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2014/03/12

Le regole del suicidio (liberi di scegliere)

Recentemente nel Regno Unito sono state rese pubbliche le linee guida sul suicidio assistito ovvero come farsi aiutare a morire degnamente senza che nessuno venga accusato di aver provocato la morte di chi non ne aveva reale intenzione. Attraverso una serie di semplici regole vengono stabiliti i casi in cui chi aiuta un'altra persona a morire può essere o meno perseguito legalmente. In definitiva sarebbe sufficiente seguire queste regole per evitare di essere accusato di omicidio e farla franca, o meglio, chi vuole suicidarsi e non ha il dovuto coraggio, potrebbe trovare in questo scritto l'occasione per mettere fine alla propria esistenza in modo congruo e senza dover procurare un danno a chi l'aiuta.

Le motivazioni sono divise in due parti, la prima sono decisamente da evitare, già aiutare qualcuno a porre fine alla propria vita dovrebbe prostrarci, se poi rischiamo anche di venire accusati di omicidio allora meglio tenersi alla larga e rifiutare gentilmente le richieste di aiuto del derelitto in questione. Meglio andarci cauti. La seconda parte riguarda invece i motivi a favore per non essere accusati e incriminati. In entrambe le situazioni la cautela è d'obbligo e magari pensateci bene prima di intraprendere questa strada. 

La terza sezione di questo articolo suggerisce metodi nuovi e simpatici per porre fine alla propria esistenza. Sempre per essere liberi di scegliere.

Buona lettura e arrivederci, prima o poi da qualche parte ci ritroveremo, in quella occasione mi direte cosa pensavate dei miei consigli.

Motivi a favore dell'incriminazione del sospetto

1) La vittima aveva meno di 18 anni
2) La vittima soffriva di una malattia mentale o difficoltà di apprendimento che incideva sulla sua capacità di prendere decisioni informate
3) La vittima non aveva una chiara, certa, informata volontà di suicidarsi
4) La vittima non ha indicato inequivocabilmente al sospettato che aveva la volontà di suicidarsi
5) La vittima non ha chiesto personalmente e di sua iniziativa l’aiuto del sospettato
6) La vittima non aveva una malattia terminale, una disabilità fisica incurabile o una condizione fisica gravemente degenerativa non curabile
7) Il sospettato non era interamente motivato da compassione o pensava di guadagnarci in qualche modo
8) Il sospettato ha persuaso, fatto pressioni o maliziosamente incoraggiato la vittima a suicidarsi; ha impropriamente esercitato la propria influenza e non ha intrapreso un percorso (di verifica) per vedere che anche altri non lo avessero fatto
9) La vittima era fisicamente in grado di aiutarsi a morire da sola
10) Il sospettato era sconosciuto alla vittima
11) Il sospettato era pagato per aiutare la vittima a morire
12) Il sospettato era membro di un’organizzazione o gruppo che ha lo scopo di fornire un ambiente fisico adatto a consentire ad altri il suicidio 

Motivi contro l’incriminazione del sospetto

1) La vittima aveva una ‘chiara, strutturata e informata’ volontà di suicidarsi
2) La vittima ha indicato inequivocabilmente al sospettato la propria volontà di suicidarsi
3) La vittima ha chiesto personalmente e di sua iniziativa l’assistenza al sospettato
4) La vittima era malata in modo terminale, o aveva una disabilità fisica grave e incurabile o condzioni fisiche degenarative gravi per le quali non c’erano cure
5) Il sospettato era pienamente mosso da compassione
6) Il sospettato era marito/moglie, partner, parente stretto o amico intimo della vittima, comunque con una relazione di lungo termine
7) Le azioni del sospettato erano solo di assistenza minore o di minore influenza, o l’aiuto procurato era una conseguenza dell’impiego consueto legale dei mezzi usati
8) La vittima era fisicamente incapace di assumere da sola le azioni necessarie, poi diventate ‘l’aiuto’ per suicidarsi
9) Il sospettato ha cercato di dissuadere la vittima
10)  La vittima aveva già tentato il suicidio

Come corollario alle regole su descritte ecco alcuni (nuovi) metodi per suicidarsi in bellezza.

