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2013/01/03

Lettera a una stronza ergo uno stronzo!

C'è gente che dedica la vita alle persone che soffrono, c'è gente che spende la vita per salvare quella di chi sta peggio di loro... e purtroppo c'è anche gente che non perde occasione per scaricare livore e merda su altri che probabilmente hanno avuto di piú dalla vita, o forse di meno, non saprei e francamente non me ne importa un fico secco.

Ora c'è una persona, e badate che persona è un insulto alla razza umana, all'inizio pensavo che fosse semplicemente una stronza invece pare sia uno stronzo. Poco importante se è maschio o femmina, questa persona mi ha preso in antipatia, qualsiasi cosa scriva, qualsiasi sia il mio pensiero deve, vuole essere migliore di me.
E quel volerlo essere lo esprime attraverso il turpiloquio, le offese, le ingiurie, le accuse, le parolacce.
Come si chiama? Non lo sapevo, adesso lo so ma non ne sono sicuro, ho paura si tratti di un ennesima finzione, un ulteriore imbroglio, ne fossi certo non starei qui a parlarne, avrei sicuramente incaricato i miei avvocati di tutelare il mio nome nonché immagine e credibilità.
Purtroppo non sono sicuro quale sia il vero nome anche se ho molti indizi.

Per certo è una stronza (la persona) con un nome femminile che è anche maschile, una di quelle che s'incontrano una sola volta nella vita, che incoccia la tua strada per caso e poi sempre per caso le strade si dividono e chi la sente più (speriamo presto).

Questa persona io non l'ho mai incontrata, non la conosco, cioè so che faccia abbia perchè qualche ricerca sul web son capace di farla anch'io, pensate che so pure dove abita, quante volte si cambia d'abito, il colore dello spazzolino, quello dei capelli e della pelle ma...

Ma non la conosco.

E chissenefrega.

Cara persona stronza mi hai proprio rotto, posso dirti una cosa confidenziale?

Ma vaffanculo, di cuore!




2013/01/02

Dieci modi per creare un Blog

È eccitante l’idea di creare un nuovo blog vero? Pensate che sia difficile? Assolutamente no, chiunque è in grado di cimentarsi e chiunque ha le necessarie capacità per riuscire, il fine è crearsi una audience di affezzionati lettori, gli stessi che compreranno in seguito i vostri libri. 
Avete deciso di creare un blog? Allora pensate a quello che volete scrivere prima di tutto, di che argomento volete trattare nei vostri post. Tenete anche in considerazione quello che leggete sui blogs degli altri, guardate come sono fatti, come si organizzano. Va bene, non sono tutti perfetti, guardate quelli che più vi ispirano, quelli che scrivono e inseriscono post più frequentemente perché sono sicuramente vincenti. 
Un consiglio: non è, almeno all’inizio, importante la qualità di quello che scrivete, molto più importante sarà la quantità, perchè chi vi segue vuole leggere sempre storie nuove, intriganti o interessanti, coinvolgenti, affascinanti, che incuriosiscano, che proseguano il vostro filo logico e di stile, non interessatevi troppo alla qualità, quella viene col tempo, le storie e lo stile di scrivere miglioreranno man mano che scrivete. 
Siate onesti, a voi interessa arrivare a scrivere un libro. 
Un blog diventa un semplice e economico sistema per migliorare il proprio linguaggio e farsi conoscere. 
Ascoltate anche quello vi dicono gli altri e come scrivere, le esperienze altrui sono sempre importanti nella vita professionale di uno scrittore. 
Voi scrivete e passate attraverso diverse modifiche per rendere il vostro blog il più interessante possibile. Se il vostro scopo è aiutare i vostri lettori a raggiungere una meta nella loro vita, magari di contribuire positivamente alla loro esistenza allora sappiate che dovrete maggiormente impegnarvi, sappiate anche che così facendo non migliorate la vostra. Scrivere un pensiero, trasferire su carta anche se virtuale il vostro pensiero, aiuta sicuramente quelli che ritrovano speranza e esperienza nei vostri scritti, anche se identificano essi come una guida da seguire per il loro cammino. Non ponetevi come guide spirituali, potreste perdere di vista il vostro scopo, non aiuterete loro e non aiuterete voi stessi, perdere la via diventerebbe facile, chi vi segue deve avere ben chiaro fin dall’inizio quale sia il vostro scopo. Cercare di seguire le vostre gesta è sicuramente positivo, quindi dare positività a quello che scrivete aiuterà moltissimi lettori a trovare una loro via, qualsiasi essa potrà essere e voi sarete felici di questo. Non ergetevi a giudici, non siete nella condizione di giudicare le altrui scelte, voi indicate una via, una qualsiasi via, poi saranno i vostri lettori a decidere se seguire la vostra via, il vostro cammino, camminare vitualmente insieme a voi leggendo le vostre storie e gioendo dei vostri scritti. Giorete voi per averli scritti, gioiranno loro per averli letti e saranno sempre loro che compreranno i vostri libri quando smetterete di scrivere il vostro blog. 
Se però lo scopo del vostro blog è quello di aiutarli a raggiungere qualcosa di fantastico allora sappiate che non sarà affatto facile. In questo caso probabilmente il vostro blog sarà perfetto ma voi non avrete raggiunto uno scopo specifico. Quindi decidete prima perchè scrivete un blog, sia che sia per farvi conoscere, sia che sia per aiutare il prossimo dovete averlo chiaro in mente fin dal primo momento, non potete modificare il percorso intrapreso altrimenti confonderete chi vi segue.
In quel caso caricare sempre più post nel vost blog solo per scoprire che solo poche decine di seguaci li hanno letti, potrebbe diventare veramente alienante, scoraggiarvi a tal punto da rinunciare all’esercizio, probabilmente a farvi perdere l’ispirazione. Ci sono diversi modi per scrivere, tutti (o la maggior parte) i vostri messaggi in modo che diventino popolari, e per questo avere la possibilità di essere trovati da persone in cerca di un particolare argomento trattato nei vostri post. 
Con questo esercizio voglio dare la possibilità a tutti di seguire alcune semplice regole per rendere i vostri blogs disponibili per essere letti e soprattutto trovati nel grande mondo del web. È ovvio che si dovrebbe cominciare questo processo creando ottimi articoli, ma non è necessario farlo fin dal primo momento. Se i vostri post sono ben scritti, se i pezzi saranno utili, per chi li leggerà, a comprendere il vostro messaggio allora avrete fornito un servizio a voi stessi e ai vostri lettori e questo dovrebbe essere sufficiente.

