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2020/07/20

Visiting France

Why has France failed to exploit its natural landscapes to promote regional tourism? People mostly go to Paris and other cities, but the entire variety of their natural wonders stays under the radar (relatively).

You know what is french people favorite holiday destination? France.

Post WW2, the government launched a huge project called the “Mission Racine" which had as goal to clean and disinfect the region of Provence, (mainly cleaning the waters and extermining mosquitos since malaria was still pretty common), in that vision, you have a lot of balnéaire stations from La Grande Motte to Palavas Les Flots and such, and the amenagement and accessibility of mountains villages so they can be accessible to tourism.

An average french has done a pretty global tour of France with it's beautiful and variety of landscapes, cultures and regions, much more in contrast with most americans that barely have made it past the state border. Comparatively, France is a little smaller than Texas, so you can easily imagine french people taking their cars all around the country, the symbol of it being the week end of the chassés croisés (you'll probably hear of it soon, it's the last week end of july or the first week end of august).

To add, France is also german, italians and spanish most frequented destination and they don't at all visit Paris or only Paris.

So France has good potential and the used populations know that, if you're americans or from a country not bordering France I understand it's easy to see France as only Paris but make reseaches and try it, camping in the Azur Coast, skying in the Alpins mountains, the Atlantic coast, La Rochelle, Bordeaux, Marseille, you could spend the next 10 years visiting France and you will never get bored, each destination is different.

Avoriaz

Chalons

Chamonix

Etretat

La Grande Motte

Marseillan

Palavas

Pontoise

Sete

These are some of the cheap destinations the french often visit, some of them like Avoriaz and LGM were solely built for tourism. Even the suburbs of Paris have great to offer (Pontoise) in term of beauty, history and authentiticy, as we say, the next time, all you have to go is cross the périphérique and discover the world behind those Paris walls.

2020/07/19

Italians




Why is Italy lagging behind other large European countries (United Kingdom, Germany, France, Spain) in overall development and management? What exactly does the Italian society lack today, especially compared to other European countries?
I will skip the classic issues like mafia, corruption, high taxes, etc. I’ll go for something more psychological.

The three points below might in some cases be interconnected.


1. Lack of patriotism. Italians don’t love Italy. They like Italy, they love their town, region, but they don’t feel love for their country. This also applies to politicians. Italian politicians don’t defend their country, they let other EU countries rip Italy off. They don’t back Italian business either.

2. Lack of self-confidence as Italians. Some other EU countries depict the Italian as a lazy, not serious, not reliable person, probably a heritage of the Berlusconi era. Italians are told others do things better, are more efficient, that things always work better abroad etc. truth is, Italians are the best at many many things. When an Italian goes after something, the result will very likely be exceptional, because he puts passion. However because of the lack of self-confidence, Italians are not able to sell themselves correctly. Also things often do not work better abroad.

3. No faith in the future. Italians are constantly bombarded by negative news, media constantly tell people there’s no jobs, that college graduates are unemployed and underpaid, there’s economic crisis, etc. 

As a young guy, this is totally devastating, and kills any hope and project.

