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2013/08/06

Pregiudicato o precondannato?



Travolto dalle polemiche il giudice che ha emesso la sentenza nei confronti di Berlusconi.
Su ilGiornale (online) pubblicano uno spezzone dell'intervista e aggiungono l'audio dove risulta evidente quello che ha dichiarato, qualche giorno prima della sentenza, questo giudice di Cassazione ai giornalisti de Il Mattino di Napoli.
Ecco il link: Intervista

Noi che dovremmo aggiungere oltre al classico "Povera Italia"?

Ecco una serie di commenti coloriti presi sui social forum italiani.
Fanno ridere a volte, scritti sgrammaticati, parla il popolo e non si puo' pretendere che siano tutti laureati. Quella che segue e' un'immagine, di poca coerenza ma anche di tanto sdegno.
Altrove sarebbe stata la scintilla per una guerra civile, da noi un'alzatina di spalle e la vita continua, l'italiano ha perso la spina dorsale tanto tempo fa, ora ha solo la lisca di pesce.

01) un celebro...
02) ahhhh se ritorna ziooooo
03) asoltiamo...
04) Robe da pazzi!!!!!
05) Imparasse una pronuncia itagliana.
06) quindi un giudice che mente e che pensa che sia possibile travisare le parole di qualcuno ?
07) Giornale da 4 soldi
08) Ma si è laureato con Di Pietro? Siamo alla frutta!
09) 'A fatt' buon'!
10) Silvio altri 7 anni per ruby
11) Silvio altri 5 anni per Napoli
12) Povera Italia!! Che soggetto... Ed ha avuto anche la faccia tosta di smentire la sua intervista!!!?? Vabbuò... 
13) da buon napoligno..UAGLIO'!
14) DUE PESI, DUE MISURE!! ..VERGOGNA PER LA "POLITO-DEMOCRAZIA" ROSSA IN ITALIA !!! .. http://www.ilgiornale.it/news/interni/de-benedetti-diversamente-evasore-941491.html
15) Restituite i premi elettorali mantenuti
16) ha un principio di alzaimer ?????? mandatelo in pensione ....la badante se la paga lui o i PM di milano????
17) ha ragione Berlusconi ha ragione che lo stanno cancellando politicamente io credo sia preoccupante e tanto!
18) Noi lo abbiamo capito benissimo!!! Dove sta il problema?
19) A voi le conclusioni" cit.
20)  Se Questa e' l Italia scappiamo tutti..Che schifo ..salviamo questo paese ! L unico leader in grado di salvarci lo vogliono rinchiudere..
21) buffoni...vergognatevi!!!!
22) Poveri diavoli.
23) Berlusconi deve morire insieme a tutti i coglioni che lo votano! Morti voi se rinasce!! Ciaooooooooooooo
24) Ma pensate a quello che combina quel DELINQUENTE del vostro BADRONE, ignorantoni! Può pure aver sbagliato a dare quest'intervista, ma quello che conta è QUELLO CHE HA DETTO sul nano. E cioè che sapeva che stava frodando il fisco. È un evasore fiscale di merda. Berlusconi muori subito
25) scusate ..ma che cambia ?? la sentenza rimane intatta ..io nn ne posso più che l'italia rimanga bloccata da un pregiudicato ..i media tutto il giorno rompono e a bologna 2 suicidi in poke ore ..
26) Quante attività han chiuso dal giorno della sentenza? A qualcuno frega?
27) questo dimostra che l imputato non ha commesso il reato?
28) Ma franco ranocchi, che per intenderci e' quello dell'accento (o apostrofo, concedo il beneficio dell'uso del cellulare) sulla terza persona singolare del verbo sapere, si lui che da' dell'ignorante ai berlusconiani ma non conosce ortografia, bene, costui, e' scontato chiederselo, e' per caso parente dell'altrettanto sconclusionato e sgrammaticato giudice esposito?
29) Giudice teru' de merda ! imoars l'italiano che e' meglio ! diete la feccia dz'italua !
30) Che tristezza, che sconforto. ma in che mani è la giustizia di questo Paese? 
31) E questo cosa vuol dire che berlusconi e meno colpevole ...invece di gettare fango usate la penna per scrivere cose piu serie e non cattiverie gratuite il berlusca e colpevole e basta
32) Italiota sinistroide celebroleso..si dovrebbe limitare ad applicare la legge , cioe' leggere il libro e tirare le conclusioni..ma come molti suoi colleghi basa le sentenze sulle sue opinioni...viva l' Italia...
33) 4 soldi vali tu F. ...ipocrita! Vai a leccare il culo al tuo capo Grillo...massa di ignoranti!
34) Che schifo...che ommo 'e niente! 'o magistrato.....sciù!
35) Beh, mi ricorda un aneddoto.
36) Quello il Berlusca lo aveva già condannato in partenza, leggere Lorenzetto. E l'intervista al Mattino è la gallina che canta...
37)  sig Alessandro il vostro odio vi fa vivere male al contrario dei coglioni che vivono allegramente vedendo i comunisti imputridire nell'invidia
38) F. deve essere l'avvocato del giudice. Che sembra uscito da una gag dei Trettre.
39) Sveglioni, la notizia in se non dice nulla, quello che è grave è che un magistrato di Cassazione mente dicendo di non aver mai fatto quelle dichiarazioni .poi davanti alle registrazioni si arrampica sugli specchi. Se non capite questo non c'è più nulla da fare..irrecuperabili.
40) Un chiarimento per favore....il giudice nell'intervista dice che Berlusconi era a conoscenza del reato, se è così non è punibile, se invece come si legge nella sentenza ne è l'ideatore.....per condannarlo ci vogliono prove non deduzioni.
41) Ma questo non sà neanche parlare in italiano, in che mani siamo? in mano a giudici sinistroidi ignoranti e pure in malafede: questa giustizia fà veramente schifo......................
42) Significa che è innocente? non capisco cosa prova il dilemma essere o non essere: condannato perché sapeva (essere) o perchè non poteva non sapere (non essere).. minghia.. è un vero grattacapo. Ma resta il fatto che il reato è stato consumato
