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2014/08/10

Renzi: mille promesse, zero risultati

Matteo Renzi comincia ad arrancare, è chiaramente in difficoltà: l’economia non decolla anche perchè le promesse valgono per un po' ma poi si smontano da sole quando i risultati non arrivano.
Alla prova dei fatti la spesa pubblica non si riduce e per dare demagogicamente 80 euro a qualcuno Renzi ne ha presi molti di più a tanti altri e anziché avviare riforme serie ci si è impantanati in questioni secondarie. Il premier si avvicina già al suo capolinea?

Credo che voglia cambiare soprattutto la legge elettorale e poi andare ad elezioni per blindare i suo fedelissimi e per questo sta cercando di crearsi una legge elettorale a proprio beneficio personale che è lo stesso obiettivo di Berlusconi perché entrambi hanno bisogno di fare eleggere solo una cerchia di pretoriani fedelissimi e che dicano soprattutto sempre di sì.

Forse Napolitano dovrebbe cominciare ad esprimersi e a preoccuparsi su serio.
Se di fatto viene tolto di mezzo il senato e se tutto il potere passa alla Camera (il che non è poi così sbagliato) come si può impostare un sistema elettorale di liste bloccate dove chi vince anche per un solo voto e prendendone comunque pochi anche pochi conquista una maggioranza assoluta che poi può nominar e decidere tutto, eleggendo perfino il Presidente della Repubblica compreso?

Non è giusto, soprattutto se i cittadini non potranno neppure eleggere i propri rappresentanti ma solo indicare il partito o la coalizione, senza preferenze o serie “primarie” che pre-indichino i candidati. Non prendiamoci in giro con l’ ok alle preferenze “salvo il capolista di ogni collegio” perché in quasi tutti i collegi sarà eletto il solo capolista!

Un sistema più snello è doveroso, il superamento del bicameralismo pure, ma ci sia libertà di scelta dei candidati per scegliere i migliori e i più credibili, non persone solo obbedienti ai leader e che già in passato hanno fatto solo disastri, a destra come a sinistra. 

Ma all’Italia servono soprattutto altre riforme a cominciare dal controllo della spesa pubblica, non basta “cacciare” Cottarelli per far finta di nulla: in campo economico il fallimento di Renzi purtroppo è totale e l’Europa e i mercati temo che presto ne prenderanno atto.
Se volete divertirvi su come Renzi parli l'inglese guardate intanto questo video:


Uno degli esempi di come il governo Renzi stia affrontando i problemi con demagogia assoluta è la situazione delle province.
Si potrà anche pensare che non servano più e vadano abolite certo, ma contemporaneamente bisognerebbe però chiarire a chi andranno affidati i servizi svolti dagli enti provinciali.

Non basta tagliare i fondi alle province per poi prendere atto che le strade provinciali sono senza manutenzione e senza sgombero della neve, così come è ridicolo non trasmettere più i fondi per la manutenzione delle scuole di competenza provinciale: chi ci pensa?.

Visto che il prossimo Senato sarà composto quasi interamente da consiglieri regionali sarà anche interessante vedere come opererà per eventuali tagli alle regioni che sono – molto più delle province! – la causa del dissesto economico italiano in termini di sprechi.


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