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2013/08/01

La condanna di Berlusconi

GUARDATE I VOLTI DI QUESTI GIUDICI, NON ESULTANO, SONO STREMATI, SOFFERTI, PENSANO A QUELLO CHE SUCCEDERA' DOPO, ALLA LORO CARRIERA CALPESTATA, ALLE PRESSIONI SUBITE, ALLA CERTEZZA CHE DOMANI SARA' TUTTO DIVERSO. PERCHE' SE E' VERO CHE LE TRANSAZIONI DELLE TV CON L'ESTERO SONO COSA NORMALE QUANDO AVVENGONO IN QUEL MODO, NON SOLO DI MEDIASET MA PER TUTTI COLORO CHE OPERANO NEL CAMPO MEDIATICO, ALLA FINE QUALCUNO DOVRA' LASCIARE LA CARA SEDIA ALLA QUALE SI ERA INCOLLATO.
CON GRANDE DOLORE. 

Ho atteso la sentenza in Cassazione su Berlusconi e ho ascoltato e letto i commenti per la sua condanna definitiva prima di scrivere questo mio pezzo. 

Dove va l’Italia? Se lo chiedono tutti, in questi giorni grami nel pieno di una crisi prima di tutto economica che sembra non finire mai e poi politica, con un governo che non demorde dal defraudare gli italiani della ricchezza che pure il paese possiede. Dove sta andando questa Italia se lo chiedono tutti, e tutti ne sono responsabili, ogni cittadino, immigrato perfino lattanti, tutti responsabili del degrado e dello sfascio di una nazione che ha lottato e duramente per diventare tale. 

Che sia l’effetto boomerang del processo a Mediaset con Berlusconi inquisito e probabilmente condannato – la sentenza definitiva si riferisce alla sola pena detentiva e non a quella che tutti si aspettavano per vederlo sparire dalla politica – se tutto va bene oppure va male e dipende dai punti di vista. Perché tutta la nazione compatta attende di veder condannato l’uomo che negli ultimi ventanni ha traghettato l’Italia verso il futuro, un futuro fatto di televisione, di annunci pubblicitari, di pluralità comunicativa, di successi e programmi per tutti che forse prima non esistevano, e già che ci siamo un uomo che ha approfittato forse un po’ troppo della benevolenza degli italiani, fregandosene dei loro sentimenti e, almeno all’apparenza, creando leggi ad personam che potessero in qualche modo evitargli grossi guai finanziari e personali nella conduzione del suo business più redditizio, quella M
ediaset ieri condannata per un reato che non ha commesso ma che, tant’è, qualcuno ha voluto o cercato o inventato oppure creato dal nulla e ingolfato di menzogne e teoremi e supposizioni e disegni truffaldini per colpire l’uomo caimano, il diavolo in parlamento, colui che ha portato la politica a essere operetta, ‘ché magari operetta lo era già ma sperava non sembrarlo, verso un baratro dal quale non ne uscirà più. 

CONDANNATO!

“La legge è uguale per tutti!” Gioisce qualcuno per l’avvenuta condanna e se condivido che le sentenze vanno rispettate mi permetto solo di sottolineare che la Legge sarà uguale per tutti quando per ciascun cittadino ci sarà una condanna ad ottobre in tribunale, un appello che si conclude in primavera e una sentenza definitiva in Cassazione nel luglio successivo ovvero tre gradi di giudizio in 9 mesi con una celerità mai vista. 
Lo stesso quando ci saranno indagini così approfondite su tante imprese italiane che operano con l’estero e che presumibilmente hanno movimenti finanziari da approfondire, a cominciare da marchi internazionali “Made In Italy” di proprietà di noti esponenti della sinistra italiana per i quali non risultano essere mai state avviate indagini sulle loro transazioni con l’estero. 

Infine la Legge sarà uguale per tutti quando i Magistrati di Milano avranno dimostrato lo stesso metro di giudizio e la stessa disponibilità e volontà ad indagare verso migliaia di altre indagini che si concludono regolarmente nella prescrizione o nelle archiviazioni per imputati rimasti ignoti anche perché i riflettori, le risorse e il personale  per anni vengono destinati alle indagini a carico di Berlusconi, Mediaset e la galassia di aziende che ci gravita intorno.  

Fino ad allora penso che il Cavaliere ne abbia probabilmente combinate tante, che troppe volte abbia dimenticato che un Presidente del Consiglio resta tale anche nel privato, ma che contro di lui si sia applicato - almeno alcune volte - un metro di giudizio più severo del solito per motivi prettamente politici da una parte della Magistratura che – purtroppo – è decisamente troppo politicizzata perdendo così il suo ruolo di garanzia per tutti i cittadini. Attenti dunque, la prossima volta potrebbe capitare anche a voi!

2013/07/29

BUFALE E ZANZARE

Quante sono le pagine in rete che campano sulla credulità dei lettori? Milioni. 