43) Ma perchè il giornale non si preoccupa dei colpevoli in parlamento?
44) Annullare il processo......il giudice è da denunciare ma tanto la sinistra fa quello che vuole e poi è la prima a urlare al golpe se i comunisti fanno il cavolo che vogliono
45) Chi sà se qualcuno la trasmetterà mai in TV?
46) In America sarebbe stato dichiarato nullo il processo!!!!!
47) E vorrei anche sapere come mai De Benedetti che è stato giudicato colpevole di aver evaso il fisco per 250 milioni di euro non è stato messo alla berlina come Berlusconi e nessuno ha mai parlato di metterlo in galera.....? Forse perché ha in tasca la tessera del PD..?
48) Che figura di merda !!! 
49) Ma sto stronzo almeno imparasse prima a parlare in italiano corretto.
50) Ergo, abbiamo un magistrato di Cassazione che ha mentito.
51) Esposito, l'ha fatta fuori dal vaso, come sempre.
52) Giudice Esposito, lei diventerà più famoso di Pinocchio. E ha pure un bel naso!
53) La domanda e' semplice: come si fa a credere ad una persona che smentisce le sue parole di fronte ad una registrazione? Da tempo la giustizia italiana ha perso la sua credibilità e questo e' sono un'altra prova.
54) Un giudice che mente...può capitare solo in Italia....sembra una barzelletta ma purtroppo è verità
55) Uno come questo elemento non riesce neanche a giudicare le famose banane del monte
56) http://video.ilmattino.it/index.jsp?videoId=11704&idSezione=22
57) L'audio dimostra che à tutta una manipolazione. Il contenuto del titolo virgolettato ( e quindi dovrebbe essere assolutamente fedele a quanto detto !! ) non esiste ne nelalintervista e tanto meno nell'audio. Nell'audio si sente UNA SOLA DOMANDA " in via di principio di diritto " alla quale il giudice risponde nella prima parte dando definizione del " non poteva non sapere e nella seconda spiegando la differenza tra " non poteva non sapere " tanto è vero che , rispondendo alla domanda " in via di pòrincio di diritto " dice " npoi non scriveremmo non poteva non sapere , EVENTULAMENTE scriveremmo....... ". Il giudice , pur in un intervista di carattere assolutamente generale e non certo imperniato nella sentenza Mediaset , doveva essere molto più riservato e non concedere interviste men che meno a riddosso della senteza. Ridoclo strumentalizzare.... per chi non lo sapesse le motivazine della senrenza , in Cassazioen si scrivono co ntestulamente al dispostivo..... quindi già scrtte.... eigegtto delle motivazioni adorre dalla difesa perchà non accoglibili !!!!!
58) Altro che grazia che vi darei 
59) Antonio io ero già imprenditore a 19 anni 
62) Silvio tu sei movente e mandante e c'è' tanta bella gente importante a cui ho raccontato tutto
63) Finisce con Silvio in galera
64) hahahaha! http://www.youtube.com/watch?v=M8t-T6iA-nk
65) Un italiano perfetto.. Ma siamo sicuri che sto tizio sia un giudice? Allucinante...
66) E gli Italiano debbono pure pagare (profumatamente) questa feccia!!!!!!!!!
67) GRANDISSIMO PEZZO DI MERDA...pure partenope sei....munnezz!
68) Premesso che io Berlusconi non l'ho mai votato, ma vorrei ricordarvi che il Cavaliere dà lavoro a circa 65000 persone e non ha mai chiesto 1 ora di cassa integrazione per le sue aziende, cosa che invece abbiamo dovuto e dobbiamo ancora sopportare dalla famiglia Agnelli, che, non solo ha portato i soldi all'estero, ma per 20 anni abbiamo , noi cittadini, dovuto anche pagare la cassa integrazione dei suoi operai.
69) Alla fine la mafia e stata si estirpata dalle strade, ma si é bene piazzata nei vari tribunali e ai vertici dello stato.
70) Che vergogna, e ci sono ancora personaggi del genere al potere della magistratura? E come invitare tutti a stare lontano dall Italia.
71) Guarda che faccia....come fai a fidatte de ste persone....
72) B. non poteva non sapere, De benedetti cacciato pure da agnelli non sapeva che stava eludendo di pagare 500 miliardi delle vecchie lire processo che dura dal 1992 e chissà quando finirà!
73) Franco Macera coglioni voi che l' odio per berlusconi fa dimenticare che tutti i guai in Italia sono dovuti alla casta dei magistrati
74) Documentate, senza ombra di dubbio,tipo le telefonate intercettata fra la nipote di Moubarak ed il nano!
75) AT e' il più simpatico del giro, l'unico Leader in grado di salvarci ci ha portato in 20 anni nella merda più profonda, fino a che punto bisogna starci dentro prima che Berlusconi usa la sua bacchetta magica e ci salva?
76) Sono già pronto, ti aspetto ad Amburgo tutte le volte che vuoi, naturalmente con le prove!
78)  Non se ne puo`piu`,basta! E`molto triste vedere che dei concittadini stiano ancora a difendere un delinquente,evasore fiscale,pedofilo,ignorante e truffatore! Dove avete lasciata lo vostra intelligenza,la vostra dignita`sapete ancora cosa sia,il senso del pudore l`avete mai posseduto?Berlusconi ha portato il paese ai livelli del Burkina Faso e Bangladesch,un minimo di cervello per capire questo vi e`rimasto?Voi sostenitori di Berlusconi siete cosi`perversi,malati ed ignoranti da volere l`Italia completamente in rovina?Basta,svegliatevi!
79)  Offro 250.000€ , la mia casa di San Giovanni in Marignano, chi riesce a portare le prove che Berlusconi e' innocente!
80)  Prove concrete!
81) La solita tecnica basata sulla macchina del fango di questo quotidianucolo al servizio del pregiudicato. Quando finirà il Capo, Sallusti, Belpietro, Ferrara & C. saranno evaporati