1) La macchina del tempo

A meno che tu non abbia vissuto ibernato durante gli ultimi anni, ti sarai accorto di quanto il mondo di oggi non sia un gran bel posticino nel quale vivere. Che ne diresti allora di tornare in un'epoca lontana a tua scelta? Pensaci bene, potresti tornare nel medioevo per sperimentare sulla tua pelle l'ebbrezza di avere la peste, oppure andare a fare una visitina a Gesù Cristo e chiedergli di farti spuntare un terzo capezzolo sulla fronte! Niente male eh?

Ecco di cosa devi disporre per tornare indietro nel tempo:

Una vasca da bagno
Un phon
Un libro storico riguardante l'epoca nella quale vorresti recarti

Bene, ora che hai tutto non ti resta che riempire la vasca, prendere il libro in una mano e il phon nell'altra, accenderlo e... tuffarti! Dopo qualche piccolo insignificante secondo di dolore, il tuo corpo dovrebbe assimilare il libro senza problemi e in men che non si dica, le seghe mentali, le pagine e la folgorazione faranno il loro effetto e ti risveglierai nella tua epoca preferita!

2) Il fiore all'occhiello

Metodo fantasioso che ha dalla sua la semplicità e un costo irrisorio. In effetti sono sufficienti alcuni semi e foglie di oleandro rosa o rosso, ma va bene anche quello bianco, un tegamino meglio se del tipo ceramizzato internamente, acqua e un fornelletto da campeggio. Il metodo per essere sicuri che funzioni senza essere interrotti, va realizzato in aperta campagna, meglio se una notte di primavera fresca ma non gelida.
Si prendono i semi dell'oleandro, si tagliano e mettono a macerare nel tegamino che mettiamo sulla fiamma viva del fornelletto da campeggio. Assicuratevi che la bombola del gas sia piena altrimenti restate all'ultimo momento senza gas. E non dimenticate di aggiungere l'acqua, all'infuso si aggiungono quando inizia a bollire le foglie, meglio se triturate affinché cedano rapidamente il siero in esse contenuto. Quando l'infuso ha assunto un bel colore ambrato, spegnere il fornelletto e attendere che il liquido si raffreddi, bere il contenuto tutto d'un fiato, se lo trovate amaro potete aggingere dello zucchero, dispnetevi quindi distesi su un muretto di pietre e attendete il mattino.

Al mattino chi vi troverà penserà che state dormendo, invece siete già belli che trapassati e senza dolore.

3) Il seme del piacere  

Si tratta di una variante del metodo precedente. Gli oleandri sono degli arbusti a foglia lunga, sempreverdi, che da noi si vedono tra una corsia e l’altra delle autostrade del centro e sud Italia (varie specie del genere Nerium).

Sembra sia di moda in Sri Lanka uscire di casa stressati e ingoiare un seme di oleandro giallo (Thevetia peruviana). Per i buddhisti il suicidio è un pochino meno drammatico che per gli altri, vista la certezza della reincarnazione, ma resta lo stesso un sintomo di malessere sociale. Vandana Shiva racconta come si suicidino in massa gli agricoltori indiani che non riescono a pagare i debiti.

Basta un seme di oleandro giallo a fermare il battito cardiaco; in Sri Lanka la moda partì 20 anni fa, quando un paio di ragazzine ne morirono, per sbaglio, e la notizia fu riportata dai giornali. Da allora in poi il numero dei sucidi con semi di oleandro è cresciuto vertiginosamente e oggi ci provano qualche migliaio di persone ogni anno. Il 10% ci riesce.

L'oleandro giallo non si trova in Italia, solo in Sri Lanka e poche altre località ma, visto l'effetto sicuro e immediato, sono sicuro che saranno molti quelli che decideranno per una vacanza da sogno senza ritorno.

