"Siete voi giornalisti che volete darmi un ruolo in questa storia, io sono soltanto l'avvocato di Pjotr Pavlenskij". Nel grande appartamento a due passi da Saint-Germain-des-Près, il giovane avvocato Juan Branco ci guarda di sbieco, ha il torcicollo. "Un falso movimento", spiega. Volto d'angelo, e modi feroci, almeno quando si tratta di attaccare Emmanuel Macron. Non stupisce che il legale trentenne si ritrovi nell'intrigo che ha sconvolto la politica francese, con il primo caso di revenge porn scagliato contro il candidato macronista Benjamin Griveaux.
Il suo Crepuscule, pamphlet contro il presidente dai toni complottisti e rivoluzionari, ha venduto 130mila copie. E il ragazzo borghese nato a Malaga, figlio di un noto produttore di cinema, diplomato nelle migliori scuole, è diventato il nemico dell'élite parigina alla quale appartiene. Tra Branco e Griveaux c'è una lunga storia di astio. Un capitolo al vetriolo dell'avvocato di Pavlenskij, che in passato ha fatto parte del team legale di Julian Assange, è dedicato all'ormai ex candidato sindaco di Parigi. "Per me è uno dei simboli peggiori della decadenza della République", ripete.
Branco ricorda con un sorriso quando, un anno fa, ha accompagnato un gruppo di gilet gialli che hanno sfondato con un carrello elevatore il portone del ministero occupato da Griveaux. Il macronista è dovuto fuggire scortato da un'uscita laterale. "È stato un momento bellissimo", aggiunge Branco.
Ora che il suo cliente ha fatto cadere Griveaux, trascinato nel fango della Rete con la pubblicazione dei video in cui si masturba, è soddisfatto? "Come cittadino sì, sono contento", dice. "Non posso esprimermi di più, ho il dovere di proteggere Pjotr". Sono in molti a pensare che l'artista russo e la sua compagna, la studentessa Alexandra de Taddeo, non siano altro che esecutori di un piano orchestrato da altri. "Non è così", ripete l'avvocato consultato più volte nelle ultime settimane dalla coppia. "Mi avevano parlato di una clamorosa azione, pensavo a una performance nello stile di quelle già fatte di Pavlenskij".
L'artista russo che si è cucito la bocca e inchiodato lo scroto sulla Piazza Rossa aveva deciso di cambiare registro. Andando a colpire le elezioni nella capitale previste tra meno di un mese. L'oppositore politico del regime di Putin, che ha ottenuto asilo politico in Francia, si è messo a usare dossier compromettenti per distruggere politici francesi. Strano, no? "Ma quale complotto russo, sono sciocchezze", risponde Branco. "Pavlenskij non è manipolato". Ieri si è scoperto che è stata Taddeo ad adescare Griveaux sui social. Perché ha conservato quei video hard? "Ma non era una trappola", prosegue l'avvocato che fa capire che ci sono altri materiali osé raccolti dalla ragazza nella primavera 2018 quando era in corso la relazione con Griveaux.
Branco racconta di aver conosciuto Pavlenskij e Taddeo due mesi fa, durante una conferenza alla Sorbona. È lei, che ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza, ad aver invitato l'autore di Crepuscule. "Mi ha contattato su Facebook, si è presentata come la compagna di Pavlenskij", spiega a proposito della giovane di 29 anni che parla russo e ha dedicato la sua tesi al ruolo di Mosca nell'Artico. Lo strano trio comincia a frequentarsi. Branco invita la coppia al Capodanno nella casa della sua ragazza sopra al Café Flore. La festa termina in rissa, alcuni ospiti sono feriti con un coltello da Pavlenskij che si dilegua. "Era stato aggredito e si è difeso", dice.
Secondo la versione di Branco, la coppia gli mostra i video di Griveaux 10 giorni fa. E lui si limita ad avvertirli dei rischi penali. "Ma Pjotr era molto determinato, non voleva nascondersi. Avevo l'impressione di avere davanti a me Julian", spiega facendo allusione al fondatore di Wikileaks. Da quando Pavlenskij è in stato di fermo, l'avvocato non ha potuto ancora incontrarlo. La procura si è opposta alla sua nomina ma Branco ha fatto ricorso. "È un fatto inedito e gravissimo". Anche se non indossa più il gilet giallo come l'anno scorso, continua a sognare la rivoluzione.
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