1. Condividete i vostri post per renderli popolari 

Iniziate con la barra di navigazione, cercate il pannello nella parte superiore del vostro blog. Andate lì per vedere cosa è e a che serve la barra di navigazione. Fare clic su "Altro". Un menu a discesa vi darà 4 opzioni. È possibile inviare i vostri post via email oppure condividerli su Twitter (con un url in minuscolo), Facebook. Non dimenticate che è possibile condividere un post su Twitter più di una volta. È vitale la condivisione, fatelo più volte al giorno, non sarete noiosi, tutt'altro, i vostri post saranno sicuramente più interessanti di certi “cinguettii” di Twitter o messaggi noiosi di Facebook, copiate il link del vostro nuovo post e condivideteleo, condividetelo e condividetelo. Meglio condividere l'ultimo articolo piuttosto che tutto il blog. Sono le novità che attraggono il lettore, rileggere vecchi post può essere interessante solo se si tratta di vostre emozioni che volete condividere con altri. Siate anche leggermente aggressivi, in Italia a parlar male, senza far nomi mi raccomando, di qualcuno che conta di solito paga, siate vaghi ma non tanto, siate incisivi ma senza scriver nulla di estremamente preciso. Vedrete aumentare considerevolmente le visite, a me di solito funziona benissimo.

2. Utilizzate i social media per creare un post popolare nel vostro blog 
Se siete un membro di Blogflux, accedete al vostro acconto e utilizzare uno dei vostri crediti per aggiungere un nuovo titolo. Questa è una caratteristica molto apprezzabile di Blogflux. Troppe persone si uniscono e si limitano a visualizzare i link del blog sulle loro pagine. Non esiste solo Blogflux, anche BlogItalia. Questo sito oltre a dare visibilità al vostro blog consente di iscriverlo a una speciale classifica, più visote avrete maggiori possibilità di visuzlizzazioni ci saranno, perché è risaputo che un blog che sale in classifica riceve più visite man mano che scala la classifica.

3. Utilizzare directory blog per creare un post popolare blog

Assicurarsi che il vostro blog è stato presentato a categorie pertinenti sui vari elenchi dei blogs. Qualsiasi collegamento è di vitale importanza per ottenere la maggiore visibilità per il vostro blog. Ricordatevi che l’essere presente su elenchi online viene spesso visto come un indice di qualità sul web (che porta a più punti di vista, quindi piú visite). Inoltre, su questi elenchi, che utilizzano spesso atom/rss, tutti i nuovi post vengono automaticamente aggiornati senza il vostro internvento, buono no?