4) Cubo di Rubik

Consiste solamente nel provare a risolvere il Cubo di Rubik durante un salto aereo effettuato da una quota di 1000-1500 metri. Poiché è noto a tutti che dilettarsi nella risoluzione del Cubo è una delle pratiche più degradanti e frustranti mai concepite, nel caso in cui ti cimenterai in questa impresa sarai troppo impegnato nel bestemmiare per ricordarti di aprire il paracadute. In compenso proverai un vero e proprio senso di piacere e liberazione quando ti ritroverai a pochi metri dal suolo e con una sola faccia del cubo completa. Un modo originale e simpatico per morire con un sorriso stampato sulla faccia!

5) Giro in bicicletta


Chi non è mai andato a farsi un giro in bicicletta con gli amici da piccolo? E chi non desidererebbe morire nell'atto dell'innocenza e della purezza? Non dovrai far altro che spalmare una massiccia dose di feromone (sostanza in grado di attirare api e di stimolare e agitare gli esemplari della specie) nel cavalletto della tua bicicletta e aspettare che venga ricoperto dagli insetti. Una volta attirati fuchi e operaie, dovrai soltanto farti una salubre pedalata. Un metodo per toglierti la vita particolarmente invogliante se sei uno di quegli individui da sempre emarginati a causa del proprio flaccidume!

6) Magnetismo

La semplicità di questo tipo di morte è direttamente proporzionale all'intelligenza di colui che l'ha brevettata: basta entrare in una coltelleria con un grosso magnete appeso al collo. Morte spettacolare e in stile Tom & Jerry, per chi vuole farla finita circondato da risate ed allegria.

7) Bungee Jumping cittadino

Questo metodo di suicidio ha un forte "impatto", è originale, divertente e di facile realizzazione. Basterà procurarsi un palazzo alto almeno sette piani (non occorre comprarlo: non vivresti abbastanza per pagare l'ultima rata del mutuo...) e una corda lunga otto piani; ora fissa un capo della corda alla ringhiera del balcone e l'altra estremità al tuo collo (presta molta attenzione a non stringere troppo questa estremità, potresti trasformare involontariamente il tuo suicidio in un banalissimo soffocamento), dopodiché salta e aspetta.

8) Mosca Cieca

Altra pratica rievocatrice di momenti fanciulleschi. Questa variante consiste proprio nell'effettuare una partita di Mosca Cieca costituita da regole più originali, divertenti e adrenaliniche. È necessario bendarsi, proprio come nel gioco originale, ma bisogna utilizzare una bicicletta come mezzo di locomozione e cercare di toccare una macchina al posto di una persona. Rende al meglio se giocato contromano in autostrada.