2020/07/03

Aiuti di Stato a un'azienda privata


Via libera del ministero dell'Economia alla garanzia pubblica sull' 80 per cento del prestito da 6,3 MILIARDI (miliardi, non milioni!) di euro accordato da Intesa Sanpaolo alle attività italiane del gruppo Fca. «E un'operazione di sistema con la quale si punta a preservare e rafforzare la filiera dell’automobile in Italia e a rilanciare gli investimenti, l'innovazione e l’occupazione in un settore strategico per il futuro economico e industriale del Paese», sostiene il ministro dell'Economia.
Prendo atto: a) che mentre le medie e grandi aziende italiane faticano come non mai – anche con Intesa Sanpaolo - ad accedere alle garanzie ministeriali l’ex Fiat con sede in Olanda è riuscita ad avere il tutto in pochi giorni b) I beneficiari sostengono che con questi fondi aiuteranno imprese italiane, però intanto la sede la tengono all’estero e nessuno li spinge a riportarle in Italia per pagarci le imposte c) E’ vero che la “filiera” dell’automobile è imponente, ma allora lo è anche quella di molte altre e diverse attività e le auto Fiat rappresentano solo una piccola parte del mercato automobilistico italiano.
Ragioniamo di singole aziende: l’ex Fiat in Italia ha ora circa 60.000 dipendenti (altri dicono 30.000, a seconda se si considerano o meno i suoi marchi secondari) ma anche considerano il primo caso 6,3 miliardi significano più di 100.000 euro A TESTA per ogni dipendente (addirittura 200.000 euro A TESTA secondo la versione più restrittiva). DOMANDONA: ma quante aziende italiane mai percepiranno GARANTITI ALL’80% DALLO STATO crediti di 100.000 euro per ogni dipendente? 
 
Fate i conti sulla vostra azienda od attività e pensate a quante imprese - italiane al 100% con sede fiscale in Italia e operanti in ogni settore, magari in gran parte tecnologiche o operative per per l'esportazione -  si potevano in alternativa finanziare con questa mega-somma. 
Se un libero professionista, un dipendente in cassa integrazione di un'azienda normale  “vale” meno di mille euro al mese perché un dipendente Fiat deve “valerne” CENTO VOLTE DI PIU?
 
Non sto sostenendo che l’intervento sia sbagliato, ma questi sono i veri temi strategici da “Stati Generali” e non le troppe chiacchiere autoreferenziate, tanto più che il gruppo Fiat 20 anni fa aveva più del doppio dei dipendenti in Italia (122.000) rispetto ad oggi e che questi dipendenti rappresentano ora meno del 25% del gruppo Fca (la cui maggioranza fa capo a Exor, la holding estera che controlla di tutto, anche testate come il giornale Repubblica).

IN QUESTI ANNI FIAT HA DISINVESTITO IN ITALIA NONOSTANTE UNA MAREA DI AIUTI DI STATO RICEVUTI NEI DECENNI SCORSI.

Tra l’altro il prestito di Intesa ha una durata di 33 mesi e il tasso d'interesse che pagherà Fca, e che comprende il costo della garanzia pubblica stabilito dal Decreto Liquidità, non è stato neppure rivelato. Fca Italia (beneficiaria ufficiale) non pagherà dividendi agli azionisti (se ne avrà), ma potrà comunque farlo Fca/Exor perché la sede è fuori Italia. Il portafoglio degli Agnelli, quindi, è assicurato.
Nel complesso tutto questo vi sembra trasparente? A me no, proprio per niente.


2020/06/28

I due Presidenti


Come spesso accade in momenti di ansia e incertezza, il popolo cerca figure di riferimento rassicuranti. L'Italia segnata dal Covid ne ha individuate due con chiarezza: una sta al Quirinale ed è già da prima dell'emergenza l'emblema stesso della fiducia. 

L'altra invece sta a a Palazzo Chigi e si è costruita la propria reputazione giorno per giorno, passando attraverso alterne vicende ma alla fine ritrovandosi in una posizione molto più salda di quanto non fosse quella pre-coronavirus. Giuseppe Conte, l'uomo con la pochette, sta riuscendo - non solo per meriti propri - nell'impresa di diventare "l'avvocato degli italiani" che aveva promesso di essere nel giorno del suo insediamento (con un'altra maggioranza): secondo la rilevazione Demos di Ilvo Diamanti, 6 cittadini su 10 promuovono la sua azione di governo. Un po' meno rispetto a due mesi fa, ma comunque più del Conte 1, più di Gentiloni e più dell'ultimo Renzi. Non solo, ma gli italiani credono anche che l'attuale esecutivo durerà a lungo, mentre gli elettori dei 5 Stelle vedrebbero proprio Conte come nuovo leader del Movimento.