I più comuni elenchi di blogs in Italia sono:
http://www.Blogger.com
http://www.BlogItalia.it
http://googleblog.blogspot.it/
http://www.BlogFlux.com

4. Iscrivere il proprio blog su elenchi online contribuisce a creare un blog popolare 

Se avete aderito per esempio a E-zine, sarebbe una buona idea scrivere un riassunto del vostro post e presentare questo come un articolo su questo sito di alta levatura. (Questo deve essere un post diverso, un articolo più breve sullo stesso argomento - non solo una copia del post che volete evidenziare o condividere, giusto per creare un doppione, cercate di essere intraprendente, scritti perfettamente uguali non attirano i lettori). E-zine consente due collegamenti su ogni articolo che inviate. Utilizzate questa opportunità per condividere il vostro nuovo post.

5. Utilizzate testi come links corretti per i post più popolari del vostro blog 

Se un post è diventato più popolare rispetto a altri, significa che interessa maggiormente i lettori, allora evidenziatelo e condividetelo più spesso, assicuratevi che lo si sta collegando con una parola adatta – inserire solo 'clicca qui' è banale, non pensiate sia automatico, cercate termini che possano incuriosire, anche se il significato è intrigante, spesso questo aiuta a avere il meritato successo. Per esempio, se voglio costruire la reputazione di un sito che tratta di poesie, è molto meglio per me scrivere 'Visita il mio blog di poesie” piuttosto che scrivere semplicemente “Clicca qui” in questo modo fornisco già una guida, un’immagine e il lettore si incuriosisce e va a leggere il vostro sito.

6. Utilizzate i servizi offerti sul web per rendere popolari i vostri post

Fate in modo che i vostri articoli siano letti dai  tutti i nuovi arrivati non appena caricano la pagina, inserire un riferimento al vostro blog o all’ultimo post è importante, significa aumentare drasticamente le visite. Badate bene che non è il numero delle visite casuali che rende interessante un blog, ma le visite di chi sa apprezzarne i contenuti, quegli stessi che copieranno il link del vostro blog e lo condivideranno su facebook o twitter ma anche sui loro siti, o forums, o boards affinché altri possano apprezzarne i contenuti. La tecnica è la stessa utilizzata quando si vuole propagandare un nuovo libro, in genere funziona meglio il passaparola della pubblicità. 
Ci sono poi diversi siti dedicati ai blogs dove vengono offerti dei servizi di distribuzione del link relativo al vostro blog, sfruttateli tutti, l’importante è farsi conoscere.

7. Segnalate il vostro blog ai motori di ricerca per assicurarvi che il traffico confluisca verso di esso

Alla fine per il vostro blog - o addirittura, per qualsiasi articolo da indicizzare sul web - è fondamentale inviare il vostro sito ai motori di ricerca di grandi dimensioni come Google, Bing e Yahoo. Avete solo bisogno di inviare la vostra homepage a Google o Bing o entrambi. Yahoo vi incoraggia a presentare le singole pagine o articoli, in modo da fare pieno uso di queste.


8. Ricordatevi che Yahoo Answers può portare traffico verso i vostri nuovi articoli.
Se avete tempo, entrate in Yahoo Answers e provate a rispondere alle domande. È permesso un collegamento per ogni domanda a cui si risponde.

9. Aggiungete Google Webmaster Tools al blog e vedere i dettagli dei vostrii post diventare più evidenti.

10. Incoraggiate i vostri amici a condividere i vostri articoli ai loro siti preferiti di social networking. 

Posso consigliare Facebook per un grande afflusso di visite. Tuttavia, tenete presente che i visitatori di questo sito visitano una pagina e non rimangono così a lungo. Li dovete incuriosire, attirare cercando di creare soggetti che siano attinenti con le discussioni sul social network del momento. Lo so che sembra difficile ma non è impossibile, se riescono altri potete farcela anche voi. Fate sempre attenzione a non spammare, se insistete potreste essere considerati come spammers, mostrarsi va bene ma con discrezione e se verificate che da quel sito non ci sono riscontri importanti, lasciate perdere, cambiate sito, insistere potrebbe solo creare malumori e polemiche!



2012/12/28

Chi è chi?

Chi sono, da dove vengono, dove vanno o vorrebbero andare, chi li spinge a comportarsi così e soprattutto perché? quali sono le cinque personalità dominanti che potrete incontrare in Italia oggi? Perché la gente è così falsa e bugiarda? Perché le persone più malvagie fanno carriera ricoprendo posizioni di spicco in questo governo di matrice sinistroide? Perché Mario Monti occupa una posizione di così alto profilo costituzionale senza mai aver dimostrato di avere i numeri e l’esperienza per poterlo fare? Perché lui e non qualcun altro? Che cosa ha spinto il presidente Napolitano a nominare Monti a capo del governo tecnico?