Citazioni
  • Esiste un'infinità di modi per suicidarsi senza morire-morire.
  • Chi può dire perché le cose ci piacciono?
  • Perché facciamo quello che facciamo?
  • Forse la gente deve soffrire davvero prima di arrischiarsi a fare ciò che ama.
  • Platone diceva: "Colui che si accosta al tempio delle muse privo di ispirazione, illudendosi che le doti d'artigiano possano bastare, resterà per sempre un improvvisatore, e i suoi versi arroganti verranno oscurati dal canto dei folli".
  • Secondo Thomas Mann i grandi artisti sono grandi invalidi.
  • A quello che non capisci puoi dare qualunque significato.
  • I ricchi non amano tollerare. I soldi ti permettono di prendere le distanze da tutto ciò che non è bello e perfetto. Non sei in grado di sopportare nulla che sia meno che delizioso. Passi la vita a scappare, evitare, fuggire.
  • Questa caccia al bello. Un inganno. Un cliché. Fiori e illuminazioni natalizie, è questa la roba che siamo programmati per amare. La gente giovane e attraente. Le donne dei canali televisivi in spagnolo, con le tettone e un vitino da vespa che sembra le abbiano attorcigliate su se stesse tre volte. Le mogli-trofeo che pranzano al Waytansea Hotel.
  • Capri, Key West, Sun Valley, il paradosso di un buon mezzo milione di persone che per starsene da sole vanno nello stesso posto.
  • Va a sapere perché facciamo ciò che facciamo.
  • Puoi dipingere qualsiasi cosa perché l'unica cosa che riveli è te stesso.
  • Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario.
  • Una generazione fa i soldi. Quella successiva li protegge. La terza li dilapida. La gente dimentica sempre quanto ci vuole per costruire un patrimonio familiare.
  • La verità è che ovunque uno scelga di essere, è sempre nel posto sbagliato.
  • Puoi ripetere gli stessi miracoli all'infinito, a patto che nessuno si ricordi l'ultima volta che sono stati fatti. Ricordatelo.
  • Appena impari la biologia, non sei più costretto a lasciarti manovrare da essa.
  • Al mondo non esiste nulla di speciale. Nulla di magico. È solo fisica.
  • L'arte, l'ispirazione, l'amore. È tutto così semplice da dissezionare. Da spiegare.
  • Tutti quanti moriamo. L'obiettivo non è quello di vivere in eterno, ma di creare qualcosa che lo faccia al posto nostro.
  • Dimenticare il dolore è difficilissimo, ma ricordare la quiete lo è ancor di più.
  • La felicità non ci lascia cicatrici da mostrare. Dalla quiete impariamo così poco.
  • Noi vediamo ciò che vogliamo vedere. Nel modo in cui lo vogliamo vedere. Vediamo solo noi stessi. L'artista non può fare altro che darci qualcosa da guardare.
  • Tutto ciò che facciamo ci tradisce. La nostra arte. I nostri figli.
  • Lavoro minorile in miniere e fabbriche. Schiavitù. Droga. Frodi finanziarie. Scempi ecologici, disboscamenti, inquinamento, coltivazioni estreme che portano all'estinzione. Monopoli. Malattie. Guerra. I patrimoni nascono tutti da cose sgradevoli.
  • Tutti noi, attraverso le nostre scelte e i nostri consumi, provochiamo gravissime conseguenze dall'altra parte del mondo, senza pensarci.

2014/01/30

Morire di solitudine


Di web si può anche morire. Morire di solitudine, morire chiusi in sé stessi. Morire perché non si è più nulla per cui vale a la pena di vivere. Internet per uscire dalla solitudine, Internet per cercare una via d’uscita alla propria esistenza. Tragica ma pur sempre uscita. Così si può scegliere di navigare in rete per cercare l’informazione più adatta al tipo di morte che s’intende scegliere. 

Un uomo ha deciso di utilizzare la rete per cercare, e drammaticamente trovare, il modo migliore per togliersi la vita. La sera del suicidio, è uscito di casa dicendo di andare ad un concerto. Poi è sparito. I genitori hanno cercato invano di rintracciarlo al cellulare e successivamente hanno deciso di controllare al computer la cronologia dei siti internet consultati dal figlio. Tra gli ultimi siti c’erano proprio quelli che spiegano i modi più veloci e indolori per togliersi la vita. Un sito ha rivelato che con il monossido di carbonio poteva morire, senza soffrire. E lui dopo averlo comprato in un ipermercato, si è chiuso in macchina per imbottirsi di farmaci.



Il padre chiese che tutti quanti quei siti che forniscono il prontuario per il provetto suicida venissero immediatamente chiusi. Evidentemente però il dolore spesso cerca giustificazione anche in inutili misure, inadatte ai propri sensi di colpa. Se invece di Internet ogni suicida trovasse l’ascolto vero e sincero delle persone care, la presenza fisica, materiale, calda, di chi si vuole bene, si lascerebbero da parte modem e tastiera, e si andrebbe volentieri a dare due calci a un pallone e alla noia.
Poichè nessuno è un’isola chiusa in se stesso, così anche noi in certi momenti ci sentiamo diminuiti da una foglia che cade. 

