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2017/11/20

Norimberga




Con la lettura dell’atto d’accusa, si apre il 20 novembre 1945 a Norimberga il processo contro i crimini del nazismo che si concluderà con 12 condanne a morte, 7 a pene detentive e 3 assoluzioni. Il principale imputato, Hermann Goering sfugge al capestro, suicidandosi con una fiala di cianuro alla vigilia dell’esecuzione

“Tutti noi sappiamo che in realtà quel tribunale è stato organizzato dai vincitori per giudicare e condannare i vinti. C’è chi, al proposito, ha osservato che la vittoria più completa non consiste nel distruggere fisicamente il nemico in guerra ma nel processarlo e condannarlo ad ostilità sul terreno concluse, perché ciò significa che la sua sconfitta è irreparabile, estendendosi dal piano militare a quello etico e simbolico”. Chi esprime questo severo giudizio non è un neonazista e neanche un pensatore conservatore o di destra: è anzi uno dei filosofi che hanno fissato i princìpi dell’odierno cosmopolitismo giuridico, quello, per intenderci, che ha portato al Tribunale penale internazionale con sede all’Aja. Parliamo di Hans Kelsen, uno dei grandi giuristi del Novecento, fautore del primato della giustizia sulla politica. Era stato lui stesso, mentre la guerra era ancora in corso, a teorizzare la nascita di un Tribunale internazionale come centro-motore di un nuovo ordine mondiale orientato al mantenimento della pace e alla tutela dei diritti dell’uomo.

Se persino Kelsen aveva da ridire, significa proprio che il Tribunale di Norimberga nacque con qualcosa di sbagliato alla base, con una confusione tra princìpi giuridici e interessi politici che ne minava la solidità teorica e il funzionamento pratico. Innanzi tutto il grande giurista criticò il fatto che la Corte era composta solo da rappresentanti dei Paesi vincitori, laddove sarebbero dovuti essere presenti anche giudici provenienti da quelli neutrali. In secondo luogo, a parere di Kelsen, non si dovevano giudicare soltanto i crimini commessi dai nazisti ma anche le violazioni ai princìpi di umanità commesse dalle altre potenze belligeranti e quindi le atrocità compiute da americani, inglesi e sovietici. Solo in questo caso il processo di Norimberga avrebbe costituito un vero precedente per la costruzione di un sistema mondiale realmente orientato verso la pace e la tutela dei diritti dell’uomo. Ma tutto ciò non era evidentemente negli obiettivi degli Alleati e di Mosca.

“Se i princìpi applicati nel giudizio di Norimberga -così concluse Kelsen- dovessero diventare un precedente, allora al termine della prossima guerra i governi degli Stati vittoriosi giudicherebbero i membri degli Stati sconfitti per aver commesso crimini definiti tali unilateralmente e con forza retroattiva dai vincitori. C’è dunque da sperare che questo non avvenga”.

Ci sarà pure un motivo se, a 72 anni da Norimberga, della presenza del Tribunale internazionale penale permanente dell’Aja non si accorge nessuno. Gli Stati Uniti, principale potenza militare mondiale, si sono rifiutati di ratificarne la nascita.

2017/11/10

Le incredibili avventure di Mr P alle prese con internet



Paolo P. è un collega, ex collega di quando lavoravo in Salini. Vive e lavora a Parigi ma, da buon italiano è portato a confrontare spesso le due realtà francese e italiana e a commentarle. Questa volta si è trovato faccia a faccia con quella francese, il risultato non è dei più confortanti, giudicate voi.

Buona lettura

Dunque ho affittato un bilocale uso ufficio non lontano da casa, e visto che per le scale c'era un cartellino che comunicava ai condomini l'arrivo della fibra con Bouygues, beh, cosa aspetto ? Ho subito sottoscritto un abbonamento con Bouygues senza neanche guardare quanto costa.

"Bien bien nous allons installer la fibre en maximum 1 semaine Monsieur P".
Riempio un modulo firmo un contratto do un documento e do il mio IBAN. Bella la Francia dove gli IBAN si chiamano RIB e tutto è piu facile.

E mi mandano a casa il Bbox, il Modem e tutta una serie di cavi e cavetti per installare il prodigio della tecnologia. Cioè non a casa, all'ufficio Postale, dove sono andato a ritirarlo un bel mattino di giugno. Quello stesso mattino l'ho portato nell'ufficio (ancora vuoto) e ho atteso fiducioso la chiamata di Bouygues.