Sul gradimento e la fiducia in Sergio Mattarella invece non c'è bisogno di sondaggi né conferme. A Bergamo, in una serata di grande impatto emotivo, il Capo dello Stato ha chiuso simbolicamente la tragedia della città più colpita dal Covid, quella dei 6 mila morti e delle bare portate via dai camion militari. A loro Mattarella ha reso omaggio, ma non senza ricordare gli errori le carenze di sistema e la necessità di riflettere su quanto accaduto.

Quando si incontrarono per l'affidamento del primo incarico di governo, Mattarella e Conte sembravano due mondi lontani e con pochi punti di contatto. Oggi il destino li accomuna nel difficile compito di risollevare l'Italia. Buona fortuna, presidenti.

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2020/06/25

Gli Stati Generali di Villa Pamphili



Siamo nel 2020, Il Fondo Monetario Internazionale prevede per l’Italia il 12,5% in meno del PIL e l’incremento del debito pubblico al 166% del medesimo (ovvero una catastrofe) ma non preoccupatevi, non abbiamo fretta.  Se pensate che in 5 mesi il debito italiano è aumentato di QUINDICI VOLTE il tasso di aumento medio annuo sul quale per un decimale si consumavano settimane di diatribe con Bruxelles dovreste rendervi conto di cosa stia succedendo e dell’eredità che andrà a pesare sugli italiani e su chi in futuro avrà la ventura di tentare di governarli.

Non mi ripeto più su Conte, questo narciso dilettante allo sbaraglio che ci fa tutti fessi rinviando i problemi sine-die con la cancrena economica che ci divorerà e intanto tirando a campare, ma visto che bisogna anche PROPORRE, a Conte avrei detto che basterebbe cominciare a definire un primo punto strategico ovvero il rilancio “turistico” dell’Italia.
Non penso solo agli alberghi, ma a tutto ciò che è richiamo dall’estero e che nello stesso tempo rappresenti qualità della vita di tutti noi. 

E’ turismo aiutare chi assume nel settore, finanziare cooperative (di giovani e donne) che organizzino accoglienza, visite culturali e storiche, finanziando Enti e comuni per sistemazione delle aree, spiagge, sentieri di montagna, finanziando ricerche archeologiche, la sistemazione dei centri storici con rivitalizzazione dei mille borghi abbandonati.

E’ turismo pensare alle infrastrutture, ma anche pulire subito le strade, colpire durante chi getta rifiuti ovunque, curare i particolari nelle ristrutturazioni edilizie per mantenere il bello che abbiamo, incentivare i B & B, gli agriturismo, la vendita diretta di prodotti agricoli di qualità, dare “buoni sconti” sulle autostrade almeno per i turisti (sono le più care d’Europa!). 
Diffondere una “mentalità turistica” significa cura ed amore del territorio, con lo sfruttamento intelligente di decine di migliaia di risorse, luoghi, spazi abbandonati ma anche essere ospitali e non voler fregare l’ospite. L’Italia non sono per il mondo le acciaierie di Taranto che portano (poco) lavoro ma distruggono e inquinano, ma piuttosto posti bellissimi che vanno affidati e gestiti da milioni di imprese, artigiani e piccolo commercio, professionisti seri che erano stremati già da prima del virus.

Ma torniamo alla miniera d’oro che può essere la difesa del territorio: ci sono milioni potenziali posti di lavoro che possono “rendere” subito e far circolare ricchezza. L’Italia era “Il giardino d’Europa” ma siamo precipitati per presenze turistiche in un progressivo degrado assurdo. C’è un Sud che potrebbe fare invidia a Spagna, Grecia, Portogallo…eppure tutti ci hanno bagnato il naso, con milioni di disoccupati e il paese si sbriciola in una triste sciatteria. 

Cucina italiana, vini italiani, musica italiana, clima invidiabile: abbiamo tutto e nessuno vuole pensarci. Un tema così si può rilanciare con decreti veloci, semplici, pratici, attuali… possibile che nessuno a Villa Pamphili – occupandosi di massimi sistemi e con tanta demagogia -  ne abbia parlato?

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