Che posso dire... qual è il miglior metodo di suicidio?

Questa è una domanda che sicuramente hanno fatto molte persone che hanno contemplato il suicidio. Ma è la domanda sbagliata! La domanda giusta è: come faccio a fermare il dolore che ho dentro?

Pensare a un metodo di suicidio è un sintomo, molto probabilmente di depressione.

Il suicidio non è mai la risposta giusta.


Ovviamente, se avete intenzione di suicidarvi e siete capitati in questa pagina a tale scopo, quello che vi voglio dire è: parliamone! Parliamo dei miei e dei vostri problemi e cerchiamo insieme una soluzione. Non sto scherzando! sono mesi che ci penso e capisco che anche voi avete pensato e non da oggi  ma da giorni o da mesi e che siete arrivati alla conclusione che non esistano altre vie d'uscita, siatene certi non è così! Eppure quella del sucidio continua a sembrare la soluzione migliore, per non soccombere sotto il fardello delle responsabilità, delle delusioni, della vita nemica.

E' solo che quando stiamo male e non abbiamo nessuno accanto, non riusciamo a vedere soluzioni! Anche se non le vediamo, le soluzioni ci sono però!



Quindi coraggio, apritevi senza paura. Parliamone a ruota libera. Io e voi, aiutiamoci a vicenda, i vostri motivi non saranno mai banali, sono anche i miei, e per nessuno dovranno esserlo, e nessuno oserà giudicarci, e qualcuno alla fine che vorrà starci vicino lo troveremo. 

Tutti meritano di avere qualcuno accanto, nei momenti disperati della vita. Tutti!!

Il suicida come un vampiro condannato a vivere una maledetta vita eterna. Vivere una non-morte, il senso della esistenza, della non-vita. Nessuno può dare una spiegazione o mostrare una via. Nessuno!
Il suicidio è una disgrazia o una fortuna e la distinzione è data solo da un senso morale che ognuno deve trovare da sé, dal percorso che decide di seguire.

Il più delle volte il suicidio è la conclusione di un vissuto interiore personale, doloroso e dilaniante, in cui frequenti sono i dubbi sul porre in essere o meno il suicidio. In realtà l’occasione è solo un pretesto per trovare delle motivazioni etiche al proprio agire disperato. La morte intesa positivamente. Il suicida è un non-morto. Suggerire delle ragioni impalpabili per vivere in contrapposizione a molte altre reali e concrete per morire, serve solo a provare che il suicida ha ottime ragioni per morire!
Il suicida non è che non conosce le cose belle della vita: le conosce eccome, e le sa apprezzare! Ma non può o non riesce mai a raggiungerle.

Quindi semplicemente riproporre l’esistenza di “motivi validi” per vivere, tutti noti al suicida non fa altro che riprospettare l’esasperazione di un non-vita condannati a non godere di felicità esistenti, ma da sempre irraggiungibili. Neppure spronare il suicida a lottare per ottenere la felicità serve più di tanto: il suicida ha già dato tutto in questo intento ed è quello che è perché ormai è stanco. Un ulteriore sforzo improduttivo, porterebbe comunque a ritornare nei medesimi passi con maggiore decisione.
Una non-vita non può diventare vita solo perché ci si convince che è tale. Come il Male non può essere capovolto in Bene solo preché si è speranzosi che è così.

Una strana e serena gioia, quella del vampiro (suicida) che finalmente si libera di una vita maledetta.

“Allora Sansone invocò l’Eterno e disse: «O Signore, o Eterno ti prego ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o DIO, perché possa vendicarmi con un sol colpo dei Filistei per la perdita dei miei due occhi».” (Giu 16:28)


2014/01/14

10 semplici modi per suicidarsi

In tempi di crisi sono tanti quelli che pensano che farla finita sia la soluzione migliore, chissà quante volte l'avete pensato, magari anche solo per gioco, o per dare un dispiacere ai vostri parenti cari o serpenti che pullulano nella vita di ognuno di noi. 