82) E ancora mi parlano di giustizia...ma non vi vergognate di portare la toga che una volta indossavano Falcone e Borsellino...non ne siete degni,i giudici oggi sono solo vetrina vogliono farsi inquadrare intervistare apparire in tv...fare pure politica,cose che hanno dell'incredibile...pezzenti di merda.
83) Va cacciato
84) Ok....fai però una fideiussione di 250.000 euro....la casa non mi interessa...quando sei pronto arrivo con le prove...
85) Il suo comment è di un'idiozia incredibile. Attacca con le parole "metodo Boffo". Caso mai sarà il metodo usato dal vostro mentore del Fatto Quotidiano, non vi sembra? andate avanti da anni insultando e calunniando il vostro nemico. Fate schifo.
86) E questo rinnega l´evidenza , guarda caso pero a De benedetti che era capo poteva non sapere e solo la multa ....invece berlusconi ...doveva x forza sapere o´carcere
87) Tutti questi sinistroidi che stanno sguazzando contro berlusconi ....si vede che hanno lo stipendio fisso datogli dal loro partito ....volete sapere na cosa ? ...c´avete scassat´o´cazz´.
88) COSA CAMBIA rimane sempre un condannato....
89) Saranno le solite porcherie che fa il giornale del padrone di arcore
90) La vacuità della magistratura italiota e di chi ancora li giustifica sapendo che non meritano giustificazioni alcune
91) MODUS OPERNADI DEI FAN DEL PREGIUDICATO: "L'Audio è stato certamente manipolato con qualche software apposito da qualche zecca Pidiellina per affossare un Magistrato solo perché ha condannato chi ha commesso un grave reato" cit. -- TIE' serviti (ma non riveriti) ^^
92) E infatti nell'intervista,il giudice Esposito conferma che berlusconi sapeva,le aziende erano sue,quindi...???
93) Ehhhh vaiiii,col sempre ben oliato metodo Boffo...ahahahahahahahahahahahahah...se non sapete piu' dove attacarvi,vi rimane sempre la canna del gas
94) I notiziari Mediaset escono con il titolo "Il giudice Esposito,rilascia intervista dove motiva la condanna,prima della sentenza"...poi nel servizio rettificano..."prima che la sentenza venga depositata"...ahahahahahahahahahahahahahah...Parolieri da 4 soldi,massa di plebei
95) Il Factotum mi ricorda qualcuno. "se mi lascia finire a parlare"
96) Il Mattino però ha pubblicato l'audio.
97) La Simo Robe UFO !
98) E' LA solita BUFFALA QUOTIDIANA da gettare in PASTO AL POPOLO BUE DEGLI ELETTORI
99) Senti scopino del c...o prima della Santache ' ce sarebbero di persone da usare come scopino anche fra le persone comuni e sinistroidi buonisti. Cambia gruppo va..
100)  Chi sbaglia paga!!!! RESPONSABILITÀ CIVILE PER I GIUDICI SUBITO!!!!!!!
102) Non è che adesso Berlusconi corra il rischio di un altro processo ? Spero che non dicano che ha comprato "Il Mattino"
103) Sarebbe ora di finirla in italia tra breve non esisterà piu un artigiano commerciante piccolo imprenditire ect e voi prima parlate di berlusconi e ora gettate fango sui giudici, pensate alle banche che fanno dell'usura un businnes con tutti i reati che seguono e tutta la disperazione che creano a ecquitalia con tassi di usura che superano il 100% ma sono lo stato bssta occupatevi di cose serie
104) Questi sono i "supremi giudici" della Cassazione... Povera Italia!!
105) Se potessi veramente farlo... Mi dimetterei da "cittadino italiano"!!! Lo giuro.
106) Con tutto il rispetto per i napoletani, ma costui è un cialtrone.
107)  brava SQUILLANTE gli piaceva di sicuro....
108)  certo come no non sapeva quello che succedeva nelle proprie aziende...gli facevano "risparmiere"milioni senza dirgli niente!.d'altra parte anche a scajola "regalavano" case senza che lui sapesse niente!.cazzo che culo che hanno...ma uno che venga a regalarmi qualcosa, anche dicendomelo, almeno potrei ringraziarlo, non lo trovo mai??
109)  di una cosa avete ragione, quest'uomo va denunciato per oltraggio...alla lingua italiana!
110) ...a parte la premessa, che fa abbastanza ridere, ma non avrai messo uno zero di troppo??
111) per 250000 € e 1 casa ci provo anch'io...valgono anche dei test...COMPRATI!!
112)  in MPS insieme al PD c'è dentro fino al collo anche il tuo.dio...io lo spero vadano.a fondo della cosa, e arrestino.tutti i responsabili, di qualsiasi colore...ma poi sai il ridere quando leggerete anche il nome di silviuccio!
113)  oh che hanno aperto le cliniche psichiatriche oggi?? PAOLO SIVOLELLA da dove è uscito fuori??. PER PRIMA COSA RESPIRA PROFONDO, e riprova a scrivere in italiano quello che volevi dire!
114) guarda 1 test me lo sono già comprato...gianfranco gianni paglialonga!
115)  oh pino allora non hai capito...come sono io...io non voto PDL, e la mia razza è. ..QUELLA UMANA!!.come rispose uno un po più intelligente di tutti noi!
116) se fosse stata data ad un'esponente della sx, la condanna...NESSUNO AVREBBE APERTO BOCCA!.non mi sembra che a sx, idolatriamo nessuno, tanto meno un D E L I N Q U E N T E.
117)  o icche' ttu voi mette in bocca...quel cencio che ttai in mezzo alle gambe?. e un lo fa i'coglione se'ttu trovi chi si accontenta di una cosa moscia, usalo in altro modo! vaia vaia brodo e posa i'fiasco!
118)   ma le pecore non sono quegli animali, che vanno in branco dietro il.LORO (DIO) PASTORE, senza se e senza ma...ovunque le guidi??.scegli un'altro animale va...che con questo ti dai la zappa nei piedi da solo!
119)  solo i poveri dementi bimbi minkia possono mettere di mezzo le mamme.se non hai argomenti non sai difenderti...puoi anche andare a letto.e COPRITTI I' CAPO!
