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2017/05/16

Mancanze...



Un amico ha perso recentemente la moglie, lei è morta nel sonno improvvisamente lasciandolo nello sgomento. E' quindi umano che lui parli a lei nei social e la evochi per tutto quello che succede nella sua vita terrena attuale, coinvolgendo i figli e gli amici che di volta in volta partecipano il suo dolore.

Non è tuttavia normale che prima, quando era viva, non si fosse mai rivolto a lei in questo modo. Mai un riferimento, mai una dedica, mai una frase carina nei suoi confronti e, posso dirlo, nessuna condivisione pubblica nemmeno da parte di lei. Ovviamente il tran tran quotidiano non è cosa da condividere, ci si fa l'abitudine a tutto questo e il semplice convivere rende tutto ovvio nella sua banalità. 

Ma è proprio questo il punto, lei manca a lui perché faceva tutto quello che lui non poteva svolgere o gli manca perché si è riscoperto innamorato pazzo di lei adesso che non c'è più? 

In definitiva quando si ama profondamente qualcuno e si è stati davvero felici, il fatto di non essere più insieme è motivo di tristezza. la mancanza si fa strada quando non c’è più qualcuno che eravamo abituati a vedere? 

Di certo è comprensibile nei primi momenti, ma dopo un determinato periodo di tempo, si dovrebbe andare avanti e proseguire con la propria vita. Ma non sempre è possibile, vari aspetti e comportamenti sono legati a questo, E' la mancanza della persona che prima riempiva i nostri naturali vuoti della vita che ci perseguita involontariamente e rende difficile l'affrontare il vuoto causato dalla perdita, è molto difficile riempirlo nuovamente! 

E' risaputo che una delle ragionI per le quali ci innamoriamo è perché ci costruiamo l'immagine della persona amata come vorremmo che fosse e non come realmente è. In altre parole, non apprezziamo veramente qualcuno in quanto individuo, ma in base a ciò che pensiamo di lui in un dato momento.

Questo ci porta a rivalutare anche la mancanza che sentiamo quando questa persona non c'è più o quando il rapporto si rompe. Non ci manca l'individuo in sé, ma come ci sentivamo con lui o lei, ci manca la persona che abbiamo costruito. Una visione un po' materialistica dell'amore, che distrugge il romanticismo, si dirà. Possibile. Ma non è forse vero che le persone giudicano? Fa parte del dna, è una cosa che non può essere cambiata. Giudicando, creiamo un insieme di credenze intorno alla persona. Come il rapporto cresce, le modifichiamo.

A volte, tuttavia, le nostre interpretazioni di quella persona sono fuori strada. Ci innamoriamo della persona che pensavamo di conoscere, ma non ci preoccupiamo di capire se quella persona realmente esiste o è solo frutto delle nostre proiezioni. Allo stesso tempo quando una relazione finisce, ancor peggio bruscamente senza possibilità di appello, cominciamo con l'interpretare i ricordi, di fatto modificandoli nel momento stesso in cui li focalizziamo. Li idealizziamo.
Ci piace concentrarsi sul modo in cui qualcuno ci ha fatto sentire piuttosto che sul modo in cui lui o lei ha agito e ci ha trattato. In questo modo, ci concentriamo su quelle forti emozioni piacevoli e permettiamo loro di offuscare tutta la nostra memoria. A volte abbiamo tutte le ragioni di perdere qualcuno. Purtroppo, è altrettanto probabile che sia vero il contrario.

A volte non ci manca la persona, ma l'idea che ci siamo fatti di lei e ti manca solo quando sei solo.

In realtà c'è un modo molto semplice per distinguere tra il vero amore e tutto il resto che confondiamo per amore. La gente del proprio passato manca quando ci si sente soli o tristi. Tutti guardano nel proprio passato alla ricerca di qualcuno a cui appoggiarsi quando hanno bisogno, ma non hanno nessuno a cui rivolgersi. Questo non è amore. Quando la vita è difficile, non vogliamo mai essere soli perché avere qualcuno renderebbe le cose più facili.
Questo non è vero amore. E' la solitudine che dà spazio alla nostra immaginazione e ci fa soffermare su un'interpretazione dei ricordi e non sulla realtà.

Se ti sembra di sentire la mancanza di qualcuno solo nei tempi duri, non lasciarti ingannare perché non è realmente lui che ti manca. D'altra parte, se ti manca qualcuno anche durante i momenti più felici, allora è diverso. Se guardi la tua vita e ti senti felici e la prima cosa che viene in mente è: "Se solo lei fosse qui per condividere tutto questo con me ...", allora c'è una motivazione valida: ami questa persona.

Non senti la mancanza della persona con cui stavi, ma senti la mancanza della persona che eri quando stavi con lui/lei

Quando ricordiamo le persone con cui siamo stati, le esperienze che abbiamo fatto insieme, i sentimenti che abbiamo provato, i ricordi che abbiamo creato ... non stiamo tanto pensando alla persona con cui stavamo, ma piuttosto alla persona che eravamo quando stavamo con lui/lei.

Le persone sono molto egocentriche. E' la nostra natura. Non dovrebbe essere evitata, ma dovrebbe essere abbracciata, compresa ed anche un po' meglio controllata. Noi non ricordiamo la persona che una volta abbiamo amato, perché non è possibile. Non interagiamo mai direttamente con le persone; interagiamo con l'interpretazione che ne diamo.

E le nostre interpretazioni sono molto malleabili. Le ripeschiamo e apportiamo modifiche. Le persone sono capaci di amare lo stesso individuo per sempre. Siamo in grado di sentire la sua mancanza e di comprendere ciò che siamo riusciti a perdere. Eppure, raramente è questa la verità.