Tutti noi sappiamo perfettamente che la nostra vita non è un contratto a tempo indeterminato, ha un tempo, flessibile, a volte breve, a volte lungo, dipende dai nostri comportamenti, da quello che mangiamo, come viviamo, lo sport, il lavoro, le donne, le frequentazioni o anche solo la sfortuna. Per porre fine alla propria vita utilizzando le strutture di chi permette l'eutanasia o dolce morte costa, sembrerà un controsenso ma in quel caso bisogna pagare anche per morire.

Se siete genovesi o scozzesi o semplicemente tirchi oppure in bolletta, al verde insomma, non avete altro da scegliere che il "fai da te". Certo, comporta alcune difficoltà, non sarà facile riuscirci ma con un po' di buona volontà raggiungerete il vostro obbiettivo. Se dovesse succedere non dimenticatevi di lasciare un commento sul blog, aiuterete il prossimo, e titubante, candidato nella propria scelta.

Naturalmente nessuno vi vieta di trovarvi uno stile personalizzato e adatto alle vostre esigenze. Ricordatevi che esistono vari modi per porre fine alla propria vita in maniera facile e veloce: sarà sufficiente seguire alla lettera le procedure seguenti. 

Buon divertimento, anzi, buon trapasso.

Prima proposta: il martirio 


Questo metodo è proposto per chi si vuole suicidare il 10 giugno, infatti si ricorda S. Vincenzo Martire. Come non commemorare tale evento con la vostra morte? Il metodo è semplice e di facile esecuzione: tutto sta nel trovare un zoo e il gioco sarà rapidamente fatto. Trovate la gabbia dei leoni, scavalcate il recinto e buttatevi dentro. Strappatevi i vestiti rimanendo completamente nudi e aspettate che le bestie vi smembrino. 

Nota: poiché probabilmente le bestie saranno abituate all'uomo potrebbero rivelarsi poco aggressive. Tale inconveniente potrà essere aggirato cospargendovi con del sangue di mucca che avrete portato con voi. Potrete procurarvene semplicemente strizzandolo dalla carne che comprate dal macellaio e raccoglierne un po' ogni volta in un barattolo, che terrete da parte. 

Seconda proposta: frullato di fragole 


Con il caldo le fragole in questo periodo saranno senz'altro ottime? Perché non utilizzarle per rendere più dolce il vostro trapasso? Preparatevi un bel frullato di fragole di stagione, tagliandole a pezzetti in una brocca e aggiungendo dello zucchero, un po' di latte e del gesso da carpentiere. Bevete il tutto sorseggiando molto lentamente: il gesso, solidificandosi, farà il resto. 

Terza proposta: singing in the rain 

Se siete più tradizionalisti, potete utilizzare il classico metodo del parafulmine: cosa ispira il suicidio più di un possente temporale estivo? Attendete la pioggia, salite sul tetto e smontate l'antenna televisiva (fate attenzione a non perdere l'equilibrio, o cadrete di sotto e rovinerete tutto!). Quindi, tenendola ben ferma sopra la vostra testa passeggiate o correte, aspettando che una bella scarica vi incenerisca. 

Nota: una simpatica variante può essere messa in atto canticchiando "Singing in the Rain", eventualmente appoggiando ogni tanto per terra l'antenna e usandola come palo attorno al quale saltellare. 

Quarta proposta: variante a singing in the rain 


Invece di utilizzare il classico metodo del parafulmine potete sperimentare l'ebbrezza del volo senza ali, in genere funziona se il tetto prescelto è di un palazzo di almeno dieci piani. Attendete la pioggia, salite sul tetto e correte sulle viscide tegole fino a quando perderete l'equilibrio cadendo rovinosamente di sotto e spiaccicandovi sul rude selciato. Se il palazzo prescelto si trova in mezzo a un giardino cambiate palazzo, piante e arbusti potrebbero attutire la caduta e rovinare tutto. 