120)  te lo sei mai chiesto perché silviuccio, in campagna elettorale non ha mai cavalcato l'onda MPS? eppure era un'assist degno dI un fuoriclasse.no non te lo sei mai chiesto vero?
121) Toghe rosse bugiarde ne volete?
122) Meglio persino del tuo idolo di fogna deficente di uno scemo
123) mmm...
124) Vai a fare il nonno, e' ora!!! Stronzo!!!
125) Che sia perchè per berlusconi ci sono testimonianze e intercettazioni in tal senso mentre per Vendola no? Sandro prova a chiedertelo.
126) E dove sarebbe la scorrettezza nella registrazione? Ha ragione quando dice che l'intervista è stata manipolata, infatti da quello che si sente si capisce benissimo che stava spiegando al giornalista (che voleva capire altre cose) il concetto del "non poteva non sapere". Quindi solidarietà al giudice con l'unica colpa di aver parlato con un giornalista scorretto.
127) Ma nemmeno ascoltando con le vostre orecchie arrivate a capire che la notizia eclatante si basa sul nulla? Il metodo Boffo continua.
128) De Benedetti ha uno processo x evasione dal 1995. Come mai per Berlusconi tutta sta fretta? Ma come si fa ancora a sostenere che non c'è un accanimento giudiziario nei suoi confronti? Guarda quello che è successo con il MPS? Tutto insabbiato, tutto sparito! Vergogna!!!!!
129) Pensa se la condanna era stata inflitta dallo stesso giudice a un esponente della sinistra.. Apriti cielo e chiuditi terra!!!!!
130) Ahahahha E IO PAGOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!
131) "Antonio Esposito ha dichiarato di non aver rilasciato alcuna intervista al Mattino.
132) Il monopolio dell'intelligenza l'avete voi .
133) Finisce sempre con le offese.
134) HAI RAGIONENON SIETE PECORE MA CAVALLI A CUI FATE MONTARE LE VS.MOGLIPER VEDERE CHI DEVE CORRERE ILPALIO.SENESI SIETE LA VERGOGNA D'ITALIA ANCHE I NAPOLETANIHANNOPIU'BDIGNITA' DI TE.ABITO A FOLLONICA FINO A SABATO PROSSIMO DIMISTRAMI CHE NON SEIUN CODARDO!!
135) Pensierino della sera.
136) Forse vi era piu' simpatico il giudice squillqnte......che brava persona.....chiedetelo a previti e allo stesso berlusconi!!!!
137) Purtroppo è stata riconfermata la sentenza...
138) Ma non sa neanche parlare in italiano se non era per la foto credevo fosse una confessione di un camorrista
139)  Bravaaaaa
140)  Coglione vieni da vicino
141)  È i cretini hanno pagato l'imu x salvare mps e sono anche felici . Il pd ve lo metterà sempre nel culo
142)  I Ricchioni sono felici che il pd li ruba e loro pagano
143)  Il maiale di esposito e tutti i giudici politicizzati devono morire. Ci vogliono bombe di merda. È per gli italiani che piace fare le pecore , facendo finta di nulla. Pecoreeeeeeeeeeeeeeeeeeee
144)  Impicchiamo a quella puttana di tua madre
145)  Lo so che vi piace
146)  Ma i frosci non hanno il coraggio
147)  Ma tua mamma e tua sorella erano soddisfatte
148)  Ma vai a cacare cornuto froscio
149)  Massimo tu hai troppe fantasie come Esposito
150)  Mps e roba del pd e non si parla di nulla hanno rubato 4 miliardi di euro. Salvata con l'imu dei vogliono e pecore che non si ribellano.
151)  No la pecora sei tuo e tutta la tua razza
152)  Pecoreeeeeee
153)  Pecoreeeeeeeeeeeee
154)  Vi metterei il mio c.... In bocca x tutte le stronzate che dite . Per tutti i vogliono del pd e m5 s
155) Povero morto di fame
156) Questo stesso magistrato ha condannato in via definitiva un esponente politico votato da 10 milioni di persone.
157) Santo Padre, ma questa e' la dizione che insegnano ai magistrati? Ecco perche' vengono emesse sentenze cosi allucinanti!
158) Vergogna
159) Sconvolgente
160) Allora deve andare in galeraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
161) Chi sa è un criminale! Beata l'ignoranza! Parola di giustiziere infame!!!!!!
162)  Berlusconi si batte in politica no nelle aule di tribunale capre capre capre!!!!!!
163)  Ci vogliono case a Portofino per noi del PdL carissimo franco perciò alza la posta!!!!!!
164)  Coop rosse coop rosse passo e chiudo!!!!
165)  Mps mps passo e chiudo !!!!
166)  Penati penati passo e chiudo!!!!!
167)  Se questo personaggio e il presidente del CSM non resta altro che emigrare ho fare la rivoluzione!!!! Grande Silvio
168) Silvio forever!!!
169) Berlusconi condannato perché sapeva, mah come si fa ad essere cosi' sicuri senza un ragionevole dubbio, mentre un paio di volte la Vendola e' stato assolto perché poteva non sapere, oltreche' il famoso pranzo al ristorante con il giudice che doveva giudicarlo, misteri della magistratura, non tanto misteriosi......
170) Sapeva anche che siete dei bastardi!
171) Presidente Napolitano........solo lei......può rimettere ordine.....in questa vicenda ormai diventata.....ridicola...è assurda..........è vergognoso
172) Sentita l'intervista di Esposito?
173) Ormai quei bovini del PDL si aggrappano a tutto pur di veder inficiata la sentenza di cassazione contro Berlusconi, ma non v'è dubbio però che anche il giudice Esposito poteva benissimo evitare la cazzata dell'intervista al Mattino...
174) Ma cos'é Novella 3000?
175) Condannatelo all'impiccagione dopo avergli strappato tutti i peli del naso uno ad uno ....
176) Responsabilità civile, chi sbaglia paga altrimenti questi usano la giustizia per eliminare l'avversario
177) Un noto avvocato barese degli anni 50 aveva il figlio che studiava giurisprudenza. Il giovane non è che fosse proprio portato ed un giorno il padre gli disse: studia figlio mio, sennò il giudice ti toccherà fare.
178) Vi voglio far correre venduti