Bisogna imparare a distinguere.

2017/05/14

Help to find Dove II

Dove II rudderless and being abandoned at sea

I would love to start murmuration (the act of murmuring) throughout the Caribbean with these posts to create a strong lookout for Dove II,,,,as she WILL eventually show up somewhere off the Caribbean or South American shoreline,,,,someone just has to remember or care who she belongs to.

Nearly a month ago I posted a story about the English Family who lost everything in early December 2016 when their Hanse 50ish ft sailboat lost its rudder and they had to abandon it in the Atlantic Ocean, several days east of the Caribbean islands. You can read that story on this link: https://livefree2sailfast.com/2017/02/08/will-you-help-this-sailing-family/. Since then, I started following their WordPress blog,Westerly Adventures and published one of their posts last week with a bit of my own hyperbole attached to it, at this link: https://livefree2sailfast.com/2017/03/08/family-life-continues-despite-past-adversity/. I’ve been touched by their story and the nature of their resiliency as a family. Yesterday I received this reply back from them,,,,which was kind of a jolt because it quickly personalizes a post when you’re actually getting something as personal as this: We’d just like to thank you for making people aware of our situation and our blog. The comment of ‘ obviously they have a lot of money’ couldn’t be any further from the truth. We have only got the money that the lovely caring people from all around the world have donated us on the gofundme page. With that money we were hoping to pay the salvage when our boat turned up, but as we have lost hope that it’ll ever turn up. We are hoping to use that money to buy another boat to carry on cruising.
Whilst searching for a suitable boat, we are trying to make the most of our time in Tortola by doing the things we love that don’t cost any money, like hitchhiking to the nearest beach and surfing. We have met some lovely people in Tortola that have given us accommodation on their boat, and also the use of surfboards at the local beach. When we find a boat to carry on with, we will be cruising on a very tight budget. It’s either that or go home back to the normal life of work and school. Obviously it’s hasn’t worked out as we planned but we are trying to make the most of the situation we are stuck in. If it wasn’t for all the help we’ve received from the caring sailing community, we wouldn’t be here now. 
So a huge thank you for making people aware of our situation and blog.

We’re a family with kids around the same age as Heath and Isla and I’m not sure we would have the same response to losing our boat as this family, which is why I’m writing this particular post, on this particular day.

To Jack Van Ommen on Fleetwood, the Caribbean cruising community, the folks in Antigua & Barbuda, the BVI, Jamaica and the Women who Live on Rocks; please keep an eye out for Dove II, a 50ish foot Hanse floating somewhere off the Caribbean Islands. It belongs to a family mentioned who would love to get it back. Without pouring salt on their wounds and for the purposes of identification only, here’s a photo I have of the boat when she was in the process of starting her drift, taken by the crew of Tilly Mint:

It was and will always be a hard choice to abandon a boat at sea, but I would have done the exact same thing to stay with my family AND not have to endanger others with a probable second rescue attempt. With just the facts I’ve read and seen on the YouTube video, I think the family made the right choice.

I wish this family would stay the course and continue sailing if they find a suitable boat, but I also understand if they can’t or don’t,,,,these are the big boy decisions we all must make. I know this post sounds a bit like cheerleading and it is,,,,cause it’s my blog. If you want to help support this family; you can look for their boat in the Caribbean, follow their blog and keep them in your prayers. If you like my blog, you can follow it too.Pl

http://sailinganarchy.com/tag/dove-ii/

2017/05/08

Un amore di presidente...



Quante saranno le persone che si riconoscono nell'estrema destra in Francia? Davvero è possibile che il 34% dei francesi sia di "estrema destra?". È veramente "amore" quello per Macron, così come viene spacciato dai sorridenti mass media dell'establishment? La vera notizia di ieri sera è che nella speranza di disfarsi di questa Europa più di un terzo dei votanti ha scelto l'estrema destra e più di un terzo dei francesi non si sente rappresentato con l'astensionismo oltre il 25% (record storico dal 1969) e con il record storico assoluto di schede bianche, il 12%. Considerando che in Francia l'euro, la globalizzazione e le banche non hanno potuto fare disastri paragonabili a quelli perpetrati a danno dei diritti dei cittadini in Italia: dovrebbe essere chiaro quanto è pesante quel 34%.

Eppure il racconto eurocrate è che l'Europa è salva. Mi offende questa cultura superficiale della maschera antigas, al posto della oramai mitica molletta per turarsi il naso di italica memoria. E' un vero peccato che l'avversione ai disastri della globalizzazione, in Francia, sia stata assorbita dalla difficilmente digeribile Marine Le Pen. A causa del suo "estremismo moderato ma poco" l'Europa vedrà un altro governo uscito delle banche.

Ancora altro tempo prezioso perso a vantaggio di questo schieramento di plastica, dei manichini serventi di una moneta impossibile. E' comprensibile che Le Pen non superi un numero fra 30 e 40%, così come quanto ardua fosse la scelta cui sono stati costretti i francesi. Basti considerare il numero crescente di cittadini "né con Macron e neppure con Le Pen". La fretta di omologare tutte le forze e movimenti contro la globalizzazione con il termine di populisti ci lascia capire le intenzioni dell'establishment e dei giornalisti loro sodali per il futuro prossimo in Europa: la fakepolitic!

Mi auguro che Macron, che comunque è il primo presidente a non provenire da uno dei due partiti tradizionali francesi, si impegnerà a salvaguardare il popolo che rappresenta meglio di quanto lo facciano i piddini nostrani (buoni solo a copiare gli slogan d'oltralpe). E questo mio augurio ha un motivo di fiducia: il senso dello Stato Sociale in Francia è più consolidato e la corruzione molto meno diffusa.