Quinta proposta: il surgelatore 


E' perfetto quando fa caldo. Quindi quando il caldo conquista inesorabilmente le giornate, non c'è modo migliore per morire che rinchiudervi dentro un frigorifero industriale. Purtroppo questo metodo non è alla portata di tutti: quelli di voi che possiedono un surgelatore in garage o in cantina possono comunque utilizzarlo ottenendo un effetto soddisfacente, per quanto la morte sarà molto meno repentina. Chiudetevi dunque dentro la cella frigorifera (assicurandovi che la temperatura sia almeno al di sotto dei -25 gradi centigradi) e attendete. Potete portare con voi dell'acqua da bere per provare un brivido in più mentre la sentirete congelarsi, sciogliersi e poi congelarsi di nuovo nel vostro corpo man mano che la morte si avvicina. 

Nota: questo metodo è ottimo se i vostri parenti intendono conservare la vostra salma in buono stato per lungo tempo. 

Sesta proposta: trazione integrale 


Un metodo cruento per gli amanti dello spargimento di sangue. Notate che questo metodo è illegale, per cui dovrete programmare il tutto in maniera da non farvi vedere nel vostro preparativo, altrimenti manderete tutto all'aria, potrebbero cercare di fermarvi, anche spararvi, che fine ingloriosa per un suicidia alla ricerca di una fine spettacolare. Procuratevi alcune paia di manette e appostatevi alla stazione. Non appena ve ne capiterà l'occasione, nascondetevi tra due vagoni, sganciateli con gli appositi comandi e legate con le manette i vostri piedi ad uno degli estremi dei due vagoni. Utilizzate altre due paia di manette per legarvi con le mani all'altro vagone e aspettate semplicemente che il capostazione fischi. 

Nota: una variante può essere fatta legandovi alla banchina del porto e a un aliscafo in partenza. O usando un TIR. Date semplicemente sfogo alla vostra fantasia!

Settima proposta: veloci come il vento 

Una simpatica variante può essere messa in atto in un aeroporto. E' di attuazione complicata e faticosa ma il risultato è eccellente e riesce sempre. Dovete recuperare una matassa di cordino d'acciaio, attenzione non il fil di ferro, ma filo intrecciato come quello che si usa per trainare l'auto in panne, solo di un diametro inferiore, 6 o 7 mm sono sufficenti e il peso sarebbe limitato. Prendete ora due paletti e li piantate con una mazzetta nel terreno a bordo pista su entrambi i lati, i paletti devono essere piantati in modo che il cordino resti poi a circa 50 cm dal manto d'asfalto. Attenzione fatelo di notte, quando l'aeroporto è chiuso, in modo da non essere disturbati accertandovi che siate sulla pista di decollo. A ognuno dei paletti fissate il vostro cordino d'acciaio facendo bene attenzione di legarvi un estremità mani e piedi e aspettate pazienti. Il primo aereo che decollerà incapperà con il ruotino anteriore nel vostro cavo steso trasversale alla pista di decollo trascinando il cavo e voi. Se volete un effetto dirompente dovreste legare solo i piedi al cordino e le mani a una struttura fissa lungo la pista, meglio se un bel palo di cemento o la torre del vento. Il metodo è garantito al 100%!!!


Ottava proposta: inoculazioni improprie


Tutto ciò di cui avete bisogno è una siringa, meglio se con un ago bello grosso di quelle che si usano per iniettare il microchip negli animali. Cercate di incannulare una vena bella grossa, meglio se una centrale (o il vaso potrebbe chiudersi lasciandovi a un passo dalla morte). Dopo che avrete fatto ciò, iniettatevi in corpo tutto ciò che vi viene in mente: latte, uova, l'uva sultanina, le crocchette del gatto, il mangine del canarino, marsala, olio, urina... Anche la semplice acqua del rubinetto risulta ottima a causa dello squilibrio elettrolitico e della lisi osmotica che causa nel sangue, quel caso ne dovrete iniettare alcuni litri. 

