimento fallito. La Cina è una bolla enorme, in termini di mercati azionari,mercati immobiliari e sistema bancario ombra. Gli Stati Uniti sono il paese più indebitato del mondo e hanno vissuto al di sopra dei propri mezzi per oltre 50 anni.

Così vedremo l’esplosione di due bombe gemelle: una del debito da 200 trilioni di dollari e una di derivati da 1,5 quadrilioni che porterà ad una storica distruzione della ricchezza, con i mercati in calo di almeno 75-95 per cento. Il commercio mondiale si contrarrà drammaticamente e vedremo un enorme disagio in tutto il mondo.

Hanno ragione? Lo sapremo presto.