2013/08/04

Osservando


Leggere è come pensare, come pregare, come parlare con un amico, come esprimere le proprie idee, come ascoltare le idee degli altri, come ascoltare buona musica degli Eagles (oh sì), come ammirare un bel panorama, come spendere il proprio tempo libero passeggiando nella brughiera.  

Leggere, guardare, osservare, spiare, vedere. Per questo servono gli occhi. Osservando quello che succede attorno a me scopro che la gente guarda e non capisce oppure capisce ma guarda senza alcuna espressione e così pensi che non comprende, non afferra perché tu sei così come sei. 
Qui è mezzanotte e sono solo a sei ore di distanza dalla città dove vorrei trascorrere delle ore serene in compagnia dei miei cari, ergo non sono solo qui, loro sono con me, mi piacerebbe essere li invece che qui. 
Nessun dubbio su questo. 

Aaah, l’estate. Un momento di relax, dormire, uscire, prendendosela comoda. Un tempo in cui gli orari vanno fuori dalla finestra e gli obblighi sono al minimo. Un tempo in cui un panino e un frutto passano facilmente per un pasto e i bambini hanno bisogno di niente di più di un cortile e un paio di amici per renderli felici.

Quest'anno (e anche l'anno scorso, a dire il vero ma per altri motivi), l'estate è stata, almeno fino a questo momento, una grande delusione. Non è che non sia stata estate. È che il clima è stato inclemente, prima caldo, caldo e poi freddo e freddo e pioggia e grandine e di nuovo caldo e poi freddo e così non abbiamo potuto godere della nostra piscina e quando è successo mi sono rotto il naso, bello scemo direte voi, ma son cose che succedono eppure.... Eppure mi sono stressato dalla frenesia di completare i lavori in corso, come se avessi lavorato tutta l’estate lontano dalla mia famiglia. E invece eccoci qui, a fissare agosto sul calendario, e mi sento un poco truffato. 

Lo stress è una parola che viene così spesso abusata nella nostra vita, e ora siamo bombardati da consigli per affrontare lo stress in modo che non ci uccide, al punto di essere schiavi delle procedure per evitarlo in tutte le nostre azioni. Ridicolo. Come un auto-proclamato perfezionista, tutto questo stress sta per avere la meglio su di me. Sto diventando vecchio, questo è stressante secondo voi? 

Osservando il mondo che mi circonda, non quello attorno a casa mia perché vivo in un’oasi di pace e tranquillità e gli unici che potrebbero attentare alla mia serenità sarebbe i cani con il loro incessante e fastidioso abbaiare. No, osservo quel mondo virtuale che mi circonda guardandomi di sottecchi dallo schermo del computer mollemente appoggiato sulle ginocchia mentre sguazzo pur io mollemente adagiato, direi sdraiato, in poltrona. Ecco quel mondo è più stressato di me. Una metà degli italiani sguazza in acqua più o meno cristallina della spiaggia alla moda scelta per le vacanze estive e l’altra metà sguazza in un mare di debiti mentre tenta disperatamente di restare a galla per non veder affondare tutto insieme alla nave Italia ai cui comandi non c’è il comandante Schettino ma un suo emulo, impreciso e imbranato nei modi e negli intenti, incapace nel tenere coeso il paese mentre un cavaliere senza cavallo ha perso la sella e tenta disperatamente di risalire sul cavallo che nel frattempo è sparito al gran galoppo.

Non bisogna mai dimenticare che la realtà molto di frequente sfugge alla razionalità, le emozioni e sensazioni appartengono a quella sfera non direttamente osservabile da chi cerca di indagare con i metodi della sperimentazione i fenomeni odierni. Le relazioni sociali sono un corpo dinamico in certi momenti e statico in altri, un mondo troppo complesso per essere sintetizzato da schemi proponibili in altri ambienti.

Godiamoci l’estate, con l’autunno si vedrà che fare.

2013/08/01

La condanna di Berlusconi

GUARDATE I VOLTI DI QUESTI GIUDICI, NON ESULTANO, SONO STREMATI, SOFFERTI, PENSANO A QUELLO CHE SUCCEDERA' DOPO, ALLA LORO CARRIERA CALPESTATA, ALLE PRESSIONI SUBITE, ALLA CERTEZZA CHE DOMANI SARA' TUTTO DIVERSO. PERCHE' SE E' VERO CHE LE TRANSAZIONI DELLE TV CON L'ESTERO SONO COSA NORMALE QUANDO AVVENGONO IN QUEL MODO, NON SOLO DI MEDIASET MA PER TUTTI COLORO CHE OPERANO NEL CAMPO MEDIATICO, ALLA FINE QUALCUNO DOVRA' LASCIARE LA CARA SEDIA ALLA QUALE SI ERA INCOLLATO.
CON GRANDE DOLORE. 

Ho atteso la sentenza in Cassazione su Berlusconi e ho ascoltato e letto i commenti per la sua condanna definitiva prima di scrivere questo mio pezzo. 

Dove va l’Italia? Se lo chiedono tutti, in questi giorni grami nel pieno di una crisi prima di tutto economica che sembra non finire mai e poi politica, con un governo che non demorde dal defraudare gli italiani della ricchezza che pure il paese possiede. Dove sta andando questa Italia se lo chiedono tutti, e tutti ne sono responsabili, ogni cittadino, immigrato perfino lattanti, tutti responsabili del degrado e dello sfascio di una nazione che ha lottato e duramente per diventare tale. 

