Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è un celebre romanzo dello scrittore di Edimburgo Robert Louis Stevenson pubblicato nel 1886. Considerata la più importante opera di Stevenson, è uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi.
Rappresenta il culmine dell'indagine stevensoniana sulla scissione della personalità.
Qualcuno potrà anche chiedersi come possa entrarci Louis Stevenson nel titolo di questo articolo e con ragione vado a spiegare partendo proprio dal libro ormail famoso. In esso si racconta la storia di un medico che facendo degli studi sulla psiche umana, capisce che ogni individuo possiede una doppia natura, come due personalità contrapposte, una buona e una cattiva. Da quel momento in poi il suo unico scopo diventa quello di creare una sostanza con delle proprietà particolari che siano in grado di riportare alla luce l’identità nascosta di ogni uomo.
Dopo vari tentativi riesce nella sua impresa e bevendo la pozione vengono fuori le due personalità contrastanti. Una notte, buttando giù la sostanza, inizia ad avere delle strane reazioni, sente delle fitte terribili allo stomaco e in un lampo avviene la trasformazione, che lo cambia sia nell’aspetto esteriore che in quello interiore, rendendolo irriconoscibile. Si ritrova dinanzi un uomo malvagio, con un corpo e una mente che non gli appartengono, che non riesce più a gestire e che compie gesti crudeli. Il suo altro si chiama Hyde, che significa proprio nascosto.
Prendendo l’antidoto però è possibile ritornare in sé, perdendo tutte le caratteristiche negative e violente della parte crudele, almeno così sembra inizialmente. Ma con il passare del tempo, il medico si rende conto della lotta interiore che sta vivendo e di come la personalità cattiva e quella buona si stiano contendendo lo spazio che li contiene, per prendere il sopravvento sull’altro. Mr Hyde inizia a commettere dei crimini efferati, non si cura della morale, è completamente ingestibile, aggressivo, e finisce col mettere nei guai il dottor Jekyll che fino a quel momento era stato un uomo dai sani principi, una persona tranquilla.
E’ per questo che dottor Jekyll si decide ad assumere una dose molto più alta rispetto al normale, così che diventi predominante la sua parte migliore, quella dell’uomo che era sempre stato. E per evitare di ricadere in tentazione creando ulteriori problemi, distrugge gli appunti dei suoi studi sulla pozione che ha inventato e rompe le chiavi del suo laboratorio. Il tentativo fatto per “uccidere” la sua parte malvagia sembra essere stata portata a buon compimento, ma è solo un’illusione, dopo qualche mese, infatti, la sua personalità cattiva si ripresenta e il dottor Jekyll comprende che non ci sono molte alternative per riparare al danno. O è costretto a subire o deve reagire.
Il libro è misterioso e intrigante, un giallo che apre la mente mostrando una natura umana che tendenzialmente è taciuta. Una situazione che viene sfruttata dall’essere Sognatore, il quale mira a apparire quello che non è o non vuole essere. Impiegato, livornese, l’appartenenza a una ben precisa città e importante perchè gli individui di quel territorio sono invisi ai vicini pisani, in un gioco che anche in questo caso rasenta la logica del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, il bianco e il nero, il buono e il cattivo, lo stolto pisano e il furbo livornese. E se in questo caso i cliché abbondano, almeno nella prima vita del Sognatore quando è solo un inguaribile sognatore con un sogno, cioè quello di andarsene dall’Italia per vivere una vita diversa, ecco che appare il disegno in tutta la sua pochezza o esaltazione di un concetto espresso da altri, quando sulla scena compare erotangos che altri non è che il sognatore letto al contrario.
E sembra anche il contrario del primo nelle frasi e negli atteggiamenti, attaccato alla famiglia il primo, senza famiglia il secondo, un figlio seppur soprannominato incubo il primo, nessun figlio e nessun legame il secondo, nemmeno una moglie che con il rimo sembra, il condizionale è un obbligo voler guidare il poco fedele compagno di vita sulla retta via.
È solo dopo una presunta e presumibile vacanza in Venezuela che compare erotangos e scompare prematuramente quanto temporanealmente il sognatore originale. Un abile gioco di travestimenti e di situazioni coinvolgenti attirano il lettore verso una posizione o l’altra dando la sensazione di un istrionico elemento il cui continuo variare dell’aspetto, la modifica dell’essere quello che dovrebbe essere provocano astio e incredulità. Del resto molti degli utenti del forum dove il Mr. Hyde de noantri e il Dr. Jekyll toscano hanno compreso che sia il primo che il secondo, sono figli della stessa disturbata mente che ancora gioca a bubusettete o nasconderello con se e gli altri senza capire che la vita va avanti e nel bailmme di incertezze correnti, corrotte e improbabili si cerca qualcosa che ci dia la possibilità di guardare al futuro con serenità. E ci sguazza sopportato e supportato da un management che in nome del dio guadagno è ben disposto a passare oltre al regolamento dello spazio web cercando di giustificare un internet provider code diverso, ignorando di fatto l’esistenza di software adatti a modificarlo, la stessa persona che accusa altri di farne grande uso.
In tutto questo anbaradan di verità imprecise e di imprecisioni indotte si muovono i vari personaggi di contonrno che ora da una parte e poi dall’altra cercano di mettersi in mostra come lucertole nel tiepido sole invernale.
E’ uno schifo signori miei, uno schifo sopportato da tutti a cui nessuno ha veramente detto basta.
Non so perchè ricorda un altro caso di sdoppiamento di personalità, un pover uomo netturbino di professione che pensava di esser diventato un inventore di buchi nell’acqua, anche quello deve aver ftto una rapida carriera, da bucaiolo è diventato un imbucato.
Che sono dunque erotangos e sognatore?
Nessuno, solo un sogno non trasformatosi in realtà, la sfuggente sensazione del non esserci e del non essere per continuare a esistere virtualmente al di la di un nick inesistente e neppure troppo sognatore.
Che pena mi fa certa gente, pena, tanta pena.