Che legame esiste fra il malefico amianto contenuto nell'Eternit e le stragi di Stato degli ormai lontanissimi anni '80?
A ben guardare non mi risulta ci siano eppure esiste una sottile linea nera che li collega.
La Magistratura italiana.
Andrebbe riformata partendo dalle fondamenta, andrebbe eliinata quella presunta indipendenza dei giudici per farli dipendere da qualcuno che quale sommo giudice decida senza alcun condizionamento o forzatura che hanno esagerato, che stanno rovinando il bel paese. Lo so, sono un illuso ma, per fortuna, io non debbo subire gli strali e le stranezze del nostro sistema giudiziario, io sono abbastanza lontano da poter dire, almeno per una volta: Bella Italia e Lontana.
La Magistratura italiana sta diventando per me sempre più assurda.
La Cassazione è riuscita a annullare la sentenza di condanna per i danni da amianto della Eternit prendendo in giro in maniera vergognosa migliaia di cittadini e di morti con la motivazione che la condanna in primo e secondo grado è ormai prescritta.
Ma chi – se non anche i Magistrati – sono colpevoli per questo ritardo? E se il reato di disastro ambientale era prescrivibile perché non si è partiti subito con le accuse di omicidio come ora si vuol fare ora, troppi anni dopo la chiusura della fabbrica maledetta?
E’ giusto che miliardari svizzeri e multinazionali così la possano far franca pur avendo scientemente inquinato e guadagnato con la Eternit tutto il possibile? Oltretutto obbligando ormai da molti anni privati, comuni, imprese a smaltire a prezzi costosissimi il loro pestifero prodotto, di cui ben sapevano la pericolosità.
Nello stesso giorno i presunti responsabili della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna (sono già passati 34 anni!) sono stati condannati in sede civile a oltre 2 miliardi di euro per danni, ovvero quasi il “peso” di una legge finanziaria. Escludo che si potrà mai confiscare alla Mambro o a Fioravanti (e ipoteticamente anche ai loro figli, allora neanche nati, quasi c’entrassero qualcosa con l’attentato) neanche un millesimo di tale somma, ma resta aperto il problema su di una sentenza “politica” dove forse – almeno questo è il mio personale convincimento – si sono trovati due capri espiatori (oltretutto già fuori di galera per fine pena) che non sono i veri colpevoli dell’attentato.
Anche Cossiga la pensava così e lo disse a chiare lettere, ma anche qui la Giustizia (ma merita ancora la maiuscola?) non ha voluto indagare sulla più che promettente “pista” terroristica palestinese: la strage era “nera” e tale doveva restare.
Ha comunque una logica che gli indennizzi vengono stabiliti 34 anni dopo il fatto? E questa sarebbe giustizia!?
Tra l’altro il macabro conto del valore dei morti tra le due sentenze sarebbe stato comunque incredibilmente sperequato: solo 30.000 euro per ciascun ammazzato di amianto, più di 200.000 per ciascuna vittima di terrorismo, chissà poi perchè.
Purtroppo - nessuna delle vittime di entrambi i processi sarà indennizzata e una volta di più nel nostro paese si riconferma nei fatti che non c’è equità, non c’è giustizia, non c’è credibilità di un sistema giuridico che tutti i cittadini capiscono non possa più funzionare così.
Se qualcuno ne volesse altra conferma è di queste ore la notizia che Francesco Storace è stato condannato a 6 mesi di reclusione per “vilipendio al Capo dello Stato” per aver sostenuto nel 2007 (solito tempismo!) che l’intervento di Napolitano sui senatori a vita che in quella era geologica sostenevano quotidianamente e determinanti il governo Prodi, fosse “indegno”.
Scusate, ma se la “La legge è uguale per tutti” quanti ergastoli, a colpi di 6 mesi, dovrebbero prendersi Beppe Grillo e soci per le quotidiane contumelie al Presidente? Ma in questo paese non dovrebbe esistere anche la libertà di espressione e critica politica?
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