Venticinque anni fa cadeva il muro di Berlino. Sono in
Francia da alcuni anni e viene facile riflettere sul grande rischio che il
gelo nei rapporti tra i paesi d’Europa per la crisi economica rischi di
cancellare le enormi cose positive che sono l’anima dell’Unione Europea.
Ricordo quando negli anni ’90 qaundo per ragioni di lavoro visitavo ogni anno diverse nazioni e dovevo utilizzare il passaporto e diverse monete e vivo la realtà di oggi dove ci si sposta
senza problemi, si ha in tasca una moneta comune, si seguono in TV gli stessi
problemi si vive – tutto sommato – in pace, almeno tra le nazioni europee.
I
più giovani daranno queste cose come scontate ma ricordo quando non si poteva
attraversare una frontiera senza documenti ed ispezioni e i cambi erano
vergognosi perché l’Italia dava ben poca fiducia. Cento anni fa era il primo autunno di una guerra europea
che per la prima volta era davvero globale e non ci rendiamo conto di quante
sofferenze quella guerra e quella successiva abbiano prodotto per risultati che
oggi ci sembrano nulli. Cose vere, dolori fisici indicibili, milioni di ragazzi
sacrificati e mandati al macello per questioni territoriali che oggi nessuno
neppure più ricorda. Speriamo, pur con tutti i problemi “europei” che ci
affliggono, che nessuno dimentichi di guardare ai problemi con una dimensione
continentale, l’unico modo per “contare” qualcosa a livello mondiale.
Che i morti di Verdun, delle Somme, del Piave e poi quelli
nei campi di sterminio, sotto le bombe nelle città distrutte, delle fosse di
Katyn, fino agli ultimi che cercavano invano di superare il muro a Berlino (già
venticinque anni!) ci facciano riflettere, ricordare e capire quanto sia importante la pace ma anche
quella entità che finalmente è nata dopo secoli di guerre, quella che chiamiamo
“Europa” e di cui siamo tutti cittadini. Forse se una TV avesse il coraggio di trasmettere “in
diretta” l’orrore di un bombardamento, le immagini di un ferito morente con le
budella sventrate da un proiettile… vi sembra troppo cruento? Eppure improvvisamente capiremmo meglio cosa vuol
dire “guerra” e “pace” più di mille discorsi e scopriremmo l’importanza di 70
anni di Europa.
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