Che sia l’effetto boomerang del processo a Mediaset con Berlusconi inquisito e probabilmente condannato – la sentenza definitiva si riferisce alla sola pena detentiva e non a quella che tutti si aspettavano per vederlo sparire dalla politica – se tutto va bene oppure va male e dipende dai punti di vista. Perché tutta la nazione compatta attende di veder condannato l’uomo che negli ultimi ventanni ha traghettato l’Italia verso il futuro, un futuro fatto di televisione, di annunci pubblicitari, di pluralità comunicativa, di successi e programmi per tutti che forse prima non esistevano, e già che ci siamo un uomo che ha approfittato forse un po’ troppo della benevolenza degli italiani, fregandosene dei loro sentimenti e, almeno all’apparenza, creando leggi ad personam che potessero in qualche modo evitargli grossi guai finanziari e personali nella conduzione del suo business più redditizio, quella M
ediaset ieri condannata per un reato che non ha commesso ma che, tant’è, qualcuno ha voluto o cercato o inventato oppure creato dal nulla e ingolfato di menzogne e teoremi e supposizioni e disegni truffaldini per colpire l’uomo caimano, il diavolo in parlamento, colui che ha portato la politica a essere operetta, ‘ché magari operetta lo era già ma sperava non sembrarlo, verso un baratro dal quale non ne uscirà più. 

CONDANNATO!

“La legge è uguale per tutti!” Gioisce qualcuno per l’avvenuta condanna e se condivido che le sentenze vanno rispettate mi permetto solo di sottolineare che la Legge sarà uguale per tutti quando per ciascun cittadino ci sarà una condanna ad ottobre in tribunale, un appello che si conclude in primavera e una sentenza definitiva in Cassazione nel luglio successivo ovvero tre gradi di giudizio in 9 mesi con una celerità mai vista. 
Lo stesso quando ci saranno indagini così approfondite su tante imprese italiane che operano con l’estero e che presumibilmente hanno movimenti finanziari da approfondire, a cominciare da marchi internazionali “Made In Italy” di proprietà di noti esponenti della sinistra italiana per i quali non risultano essere mai state avviate indagini sulle loro transazioni con l’estero. 

Infine la Legge sarà uguale per tutti quando i Magistrati di Milano avranno dimostrato lo stesso metro di giudizio e la stessa disponibilità e volontà ad indagare verso migliaia di altre indagini che si concludono regolarmente nella prescrizione o nelle archiviazioni per imputati rimasti ignoti anche perché i riflettori, le risorse e il personale  per anni vengono destinati alle indagini a carico di Berlusconi, Mediaset e la galassia di aziende che ci gravita intorno.  

Fino ad allora penso che il Cavaliere ne abbia probabilmente combinate tante, che troppe volte abbia dimenticato che un Presidente del Consiglio resta tale anche nel privato, ma che contro di lui si sia applicato - almeno alcune volte - un metro di giudizio più severo del solito per motivi prettamente politici da una parte della Magistratura che – purtroppo – è decisamente troppo politicizzata perdendo così il suo ruolo di garanzia per tutti i cittadini. Attenti dunque, la prossima volta potrebbe capitare anche a voi!

2013/07/29

BUFALE E ZANZARE

Quante sono le pagine in rete che campano sulla credulità dei lettori? Milioni. 

Notizie farlocche, magari vecchie di anni, periodicamente riciclate per dare un po’ di verve ad un momento di “stanca” redazionale. Pagine che si beano dei complottismi annunciati sempre con toni gravi e definitivi, e guarda caso, che hanno spesso protagonisti gli “odiati imperi del male”: Israele e America. 

Eh sì, non dobbiamo fare lo sbaglio di credere che le spie avvoltoio, o squalo o scoiattolo siano fole buone solo per il pubblico arabo poco smaliziato, no! Anche da noi, possiamo vantare alcuni di questi “giornalisti da baraccone”. Un esempio lo da la pagina facebook “Cose che nessuno ti dirà, No Censura” ma anche "Tutto il Web d'Italia", "No Censura" e altri. 

Abitualmente queste pagine gettano ai propri lettori l’osso anti isaeliano anti semita e poi si godono lo spettacolo. Ogni tanto superano loro stessi. Questa volta hanno ripresentato un classico, che fa presa sulla gente, che classificano come TOP SECRET perchè tanto mai nessuno troverà nulla che affermi il contrario:

La terribile zanzara tecnologica! Capace di iniettare chissà quali malattie e veleni! Orrore! Nemmeno con il DDT ci si può difendere!  La presentano così:

NANOTECNOLOGIE MILITARI: L’INCREDIBILE ZANZARA DRONE

È l’ultimo “giocattolino” dell’esercito americano, già in produzione. Un insetto drone, controllabile a grande distanza e dotato di telecamera, microfono e siringa. Secondo le autorità è in grado di prelevare DNA o iniettare dispositivi RFID di localizzazione nella persona-obiettivo, provocando una sensazione di dolore quasi impercettibile, paragonabile a quello provocato dalla puntura di una normalissima zanzara. Ovviamente gli utilizzi a cui potrebbe essere destinato dai servizi segreti sono molteplici: può essere utilizzato come spia, essendo dotato di telecamera e microfono, ma anche come “silenzioso sicario”, iniettando nella vittima prescelta, al posto del chip RFID uno dei potentissimi veleni disponibili nel mercato, in grado di provocare arresti cardiaci, facendo pensare a un decesso naturale. La “zanzara drone” può penetrare in una villa sorvegliatissima, eludendo guardiani e sistemi di allarme, passando a fianco degli addetti alla sorveglianza, penetrando attraverso una finestra o una semplice fessura, per poi magari essere “parcheggiata” sopra un armadio fino a quando la vittima non se ne va a dormire, pungerla e abbandonare l’ambiente senza lasciare traccia e destare sospetti. Le tecnologie militari sono avanzatissime, ed è obbligatorio considerare che la maggioranza di queste sono mantenute segrete. Negli ultimi anni hanno “svelato” qualche scoperta, ma sulle tecnologie più importanti è mantenuto lo stretto segreto militare. Sappiamo che è stato persino approntato un “lettore di onde cerebrali” i cui utilizzi potrebbero essere molteplici, armi “psicotroniche” e chissà quali altri marchingegni in grado di uccidere.