Dopo 2 settimane mi arriva un messaggio che dice che il mio appuntamento è spostato di una settimana. Poco male non ho ancora una attività fervente nel mio ufficio.

All'appuntamento arriva un omino con la tuta che dice subito di essere un subappaltatore di Bouygues quindi non potrà rispondere alle mie domande sulla data di attivazione. Poi va per le scale esamina il cavidotto fa una smorfia e dice che non c'è posto per un cavo supplementare bisognerà sentire il condominio. E che non puo assolutamente dirmi nulla di piu non sa quando ne chi lo farà, non è nelle sue responsabilità, e fugge per le scale.

La settimana dopo, è passato un mese dalla mia prima domanda e quindi riporto il materiale a Bouygues dicendogli che annullo l'ordine.
"C'est votre droit" mi risponde ligio il commesso che si chiama Ahmed.
Quindi passo alla casella successiva del mio cammino di croce-gioco dell'oca. Orange. Con Orange ho già il contratto del cellulare perche sono andato da Bouygues ? Basterà estendere il contratto di cellulare all'internet dello studio e il gioco è fatto, mi dico.
Il negozio di Orange effettivamente è molto tipo Apple, con tutti commessi bellini e vestiti di arancione, uno che gira frenetico con un Ipad che organizza l'attesa dei Clienti, con mega schermi che ti ricordano che hai fatto bene a rivolgerti a loro, famiglie sorridenti che fanno colazione su un prato che inneggia al futuro. In basso allo schermo scorrono i numeri del turno. Tocca a me, "M. P Orange Pro". Wow.

Il commesso si chiama Benoît, ha un sorriso da star mi fa accomodare su un trespolo, mi spiega che ho fatto bene ad andare da loro che sono i piu veloci in tutta la Francia, oscillando ritmicamente il capo davanti allo schermo, poi vedo che lei ha già un contratto Business insomma perche non ci ha pensato prima le mettiamo la fibra in massimo una settimana. Siamo il 12 luglio.

Mi propone un contratto flexi Europe che posso telefonare in tutta Europa con una leggera modifica del contratto Orange che avevo prima. Ma si perché risparmiare.
Non mi manderanno niente a casa porta tutto il tecnico. Mica sono degli straccioni come Bouygues.

Riempio un modulo firmo un contratto do un documento e do il mio RIB.
Inizia l'estate, la gente si rilassa "Monsieur P le technicien va pas venir tout de suite voyons voir ce que j'ai comme date dispo, on va dire le 12 Aout ?"
Ma si tanto che problema c'è sono nelle mani di Orange. Rien ne presse comme disait l'orange.

Il 12 Agosto arriva un omino che dice di essere un sous-traitant di Orange che quindi non puo dirmi proprio nulla sulle date di attivazione del mio contratto ma tranquillo Orange sono gente seria.

E va sul pianerottolo, apre il condotto con le fibre, le esamina e fa una smorfia. Il palazzo è stato cablato da Free, sono dei pescecani non ci daranno mai le fibre io intanto faccio la domanda ma non le garantisco nulla Monsieur P.
E se ne va lasciando nel mio stomaco una nascente angoscia.
Passa l'estate. E mi arriva una bolletta del cellulare. In piu del consumo telefonico ci sono 370 Euro per recesso anticipato del contratto. Panico, chiamo Orange, prego premere asterisco selezionare un'opzione 1 per il telefono 2 per la Box 3 per ... scelgo 1, prego selezionare 1 per un ordine in corso 2 per un nuovo ordine 3 per … scelgo 1, selezionare 1 per un problema tecnico 2 per un problema amministrativo … oddio ma il mio è un problema tecnico o amministrativo aiutoooo scelgo 1 "le temps d'attente est estimé a plus de 10 minutes je vous rappelle que le site internet www.orange.fr saura répondre a toutes vos questions mais si vous voulez attendre faites merci de rester en ligne". 

E partono 38 minuti di una musichetta cantata da uno con la voce suadente che vuole metterti sicurezza ma dopo 1 minuto mi viene già il latte alle ginocchia. Dopo 38 minuti cade la linea.

Il giorno dopo rifaccio la trafila uguale a se stessa salvo che i minuti sono 47 e arriva finalmente una voce che dice che il call center si trova in Francia e la telefonata potrebbe essere registrata. Chiudo a chiave la porta dell'ufficio, spengo la luce per aumentare la concentrazione, e mi siedo con calma.