Nona proposta: disinfezione 


Ancora un metodo semplicissimo, che vi garantisce una morta relativamente lenta e graduale. Basterà procurarsi la confezione del disinfettante a base di cloro della vostra piscina. Apritela e versateci dentro un po' d'acqua, in maniera da lasciare sprigionare i fumi e aspirate a pieni polmoni. In breve causerete una crisi respiratoria. 

Nota: questo metodo non garantisce risultati al 100%. E' più sicuro se utilizzato da asmatici o soggetti allergici. 

Decima proposta: al chiaro di luna 


Questo è un metodo per i più incerti, che sono troppo titubanti per togliersi la vita da soli. Ciò di cui avete bisogno è uno smoking oppure un abito da suora. Indossatelo e fate una passeggiata lungo le strade meno illuminate di vostra conoscenza. 

Nota: non temete per l'incauto guidatore che sarà artefice della vostra morte, poiché sarà facilmente scagionato, del resto siete voi che avete scelto di morire, non lui. Per aiutarlo scrivete un biglietto dove spiegate le vostre intenzioni, meglio due. Uno lo lasciate a casa e l'altro in tasca, hai visto mai che invece di un'auto siete investiti da un TIR con 24 assali e 148 pneumatici, in quel caso non troverebbero certamente il vostro biglietto. Oops, nemmeno voi!


Proposta bonus: bungee jumping


Quando l'estate si avvicina tutti hanno voglia di sport estremi! Provate allora questa innovativa forma di bungee jumping: al posto dell'imbragatura, legatevi la corda elastica al collo e lanciatevi. La morte potrebbe, a sorpresa, sopraggiungere al primo strattone, che vi romperebbe il collo, oppure durante i rimbalzi successivi, per commozione cerebrale e danni al sistema nervoso centrale, o successivamente, per soffocamento.

Nota: Naturalmente ho scherzato, io e voi aspiranti suicidi nonché buontemponi. Volevate morire per davvero? Avete sbagliato blog!

Porre fine alla propria vita per gioco o per convinzione non è mai la soluzione migliore, perché la vita va vissuta intensamente, anche quando tutto va a rotoli, anche se siamo costretti a subire, e mai come ora stiamo subendo e piangendo lacrime amare.

Non vi capisco, né potrò mai capirvi... è un dato di fatto e consentitemi di non essere d'accordo anche se ho scritto quello che ho scritto. Un conto è scrivere e un altro eseguire. E' come pensare, pensare non costa, non ferisce, non offende. Pensare di morire non è morire, ma forse si provano le stesse sensazioni e si libera l'animo. Provate a immaginare solo per un momento, provate curiosità in questo articolo? Siete stati attratti dal titolo o dal testo? Cosa vi porta a credere o pensare che il suicidio sia una soluzione ai vostri problemi piuttosto di una bella storia da leggere e magari farsi due risate insieme agli amici? Esattamente immaginate il significato della parola morte? 

E' chiaro che se siete arrivati fino qui sulla base di una ricerca specifica su un motore di ricerca, allora vuol dire che vi manca un sostegno, un aiuto per risolvere i problemi, non abbiate dunque paura di esternare i vostri pensieri, parlatene con chi vi sta attorno, le vostre paure sono condivise da molti individui come voi, desiderosi di vincere, ribellarsi, andare avanti, costi quel che costi e non arrendersi mai.

La vita? Oooh la vita. Perché la vita non vi incuriosisce? Nella vita non accadano cose curiose e uniche? Lo sapevate, l'avete intuito? e rinunciate a cercarle, potreste scoprire che era quello che cercavate, nella vita, non nella morte. Quella vi attende impietosa, arrivera da sola, quando il momento sarà propizio, perché anticiparla?

Cercate dentro di voi le risposte e siate felici.

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