Per risolvere tali questioni, ecco i cinque archetipi di una società sull’orlo del collasso, diamo un nome e un cognome a ognuna di esse? Queste sono le cinque personalità dominanti che incontriamo, prevalentemente, nella vita quotidiana oggi:

- Zombie
- Negazionisti
- Sociopatici
- Affaristi
- Difensori

Tu a quale categoria appartieni?

ZOMBIE

Gli zombie sono le masse cerebralamente morte, le teste di coccio che continuano a guardare la televisione, ritenendola fonte di verità e che voteranno doverosamente per il prossimo fantoccio globalista. Vivono le loro vite senza consapevolezza, e vanno avanti come “sonnanbuli” giorno dopo giorno, lavoro dopo lavoro, trangugiando bibite dietetiche e mangiando cibo OGM.
La maggior parte degli zombie non sono in grado di mantenere un lavoro retribuito. Gli strati più bassi degli zombie tendono ad essere disoccupati e senza casa, vagando per le strade strafacendosi di tutto.
Quando non sbraitano alla polizia, questi zombie spesso mendicano per strada, con cartelli che recitano “Senza lavoro. Dio vi benedica” o con qualsiasi altra frase che gli aiuti a raccimolare soldi per alcool e droga. Quattro anni fa, i loro cartelli recitavano “speranza e cambiamento.” Il cambiamento è avvenuto, certo, ma non come se lo aspettavano!
La popolazione Zombie è in rapida crescita, grazie alla implosione economica e l’assalto continua in sanità mentale cognitivo tramite sostanze chimiche presenti negli alimenti, l’acqua, l’aria e la medicina. Molti posseggono armi giocattolo e fanno finta sian vere oppure sono vere e cercano di vendercele come giocattoli, sono sempre alla ricerca della preparazione perfetta, maniacale, ingombrante e inutile per l’apocalisse zombie prevista in arrivo, non arriverà mai

Sintesi dell’Archetipo Zombie:

Capacità cognitive: Folle.
Bussola morale: Inesistente.
Desiderio principale: Auto intrattenimento.
Adora: Niente.
Abito tipico: Casual casuale. 

NEGAZIONISTI

Dotati di capacità intellettive leggermente superiori agli zombie, i negazionisti sono le masse ignoranti funzionali, che vivono la loro insignificante vita nel totale diniego della realtà. Riescono a mantenere il proprio posto di lavoro e anche a vestirsi decentemente, la maggior parte di loro appartiene alla classe media. A differenza degli zombie, sono in grado di formulare discorsi (anche se in modo parziale) e parlare correttamente.
Sorprendentemente, i negazionisti guardano le news e credono letteralmente a tutto ciò che vien loro proposto. Per i negazionisti, non ci sono “complotti”. Tutti i governi sono bravi e buoni. Le compagnie farmaceutiche aiutano le persone, non le sfruttano a scopo di lucro. I politici sono “onorevoli” e la guerra alla droga, ai pedofili, alla Chiesa corrotta e financo ai furbetti dei partiti è un successo!
I negazionisti non credono esista un mercato nero per il traffico di organi, o che migliaia di bambini vengano utilizzati come schiavi sessuali,  o che il governo conduca delle false  azioni per manipolare l’opinione pubblica. I negazionisti sono completamente all’oscuro del fatto che si permetta la coltivazione dell’oppio in Afghanistan, che i vaccini sono mischiati a dei virus invisibili che provocano il cancro, o che il cosiddetto “fluoro” presente nella rete idrica comunale è in realtà un cocktail micidiale di sostanze chimiche industriali neurotossiche e metalli pesanti.
Ai negazionisti piace pensare di essere “trendy” e adorano figure popolari di tendenza. I negazionisti sono guidati principalmente dal desiderio di venir assorbiti nel gruppo di maggioranza, arrivando a comportarsi e a vestirsi come tutti coloro che gli stanno attorno. Il loro bisogno di accettazione sociale supera il loro bisogno di pensiero critico. Per loro, l’individualità è orribile.
Come risultato, i negazionisti sono diventati sorprendentemente competenti a seppellire la testa sotto la sabbia e a far finta che non esistano problemi, nonostante vengano lentamente uccisi dai governi e dalle multinazionali. Cosa me ne frega? Cosa sono debito pubblico e globale? Cos’è successo a Fukushima? Ah… guarda è iniziata una partita di calcio! Una puntata del mio show preferito! La mia ragazza mi sta messaggiando! Chi ha tempo per la realtà quando vivere in un mondo allucinatorio è così allettante e cool?