La zanzara drone! 
Legge le onde cerebrali! 
Siamo fritti! 
Fra i lettori è il panico! 
I commenti sono tutti allarmati!

“zanzare bombe tecnologie, moriremo tutti, è la fine, americani bastardi, armi chimiche, futuro comandato da robot ecc. lo dicevamo anche 10 anni fa, ma come vedete giriamo ancora con auto a benzina e quattro ruote invece di propulsori, e ogni giorno pensiamo a vivere nel nostro paese/città e queste cose neanche ci sfiorano nella vita di tutti i giorni”

“Fantascienza? Ve la bevete come una fanta….ma è scienza! “

“Quindi ci microchippano tutti allora! ..anche se non volevamo! ..che storia! (sarà davvero una guerra mondiale allora…ma di come non se l’eran mai viste prima!.. questa volta o i popoli vanno al potere o non ce la si farà + (pensa te cosa studiano sti figli di p...a, con la scusa di tenerci a bada con la politica o le news del giorno (occultate e disinformanti almeno x il 90%)! ..ci stan x fare la festa! ..e non ce lo dicono ahahahh (bastardi figli di un Dio minore!”

“Ma questa è la nostra fine!! ma come possiamo difenderci?”

Miracolosamente, questa volta, Israele è restato fuori dai commenti, chissà perché.
Ed ecco il “babbo” della zanzara drone (bufala anche questa): l’artista russo Turi Savelich, la zanzara bionica è una sua creazione!  Ma forse, più ancora dei commenti apocalittici di quelli che ci sono cascati, fanno impressione quelli che hanno seguito i link dei tre o quattro volonterosi, che si sono presi la briga di  postare la vera natura della pericolosa zanzara artistica: bufala? non bufala? chi puo’ dirlo? che importa? siamo tutti in pericolo.

“Bufala, non bufala….Qualcuno di voi ha visto I pirati dei caraibi?
Jack Sparrow dice la verità sapendo che gli altri non lo credono, facile no?”

“Dubito dell’esistenza di questa roba, ma entro poco tempo saremo in grado di mettere su armate totalmente meccanizzate.Ben presto avremo robot in ogni esercito, non intelligenze artificiali,ma pur sempre robot.”

“mah bufala o no in ogni caso ci tengono nascoste tante di quelle cose che se ne venissimo a sapere anche solo la meta non so che conseguenze ci sarebbero”

“il problema non è se sia vero o falso, tanto lo impareranno (forse) i nostri figli… il fatto è che non serve trinciare giudizi se non si hanno elementi concreti di conoscenza. Su che base possiamo dire che sia vero, o che non sia vero? è solo aria alla bocca. Anche perché in ogni caso non potremmo farci niente.”

Ecco, il problema non è se sia vero o non sia vero, potrebbe in ogni caso esserlo oppure no. Il vero problema è che si crea opinione.
Opinione su un argomento farlocco, opinione che potrebbe generare movimenti pericolosi. Siamo in balia dei pirati e nemmeno ce ne rendiamo conto.

2013/07/23

20 Luglio 1969



Io ero uno di quei ragazzi che il 20 Luglio del 1969 se ne stava con gli occhi incollati al televisore mentre Tito Stagno annunciava: L'Eagle è atterrato.

I mitici anni '60 in cui razzi, astronavi e astronauti erano la cosa più bella che si potesse immaginare. Riempiendomi lo stomaco di succo di arance, perché era quello che si beveva a quel tempo, sognavo le astronavi e mentre io bevevo loro viaggiavano sulla Luna pensando a come raggiungere Marte e oltre. Ricordo che mio padre, rientrando da qualche viaggio, prese un peluche di Snoopy vestito come se fosse un astronauta della NASA, ricordo fosse completo dell'ombelicale per l'ossigeno. 

A quel tempo conoscevo a memoria tutto quello che riguardava lo spazio, A colpo d'occhio potevo raccontarvi le differenze specifiche tra tutti i razzi nell'inventario degli Stati Uniti. Rimanevo abbagliato dalle possenti astronavi alate disegnate da quel geniaccio di von Braun sfuggito a quel pazzo tedesco con il baffetto. 

Il 20 luglio 1969, mi sono seduto lì a bocca aperta di stupore e ogni fantastica immaginazione è diventata un po' meno fantastica e improvvisamente molto più possibile per noi, la gente della Terra, uno dei nostri passi fuori nello spazio, per la prima volta sulla superficie di un altro mondo, un altro pianeta. L'uomo che avanza e conquista. 

Per i ragazzi di oggi, è difficile da spiegare pienamente il monumentale e profondo cambiamento che rappresentava quell'evento. Noi piccoli uomini abbiamo camminato sulla superficie di un altro mondo. La superficie terrestre? No, la superficie lunare, corretto, quindi si dice allunare?  

Mai più la nostra specie avrebbe potrebbe affermare che  la Terra era il limite della nostra capacità. Mai più un bambino sarebbe nato in un mondo in cui gli uomini non avevano viaggiato attraverso lo spazio vuoto e profondo, per lasciare impronte umane sulla faccia di quel disco bianco sorridente nel cielo notturno fin dalla notte dei tempi. 

Da quel momento in poi, il cielo non era più il limite. Da quel momento in poi, non c'erano limiti. 

In qualche modo, nei decenni successivi, abbiamo perso quella sensazione. Invece di un mondo in cui potevamo raggiungere qualsiasi obiettivo se avessimo impostato la nostra volontà, ci troviamo a lamentarci per tutte quelle cose che abbiamo accettato in qualche modo nonostante fossero al di là del nostro controllo. 

Qualcuno dice che il pianeta si sta riscaldando ma l'ultimo inverno è finito alla fine di giugno e in qualche regione ancora stenta a lasciarci. Qualcun altro afferma che gli oceani stanno morendo, eppure il pescato supera ogni anno i record precedenti. forse non ci accorgiamo di quanto siamo messi male, continuiamo a correre come su quel treno che corre veloce verso il baratro (ricordate il film Cassandra Crossing?). 