Notizie farlocche, magari vecchie di anni, periodicamente riciclate per dare un po’ di verve ad un momento di “stanca” redazionale. Pagine che si beano dei complottismi annunciati sempre con toni gravi e definitivi, e guarda caso, che hanno spesso protagonisti gli “odiati imperi del male”: Israele e America. 

Eh sì, non dobbiamo fare lo sbaglio di credere che le spie avvoltoio, o squalo o scoiattolo siano fole buone solo per il pubblico arabo poco smaliziato, no! Anche da noi, possiamo vantare alcuni di questi “giornalisti da baraccone”. Un esempio lo da la pagina facebook “Cose che nessuno ti dirà, No Censura” ma anche "Tutto il Web d'Italia", "No Censura" e altri. 

Abitualmente queste pagine gettano ai propri lettori l’osso anti isaeliano anti semita e poi si godono lo spettacolo. Ogni tanto superano loro stessi. Questa volta hanno ripresentato un classico, che fa presa sulla gente, che classificano come TOP SECRET perchè tanto mai nessuno troverà nulla che affermi il contrario:

La terribile zanzara tecnologica! Capace di iniettare chissà quali malattie e veleni! Orrore! Nemmeno con il DDT ci si può difendere!  La presentano così:

NANOTECNOLOGIE MILITARI: L’INCREDIBILE ZANZARA DRONE

È l’ultimo “giocattolino” dell’esercito americano, già in produzione. Un insetto drone, controllabile a grande distanza e dotato di telecamera, microfono e siringa. Secondo le autorità è in grado di prelevare DNA o iniettare dispositivi RFID di localizzazione nella persona-obiettivo, provocando una sensazione di dolore quasi impercettibile, paragonabile a quello provocato dalla puntura di una normalissima zanzara. Ovviamente gli utilizzi a cui potrebbe essere destinato dai servizi segreti sono molteplici: può essere utilizzato come spia, essendo dotato di telecamera e microfono, ma anche come “silenzioso sicario”, iniettando nella vittima prescelta, al posto del chip RFID uno dei potentissimi veleni disponibili nel mercato, in grado di provocare arresti cardiaci, facendo pensare a un decesso naturale. La “zanzara drone” può penetrare in una villa sorvegliatissima, eludendo guardiani e sistemi di allarme, passando a fianco degli addetti alla sorveglianza, penetrando attraverso una finestra o una semplice fessura, per poi magari essere “parcheggiata” sopra un armadio fino a quando la vittima non se ne va a dormire, pungerla e abbandonare l’ambiente senza lasciare traccia e destare sospetti. Le tecnologie militari sono avanzatissime, ed è obbligatorio considerare che la maggioranza di queste sono mantenute segrete. Negli ultimi anni hanno “svelato” qualche scoperta, ma sulle tecnologie più importanti è mantenuto lo stretto segreto militare. Sappiamo che è stato persino approntato un “lettore di onde cerebrali” i cui utilizzi potrebbero essere molteplici, armi “psicotroniche” e chissà quali altri marchingegni in grado di uccidere.

La zanzara drone! 
Legge le onde cerebrali! 
Siamo fritti! 
Fra i lettori è il panico! 
I commenti sono tutti allarmati!

“zanzare bombe tecnologie, moriremo tutti, è la fine, americani bastardi, armi chimiche, futuro comandato da robot ecc. lo dicevamo anche 10 anni fa, ma come vedete giriamo ancora con auto a benzina e quattro ruote invece di propulsori, e ogni giorno pensiamo a vivere nel nostro paese/città e queste cose neanche ci sfiorano nella vita di tutti i giorni”

“Fantascienza? Ve la bevete come una fanta….ma è scienza! “

“Quindi ci microchippano tutti allora! ..anche se non volevamo! ..che storia! (sarà davvero una guerra mondiale allora…ma di come non se l’eran mai viste prima!.. questa volta o i popoli vanno al potere o non ce la si farà + (pensa te cosa studiano sti figli di p...a, con la scusa di tenerci a bada con la politica o le news del giorno (occultate e disinformanti almeno x il 90%)! ..ci stan x fare la festa! ..e non ce lo dicono ahahahh (bastardi figli di un Dio minore!”

“Ma questa è la nostra fine!! ma come possiamo difenderci?”

Miracolosamente, questa volta, Israele è restato fuori dai commenti, chissà perché.
Ed ecco il “babbo” della zanzara drone (bufala anche questa): l’artista russo Turi Savelich, la zanzara bionica è una sua creazione!  Ma forse, più ancora dei commenti apocalittici di quelli che ci sono cascati, fanno impressione quelli che hanno seguito i link dei tre o quattro volonterosi, che si sono presi la briga di  postare la vera natura della pericolosa zanzara artistica: bufala? non bufala? chi puo’ dirlo? che importa? siamo tutti in pericolo.

“Bufala, non bufala….Qualcuno di voi ha visto I pirati dei caraibi?
Jack Sparrow dice la verità sapendo che gli altri non lo credono, facile no?”

“Dubito dell’esistenza di questa roba, ma entro poco tempo saremo in grado di mettere su armate totalmente meccanizzate.Ben presto avremo robot in ogni esercito, non intelligenze artificiali,ma pur sempre robot.”