La commessa che si sforza di fare una voce sexy mi dice che i 370 sono perché ho cambiato operatore prima della scadenza del contratto.
"Mais je n'ai rien changé du tout puisque je suis resté chez Orange !!!"
"Ah non Monsieur Patrizi je vois que vous êtes passé de Orange Business à Orange Pro".
Che dio li fulmini, riattacco e i 47 minuti di attesa si dissolvono come una aspirina effervescente.

E cerco su internet una associazione di difesa del consumatore.
Passa l'estate e Orange si ripresenta in settembre con un nuovo subappaltatore che dice che c'è un problema con il condominio e che non sa dirmi nulla di più.

Poi mi arriva un messaggio che dice che faranno il possibile ma che non possono garantire che la data del 13 Novembre sarà effettivamente la data ai sensi della clausola ecc ecc…
Annullo Orange e passo con Free, hanno cablato il palazzo sapranno fare le cose piu in fretta.
Riempio un modulo firmo un contratto do un documento e do il mio RIB.
"C'est bien que vous soyez venu chez nous M. P nous allons vite vous donner la fibre".
Stavolta è tutto virtuale al telefono non sono neanche sicuro che fosse in Francia.

Dopo una settimana arriva un omino che dice di essere un subappaltatore di Free che guarda lo scatolare con le fibre sul pianerottolo e dice con una smorfia "queste sono di Orange…". 
Come di Orange, mormoro con la voce tremante ma mi hanno detto che il palazzo lo avete cablato voi.
"Oui Monsieur P mais il nous arrive de donner des fibres aux autres qui les demandent on n'est pas propriétaires … vous énervez pas Monsieur P".
E se ne va dicendo che non puo dirmi nulla sulle date tutto è nelle mani di Free, ricevero una mail di conferma.

Dopo una settimana mi arriva un messaggio da Kelly, agente Free che dice che sarà da me il 7 Novembre tra le 13 e le 15. Il 7 Novembre ho una mega riunione ma non importa userò la pausa pranzo per farmi mettere la fibra. E un mio diritto.

Il 7 Novembre comincia a fare freddo a Parigi e non avendo il citofono, passo 2 ore dalle 13 alle 15 davanti al portone.
Alle 1415 ancora non si vede nessuno e telefono a Free.

"Bonjour et bienvenue chez Free. Pour une question technique faites le 1…faccio 1 perche non voglio perdere tempo e mi chiedono il mio codice utente. Non ho il codice utente, anche se una vocina in sottofondo di musica dice che mi deve essere stato mandato per mail insieme alla password insomma riesco a recuperare il codice utente mi chiedono la password prima la sbaglio (l'avevo imparata a memoria in questo racconto che sta sempre piu somigliando alla piccola fiammiferaia), si alla fine mi dicono che la chiamata potrebbe essere registrata quindi si, sto per parlare con un essere umano.

"Magalie à votre écoute que puis-je faire pour vous Monsieur P?"
"J'avais rendez-vous entre 13 et 15 h mais personne n'est venu"
"Ah non Monsieur dans votre dossier je ne vois pas de rendez-vous de prévu"
"Mais si c'est Kelly qui m'a dit que j'ai rendez-vous !!!"
"Monsieur P vous avez l'air de confondre Free et ses sous-traitants, Free ne vous a rien dit et les sous-traitants ne sont pas autorisés à prendre des engagements au nom de Free"

Free vi ringrazia per la vostra scelta e per la telefonata. Seguirà un breve questionario in cui potrete esprimere un giudizio sulla conversazione con i nostri operatori.

2017/10/21

Ha già vinto lui!



Detta in parole povere e comprensibili, la deterrenza è quella cosa in base alla quale una nazione scoraggia un suo nemico dall’aggredirla minacciando di infliggere allo stesso danni e distruzioni assolutamente insopportabili e tali da rendere l’aggressione o la guerra non convenienti e non paganti. In questo contesto possiamo dire che la Corea del Nord, dotandosi di un discreto arsenale nucleare, sta perseguendo con notevole successo proprio la strada della deterrenza. Infatti, se noi guardiamo alla storia degli ultimi decenni, vedremo che gli Stati Unitihanno perseguito, con costanza e coerenza, una politica di eliminazione fisica di tutti i regimi che erano contrari ai propri interessi geostrategici. 