Sintesi dell’Archetipo Negazionista:

Capacità cognitive: Medio-Basse.
Bussola morale: Malleabile. Fa tutto quello che fa il gruppo.
Desiderio principale: Andare d’accordo con gli altri ed adattarsi. Essere popolare.
Adora: La ricchezza materiale. Moda. Auto.
Abito tipico: Business Casual.

SOCIOPATICI

I sociopatici sono i mostri umani dal cervello fritto e avvelenato dai metalli pesanti che sfogano la loro rabbia sulla società, minacciando gli altri e commettendo truffe/frodi. Sono i ciarlatani, i venditori ambulanti e gli assassini. Nel settore medico, sono i medici che godono nel somministrare elettroshock ai bambini. Nel settore odontoiatrico, sono i dentisti che anestetizzano i pazienti e poi ne abusano. Sono i mostri dallo sguardo vuoto che vendono prodotti “miracolosi” che in realtà avvelenano il tuo cervello con l’alluminio o il mercurio. Non confondere i sociopatici con gli zombie. I sociopatici di solito sono molto bravi con le parole e spesso acquisiscono forti competenze nell’influenzare le persone. In molti sono addirittura in grado di attrarre, attorno a sè, una specie di culto, che viene sfruttato per portare a termine sacrifici di massa (ricordate Charles Manson? Oppure Marshall Applewhite? Oppure il folle Anders Breivik autore della strage di giovani in Norvegia).
I sociopatici sono completamente incapaci di provare rimorso, compassione, senso di colpa o vergogna. Questo permette loro un vantaggio tattico sorprendente nel far carriera sia nel mondo corporativo/aziendale che nel mondo della politica, dove essere uno psicopatico traditore è il modo più veloce per scalare la vetta. Questo è il motivo per cui i sociopatici, spesso, riescono ad avere successo.
I sociopatici sono dei bugiardi fantastici. Mentono con la stessa facilità di rubare le caramelle ad un bambino. Mentono così bene che, spesso, ingannano anche se stessi pensando di dire la verità. Le loro menzogne sono abilmente intrecciate attorno ad un minuscolo brandello di prova che li rendere “credibili”. I sociopatici credono che qualsiasi cosa dicano diventi realtà semplicemente perchè lo hanno detta loro. I sempliciotti sono facilmente indotti a pensare che i sociopatici sono “guru” o profeti.
Circa il 4% della popolazione del pianeta è composta da sociopatici. Il 4% della popolazione – uno su 25 – ha un disturbo mentale spesso inosservato, il sintomo principale? L’assenza di coscienza. Chi ne soffre non è assolutamente in grado di provare vergogna, senso di colpa o rimorso. Uno su 25, quindi, è un sociopatico e forse non lo sa neppure. Come facciamo a riconoscere la mancanza di coscienza? Una delle loro principali caratteristiche è una specie di bagliore o carisma che rende i sociopatici più affascinanti o interessanti rispetto alle altre persone intorno a loro. Sono più spontanei, più intensi, più complessi o anche più sexy di tutti gli altri, rendendoli difficili da individuare. Fondamentalmente, i sociopatici sono diversi perché non possono amare. I sociopatici imparano presto a mostrare finte emozioni, ma sotto sotto sono indifferenti alla sofferenza altrui. Vivono per dominare e vincere.

I sociopatici si trovano ovunque. I cattivi poliziotti sono dei sociopatici con un distintivo. Molte agenzie regolamentari sono gestite da sociopatici che riflettono il loro disturbo nei mezzi con cui esercitano il loro potere. I sociopatici, quasi sempre, hanno una storia di abusi, non solo sessuali ma anche e soprattutto morali alle spalle.

Sintesi della Archetipo Sociopatico:

Capacità cognitive: Alte.
Bussola morale: Caotico. Varia notevolmente da santo a demoniaco.
Desiderio principale: La morte dell’umanità.
Adora: Se stesso.
Abito tipico: Casual New Age.

Chi sono?