“mah bufala o no in ogni caso ci tengono nascoste tante di quelle cose che se ne venissimo a sapere anche solo la meta non so che conseguenze ci sarebbero”

“il problema non è se sia vero o falso, tanto lo impareranno (forse) i nostri figli… il fatto è che non serve trinciare giudizi se non si hanno elementi concreti di conoscenza. Su che base possiamo dire che sia vero, o che non sia vero? è solo aria alla bocca. Anche perché in ogni caso non potremmo farci niente.”

Ecco, il problema non è se sia vero o non sia vero, potrebbe in ogni caso esserlo oppure no. Il vero problema è che si crea opinione.
Opinione su un argomento farlocco, opinione che potrebbe generare movimenti pericolosi. Siamo in balia dei pirati e nemmeno ce ne rendiamo conto.

2013/07/23

20 Luglio 1969



Io ero uno di quei ragazzi che il 20 Luglio del 1969 se ne stava con gli occhi incollati al televisore mentre Tito Stagno annunciava: L'Eagle è atterrato.

I mitici anni '60 in cui razzi, astronavi e astronauti erano la cosa più bella che si potesse immaginare. Riempiendomi lo stomaco di succo di arance, perché era quello che si beveva a quel tempo, sognavo le astronavi e mentre io bevevo loro viaggiavano sulla Luna pensando a come raggiungere Marte e oltre. Ricordo che mio padre, rientrando da qualche viaggio, prese un peluche di Snoopy vestito come se fosse un astronauta della NASA, ricordo fosse completo dell'ombelicale per l'ossigeno. 

A quel tempo conoscevo a memoria tutto quello che riguardava lo spazio, A colpo d'occhio potevo raccontarvi le differenze specifiche tra tutti i razzi nell'inventario degli Stati Uniti. Rimanevo abbagliato dalle possenti astronavi alate disegnate da quel geniaccio di von Braun sfuggito a quel pazzo tedesco con il baffetto. 

Il 20 luglio 1969, mi sono seduto lì a bocca aperta di stupore e ogni fantastica immaginazione è diventata un po' meno fantastica e improvvisamente molto più possibile per noi, la gente della Terra, uno dei nostri passi fuori nello spazio, per la prima volta sulla superficie di un altro mondo, un altro pianeta. L'uomo che avanza e conquista. 

Per i ragazzi di oggi, è difficile da spiegare pienamente il monumentale e profondo cambiamento che rappresentava quell'evento. Noi piccoli uomini abbiamo camminato sulla superficie di un altro mondo. La superficie terrestre? No, la superficie lunare, corretto, quindi si dice allunare?  

Mai più la nostra specie avrebbe potrebbe affermare che  la Terra era il limite della nostra capacità. Mai più un bambino sarebbe nato in un mondo in cui gli uomini non avevano viaggiato attraverso lo spazio vuoto e profondo, per lasciare impronte umane sulla faccia di quel disco bianco sorridente nel cielo notturno fin dalla notte dei tempi. 

Da quel momento in poi, il cielo non era più il limite. Da quel momento in poi, non c'erano limiti. 

In qualche modo, nei decenni successivi, abbiamo perso quella sensazione. Invece di un mondo in cui potevamo raggiungere qualsiasi obiettivo se avessimo impostato la nostra volontà, ci troviamo a lamentarci per tutte quelle cose che abbiamo accettato in qualche modo nonostante fossero al di là del nostro controllo. 

Qualcuno dice che il pianeta si sta riscaldando ma l'ultimo inverno è finito alla fine di giugno e in qualche regione ancora stenta a lasciarci. Qualcun altro afferma che gli oceani stanno morendo, eppure il pescato supera ogni anno i record precedenti. forse non ci accorgiamo di quanto siamo messi male, continuiamo a correre come su quel treno che corre veloce verso il baratro (ricordate il film Cassandra Crossing?). 

Le nostre istituzioni stanno fallendo. I nostri leader sono corrotti, i nostri cibi preferiti ci stanno uccidendo, guerre inutili e combattimenti sembrano crescere ovunque guardiamo. E la Luna ancora ci sorride, divertita forse delle nostre preoccupazioni meschine e distrazioni. 

Ti ricordi di me? Sei stato bravo a trovarmi sul web in modo incredibile, così allettante. Ora guardati i piedi e cerca di capire quando affonderai. 

Mi piaceva domandarmi quali miracoli avrei potuto vedere del mio futuro. Mi è piaciuto un sacco. E mi manca quella sensazione. Houston, Eagle è atterrato. Ricordi, immagini, suoni, emozioni, passato. 44 anni fa avevo sedici anni, il mondo era una finestra aperta avanti a me. 44 anni fa potevo sognare, oggi raccolgo quei sogni e traggo bilanci. 

In occasione della ricorrenza molto probabilmente il momento più cool in cui l'uomo è riuscito a raggiungere un sogno, ecco che un geniale ragazzo dagli occhi verdi degli anni '60 di nuovo dice "grazie".