Nel 1961 gli Stati Uniti organizzano, con il beneplacito del presidente John F. Kennedy, la cosiddetta operazione della Baia dei Porci. Millecinquecento esuli cubani addestrati dalla Cia sbarcano a Cuba con lo scopo di rovesciare il governo rivoluzionario di Fidel Castro. L’operazione, male organizzata e ancor peggio diretta, abortisce ma il tentativo di rovesciamento resta e sarà seguito da innumerevole tentativi di uccidere Castro. Nel 1983, nell’isola caraibica di Grenada, un regime filo sovietico guidato da Bernard Coard, leader del Military Revolutionary Council, prende il potere. 

Gli Stati Uniti, con il pretesto di salvare la vita di seicento studenti americani presenti sull’isola, organizzano l’operazione Urgent Fury e, senza nessuna copertura giuridica da parte delle Nazioni Unite, invadono l’isola e ne rovesciano il governo installandone uno nuovo filo americano. Il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite condanna l’intervento con il solo voto contrario degli Usa. Nel 1999 gli Stati Uniti e la Nato intervengono in Kosovo bombardando pesantemente la Serbiacostrigendo la stessa ad evacuare il territorio kosovaro e aprendo la strada, in tal modo, alla indipendenza del Paese e alla caduta di Milosevic, leader della Serbia. 

Nel 2003, facendo seguito agli attacchi dell’undici settembre e con il pretesto di eliminare inesistenti armi di distruzione di massa, gli Stati Uniti invadono l’Iraq rovesciando il regime di Saddam Hussein il quale, dopo la cattura, viene impiccato nel 2006. Nel 2011 gli Usa partecipano alla campagna contro la Libia e contribuiscono al rovesciamento di Gheddafi il quale viene ucciso il 20 ottobre 2011. E infine laSiria. Gli Stati Uniti cercano in ogni modo di rovesciare il leader siriano Bashar al Assad e non ci riescono solo grazie all’intervento sul campo della Russia che garantisce la sopravvivenza del regime.

Evidentemente la dirigenza della Nord Corea ha imparato la lezione della storia e ha capito che nessuna forza armata convenzionale, per quanto forte e addestrata, può resistere a una campagna militare condotta dagli Stati Uniti d’America e, pertanto, ha deciso di dotarsi dell’unica arma, quella nucleare, dotata di un potere deterrente tale da rendere difficile, se non impossibile, una invasione del suo territorio. E in questo la Corea del Nord è molto aiutata dalla sua posizione geografica. Infatti, Seoul la capitale della Corea del Sud, è a poche decine di chilometri trentottesimo parallelo e per colpirla non sarebbe nemmeno necessario utilizzare missile balistici ma sarebbero sufficienti dei missili da crociera, molto più semplici ed economici. 

Il Giappone poi, storico e odiato nemico della Corea, è abbastanza vicino da essere colpito con missile balistici a corta/media gittata. In caso di attacco, quindi, la Corea del Nord potrebbe mettere in atto una “retaliation” in grado di causare, in pochi minuti, milioni di morti, tenuto conto che le città colpite sono molto popolose. In queste condizioni la deterrenza è assicurata perché è assai dubbio che il Giappone e la Corea del Sud diano un loro avallo a un attacco Usa contro la Corea del Nord visto che sarebbero loro e non gli Stati Uniti a pagare un terribile tributo di sangue e devastazione. 

E infine alcune considerazione finali. Ove mai il regime della Corea del Nord cadesse repentinamente, milioni di Nordcoreani affamati si riverserebbero come un fiume umano nella Corea del Sud per godere del suo tenore di vita e delle sue libertà. Un poco quello che successe con l’unificazione tedesca ma in chiave molto ma molto più grande. Un simile evento metterebbe a rischio il benessere, l’economia, l’ordine pubblico e la coesione sociale della Corea del Sud. Inoltre, e qui concludo, la riunificazione della Corea porterebbe sullo Yalu il confine della nuova Corea unificata e, dato che il Paese è alleato degli Stati Uniti e che sul suo territorio vi sono ingentissime forze militari americane, ciò vuol dire che la Cina si ritroverebbe gli Stati Uniti al suo confine meridionale. 

Siamo sicuri che la Cina sia disposta di accettare un simile evento?