AFFARISTI

Gli affaristi costituiscono la maggior parte del governo, della finanza e dell’industria bellica. Sono le persone che vi stanno rubando le pensioni, che sottraggono miliardi grazie alla corruzione del sistema bancario, che attraverso le tangenti si fanno strada fino ai vertici delle aziende più potenti del mondo, fianco a fianco con i sociopatici. Li troverete nei consigli di amministrazione delle case farmaceutiche, dei produttori di armi e delle agenzie di spionaggio.
Gli affaristi sono diversi dai sociopatici in quanto i primi non sono dei folli … sono semplicemente malvagi. Tendono ad essere molto intelligenti, molto ben educati (Bocconi, Oxford, Harvard, ecc) e molto ben referenziati negli ambienti aziendali e governativi elitari. Il loro codice etico si applica solo ai familiari e non si fanno scrupoli a truffare minacciare e addirittura uccidere. La mafia è guidata proprio da questi affaristi.
Oggi, gli affaristi gestiscono il mondo bancario e finanziario. Il Bilderberg è composto da affaristi. La BCE è controllata da affaristi. Anche la Banca d'Italia è composta da affaristi. Aggiungerei anche il capo del Governo dimissionario Mario Monti e la Goldman Sachs di cui pare sia un devoto funzionario. Introdurrebbero prodotti nocivi per i vostri bambini se ciò si trasformasse in un guadagno azionario. Gli affaristi, di routine, effettuano truffe nel trading per rubare denaro agli investitori onesti. Il governo tecnico era gestito interamente da affaristi.
Gli affaristi approfittano delle lacune, se ne fregano delle leggi, cospirano con altri e poi pugnalano alle spalle, una volta terminata la necessità di un determinato soggetto. Praticamente tutti i politici sono affaristi. Mario Monti è un classico affarista come Angela Merkel. Tutti i membri di alto livello delle società segrete sono affaristi. La cosiddetta “elite globale” sono la creme degli affaristi. Il mondo è dominato da affaristi perché pianificano in anticipo, cospirano, lavorano al buio e senza sosta per acquisire potere e controllo. Gli affaristi sono esperti nel manipolare i Negazionisti e ad incoraggiare i Sociopatici.
Sintesi della Archetipo Affarista:
Capacità cognitive: Alte.
Bussola Morale: Fedele al sangue e alla famiglia, non importa nulla degli altri.
Desiderio principale:        il dominio totale su tutto e tutti.
Adora:        Potere e controllo, rituali strani, simbolismo occulto, il denaro.
Abito tipico:        Completo da duemila euro.

Chi sono?

DIFENSORI

I difensori sono i cittadini onesti di una società, le persone a cui effettivamente frega qualcosa degli altri. Sono i cercatori di verità. Conoscono la differenza tra giusto e sbagliato e quando vedono qualcosa che non va, cercano attivamente di renderlo pubblico.
I difensori sono i moderni info-guerrieri. Sostengono la libertà  e i pensatori indipendenti.
I difensori sono anche dei strateghi nella preparazione. Preferiscono essere sicuri e preparati per l’incerto futuro. Proteggono i loro bambini, le loro famiglie, le loro comunità e talvolta intere comunità. Sono dei sopravvissuti.
I difensori fanno progetti a lungo termine e vorrebbero lasciare un mondo migliore ai propri figli. Vogliono una totale trasparenza nel governo e nell’economia. Sono forti sostenitori del vero ambientalismo e combattono contro le multinazionali criminali. 
I difensori sono amici leali, capaci di proteggere chi sta intorno a loro e, spesso, sorprendentemente, hanno elevate competenze spirituali, etiche e pratiche. Molti difensori sono membri di chiese o organizzazioni spirituali, ma possono anche essere giornalisti, istruttori di difesa personale, camionisti o sostenitori della tecnologia open-source.
Attenzione ai falsi difensori che sono in realtà sociopatici travestiti. Anche molti affaristi tentano di imitare i difensori controllando fondazioni non-profit che sono, in realtà, progettate per controllare ulteriormente il mondo.
Solo il 2% della popolazione è composta da difensori. Non è possibile identificarli normalmente fino a che non vengono testati in un momento di tensione/crisi.
Sintesi della Archetipo Difensore:
Capacità cognitive:        Molto variabili.
Bussola morale:        Segue la Regola d’Oro. Spesso ha un background religioso. Forte bussola morale, forte senso identitario.
Desiderio principale:       La fine delle sofferenze. Il ripristino della libertà, della giustizia e della pace.
Adora: Una forza del bene universale: Dio.
Abito tipico: Molto Variabile.

Chi sono?


2012/12/26

Candidato per l'Inferno

Possiamo anche non condividire i suoi trascorsi politici, possiamo anche non condividere certe sue esternazioni politiche che politiche non erano, quello che scrive sul Governo Monti è purtroppo vero. Che sia di esempio per chi avesse mai pensato di votare alle prossime elezioni il Presidente del Consiglio dimissionario, che se ne guardi bene dal farlo altrimenti, ne sono sicuro, svenderà il nostro Paese ai tedeschi di cui la Merkel è Cancelliere.

Attenti dunque, piuttosto che votare un pazzo, sbarrate la scheda elettorale, non consegnate il paese nelle mani dei tedeschi, dove non è riuscito Hitler non deve riuscirci Monti!

Stupefacente conferenza stampa del presidente del Consiglio dimissionario. Toni sarcastici, narcisismo ai massimi, vuoto pneumatico di contenuto. Il Professore parla soprattutto di sé, del suo ruolo presente e futuro, di quelli che lo cercano, lo aspettano, lo vogliono. 


Caro Mario, il paragone con De Gasperi non sta né in cielo né in terra. De Gasperi raccoglie un'Italia in ginocchio dopo un conflitto mondiale perso e due anni di guerra civile. Un'Italia con milioni di morti e l'intero sistema produttivo raso al suolo. Con l'aiuto degli americani la porta in Europa e dentro le alleanze occidentali, creando i presupposti del boom economico.



Tu hai governato poco più di un anno (senza passare per le elezioni), pescando nelle tasche degli italiani tutti i soldi che ti servivano per stare al tavolo di Angela Merkel e degli altri governanti europei. Lo hai fatto come l'ultimo dei parvenu, scegliendo colpevolmente una politica economica sbagliata che hai provato a rivendere con toni di arrogante moralismo. Non te lo perdono. E non te lo perdoneranno gli italiani, che stanno per utilizzare le urne per fare sentire la loro voce.

Con il tuo governo, con le tue tasse, con le tue cattive riforme, hai creato un deserto e l'hai chiamato credibilità. Per questo, nella conferenza stampa di ieri non hai detto nulla del tuo brillante anno. Quello che non hai voluto dire tu, lo scrivo io.

Non un indicatore socio-economico, in questi 13 mesi , ha mostrato segno positivo. Il Pil è in picchiata a -2,5%, la pressione fiscale è aumentata di quasi 3 punti, i disoccupati di un milione di unità, il potere d'acquisto delle famiglie è crollato (-4,1%), così come la produzione industriale (-6,2%), le compravendite immobiliari (-23,6%) e il mercato dell'auto (-18%). Il debito pubblico è aumentato, sia in valore assoluto (+82,7 miliardi), sia in rapporto al Pil (+4,4%), mentre il servizio del debito non è affatto diminuito rispetto al 2011.

Nel tuo anno di governo i rendimenti dei Btp decennali sono stati più alti financo dei 5 mesi più «caldi» di Berlusconi: 5,84% a 5,53%. Vale a dire 0,31% in più, sotto il tuo governo. E sono i rendimenti a fare il costo del debito, non lo spread. Era questa la tua missione? Per conto di chi? Di chi vuole comprarci in offerta speciale? Se in alcuni mesi del tuo governo il maledetto differenziale è diminuito, il merito è tutto della Bce: dei mille miliardi di finanziamento a tasso agevolato alle imprese e dell'annuncio «faremo tutto quanto sarà necessario per salvare l'euro» di Mario Draghi dopo l'ultimo scivolone di luglio. A poco, invece, erano serviti gli acquisti del 2010-2011, per quanto a te cari. Studia bene i numeri, prima di fare affermazioni azzardate. Non basta la tua parola.

E sulla crisi? Perché non hai mai provato a spiegarcela? Perché non ci ha mai detto cosa è veramente successo: da dove tutto è partito, perché siamo arrivati al punto di non ritorno in cui ci troviamo ora? Perché non hai detto agli italiani che fino a giugno 2011 il nostro Paese aveva rendimenti stabili e virtuosi (sotto quota 200) dei titoli di Stato, mentre questi hanno iniziato a salire dopo che Deutsche Bank ha innescato un meccanismo perverso e ostile di vendite che hanno portato alla riduzione del valore e all'aumento dei rendimenti dei titoli del debito sovrano dei Paesi più esposti alla speculazione?

E poi, perché non hai dato conto delle riforme sbagliate che hai fatto quest'anno sotto la pistola puntata alla tempia della Merkel e dello spread? Il tuo riformismo fondamentalista e conservatore ha portato all'introduzione dell'Imu, con relativa contrazione del valore del patrimonio immobiliare. Ha portato all'aumento della tassazione sulla proprietà, già ai massimi livelli nelle classifiche Ocse; alla riduzione della produzione nel settore delle costruzioni, fondamentale in economia; al crollo delle compravendite di immobili. Insomma, è stato impoverito quell'oltre 80% di italiani che abitano nella loro casa. Non è giusto. E non è bello il modo con cui hai rivendicato questa ingiusta tassa in conferenza stampa. Minacciando la necessità di raddoppiarla se qualcuno solo si azzardasse a toglierla. Ma per conto di chi parli, Mario? Non si governa con le minacce basate sulle falsità.

E la riforma delle pensioni? Ha avuto il solo risultato di produrre il guaio tossico di 350mila «esodati». Tossico perché mette insieme ingiustizie e opportunismi, producendo più costi che benefici. Forse era meglio non far nulla. Come era meglio non far nulla sul mercato del lavoro, la cui riforma sta facendo schizzare ai livelli più alti in Europa la disoccupazione giovanile, a causa del mancato rinnovo dei contratti a termine. Avevamo bisogno di più flessibilità nell'assumere, abbiamo prodotto solo un blocco. E a pagare sono stati, e saranno, i giovani. E la mitica spending review, per quanto lunga e tempestosa, alla fine non si è concretizzata in altro che in banali tagli lineari, con risultati risibili.

ll tuo è stato un anno di pacche sulle spalle e di apparente apprezzamento in campo internazionale, salvo poi vederci isolati in India, come a Bruxelles, o additati al pubblico ludibrio a Washington. Con il risultato che l'Italia è sempre più sola, soprattutto in Europa. Unico contribuente netto (cioè paghiamo all'Ue più di quanto riceviamo), che non sa con chi stare. A parole (quasi da sindrome di Stoccolma) con la Merkel e i rigoristi, ma con tanta voglia del contrario. E con il risultato di rimanere soli. In Europa non hai ottenuto nulla: sei stato ininfluente sull'unione bancaria, che ci sarà quando e come vorrà la Merkel, cioè dopo le sue elezioni di settembre. Nulla sugli eurobond, sull'unione politica, sull'unione di bilancio.

Per questo a Bruxelles ti amano: obbedisci e non disturbi. Per questo ti vorrebbero ancora alla guida del governo italiano, a destra come a sinistra. Ma per fortuna ci sono ancora gli italiani, con il loro voto e la loro libertà.

Renato Brunetta

2012/12/23

Una storia di Natale

Sono sempre stato appassionato dal Natale, e credo che mi sarebbe piaciuto scrivere un romanzo con un tema vacanza più di ogni altra cosa. 

Ho esitato, però, perché mi sento come se non ci fosse alcun modo per scrivere un romanzo sul Natale, soprattutto per la mia prima volta da autore, perché potrei anche non avere successo. 

Ma io non scrivo per il successo, per me scrivere è per il piacere di scrivere, se poi verrà anche il successo non potrò che essere felice.

E penso che sia in parte perché ci sono solo così tante cose che si possono fare con un romanzo sul Natale. La mia idea è quella di una storia raccontata nel punto di vista di un ragazzo adolescente depresso come sono depressi tutti i ragazzi che si affacciano alla vita, paure, riflessioni, domande senza risposte, questo ragazzo dovrebbe passare un altro Natale con la sua famiglia di origine e loro sono eccessivamente preoccupati, voglio dire che sono contenti di accogliere quel figlio ma preoccupati di poterlo deludere, forse perché sentono in cuor loro di non essere o non sembrare quello che lui dovrebbe aspettarsi. 

Ma un ragazzo che rivede per la prima volta la sua famiglia di origine vorrebbe solo ricevere quell’affetto che è mancato in cuor suo per troppi anni, sorvolerà su tutto il resto. Volevo raccontare questa storia di questo suo Natale insieme a diverse parti dei Natali passati, con ogni capitolo per ricordare un Natale trascorso in solitudine, solo con il suo cuore e il sentimento e l'affetto per quella famiglia che lui sente vicino ma che non ha, e vorrei scrivere anche per un confronto con il presente, andando indietro al più lontano Natale, al suo primo Natale dopo aver perso la famiglia d’origine, prima che fosse dato in adozione perchè loro non potevano più prendersi cura di lui. 

L’ho pensato come un libro serio, comprese tutte le sensazioni, le luci e i colori, i sentimenti e le emozioni, l’amore e l’affetto anche la sensazione magica del Natale. C'era un modo per fare questo lavoro? Non posso dire d’aver letto troppi libri di Natale. Il mondo non sembra mai stanco di libri di Natale. Forse una storia così potrebbe piacere alla gente? Chi la legge potrà forse impaurirsi pensando che potrebbe capitare a loro stessi? Nei rapporti con le paure della vita, penso che la paura e la preoccupazione sono un problema primario. 

Ci preoccupiamo perché cerchiamo la sicurezza dei nostri posti di lavoro, del nostro reddito, dei nostri conti pensionistici. Ci preoccupiamo perché misuriamo un nostro valore l'accettazione da parte degli altri, o delle nostre realizzazioni. Preoccupazione e paura sono quelle che si ottengono quando le cose della vita soppiantano il voler vivere la vita come viene. Non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete. Per noi la vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. 

Non abbiate paura!

Buon Natale, Buon Natale!