Le nostre istituzioni stanno fallendo. I nostri leader sono corrotti, i nostri cibi preferiti ci stanno uccidendo, guerre inutili e combattimenti sembrano crescere ovunque guardiamo. E la Luna ancora ci sorride, divertita forse delle nostre preoccupazioni meschine e distrazioni. 

Ti ricordi di me? Sei stato bravo a trovarmi sul web in modo incredibile, così allettante. Ora guardati i piedi e cerca di capire quando affonderai. 

Mi piaceva domandarmi quali miracoli avrei potuto vedere del mio futuro. Mi è piaciuto un sacco. E mi manca quella sensazione. Houston, Eagle è atterrato. Ricordi, immagini, suoni, emozioni, passato. 44 anni fa avevo sedici anni, il mondo era una finestra aperta avanti a me. 44 anni fa potevo sognare, oggi raccolgo quei sogni e traggo bilanci. 

In occasione della ricorrenza molto probabilmente il momento più cool in cui l'uomo è riuscito a raggiungere un sogno, ecco che un geniale ragazzo dagli occhi verdi degli anni '60 di nuovo dice "grazie".

2013/07/14

Morire di Euro





Era meglio morire da piccoli che mangiare la pasta coi broccoli... ve la ricordate la filastrocca? Se la ricorderanno quelli più vecchi fra voi, quelli che erano bambini quando lo ero io.

Detto fra noi i broccoli sono fantastici, piacciono a tutti, era una questione di rime e in quel caso funzionava bene. Non funziona invece la pasta europea con l'euro.

Oggi di euro si muore. Questa filastrocca bisognerebbe musicarla, canticchiarla sul tram o in autobus, agli angoli delle strade, in ufficio o a casa, portarla nelle discoteche.

Stiamo morendo e il nostro veleno è l'euro. Non pensiate che stia esagerando, non esagero, nemmeno tanto, so quello che scrivo perché cari i miei lettori io ho la fortuna di guardare il mio Paese andare in malora standone fuori.

Che vedo? Vedo un'Italia sempre più malandata, messa male, pronta a fallire.

Oggi l'Italia si trova a un bivio: pagare il conto salato per una scelta azzardata o continuare una “non vita da zombie” nel segno di un'austerity senza fine. Non è una profezia. Non è neppure un'opinione. È questione di logica, di numeri ed è ciò che pretende l'Europa. Non credo nelle illusioni. Non ho mai pensato che l’Italia potesse farcela, potesse riguadagnare il terreno perduto in oltre dieci anni di permanenza nell’euro. Dal 2001 a oggi la nostra economia è andata sempre peggiorando, non siamo mai riusciti a riguadagnare terreno.

Del resto la storia italica dice che tutti i governi hanno sempre approfittato a man bassa delle risorse della nazione a scapito dei cittadini. Ha origini lontane questo comportamento, nasce tutto, o meglio si perfeziona e assurge all’onore delle cronache fin dal tempo dei romani. Poi si affina con il brigantaggio, esso, sin dalla sua genesi, aveva come causa di fondo la miseria. Oltre ad una mera forma di banditismo (soprattutto nel Medioevo), il fenomeno ha spesso assunto i connotati di una vera e propria rivolta popolare. Come può convivere il brigantaggio con l’altrettanto brigantaggio politico dei giorni nostri?

Le ragioni si identificano in tempi moderni, relativamente moderni. Inizia prima dell’unificazione italica. Il brigantaggio assunse già al tempo della dominazione spagnola e in seguito asburgica e francese, dimensioni significative, furono coinvolti vari strati sociali, anche con connessioni e complicità tra signori e briganti, sia in zone urbane che rurali. Il brigantaggio rappresentò col tempo una forza tale da vincere quella dello stesso Stato, incapace ancora di mediare tra i diversi ceti. Nonostante qualcuno scrisse che il brigantaggio non era che miseria, estrema e disperata augurandosi potesse terminare presto, non si accorse che invece quella forma di ladrocinio istituito, affermato, in qualche modo apprezzato dal popolo che vedeva nei briganti, gentiluomini, dei novelli Robin Hood pronti a rubare ai ricchi per donare ai poveri cresceva, si autoriproduceva, come una pianta virale inseriva i propri gangli ovunque, per il potere e non solo la sopravvivenza. Col tempo si iniziò a considerare il brigantaggio come il prodotto di un complesso sistema di vita, anche il politico soggiogato dal dominatore, rubava al dominatore per contrastare la fame, inizialmente quella vera, in seguito per accumulare ricchezze negate dal dominatore. Col tempo dalle ingiustizie si è passati alle rivolte di natura politica.

Ecco dunque che i moderni briganti sono i politici, arraffoni, che prendono quanto possono, come un cane che mangia non appena se ne presenta l’occasione, mangia fino a scoppiare perché oggi c’è e domani chissà. Così Il debito pubblico ha continuato a salire, aumentando il divario di sviluppo (sarebbe da dire involuzione, non ci siamo sviluppati, potremmo affermare che l’Italia ha perso terreno, credibilità, potere nel mondo. Vedasi il caso dei Marò in contrasto con l’India, un ex paese in via di sviluppo che è arrivato a dettar legge contro di noi, anche se tutte le evidenze sono contro di loro.

L’Italia non conta più nulla, ci confrontiamo con le realtà degli altri paesi europei, Germania e paesi Scandinavi in prima fila e in parte la Francia e ne usciamo perdenti, superati solo in questa caduta da Spagna e Grecia, Irlanda e Portogallo. Non ho mai creduto a chi scriveva che l'euro fosse una giusta mossa per l'Italia. La nostra è stata mancanza di lungimiranza, abbiamo guardato appena al di là del nostro naso, abbiamo scelto la casella sbagliata. 

Faremo la stessa fine di chi ha tentato in passato di partecipare a una moneta unica senza che ci fossero le condizioni politiche per essere un unico Paese. Bisognerebbe leggere la storia. Nel 1943 abbiamo perso una guerra, trattato con i vincitori, umiliati davanti a loro. La clausole di tale disfatta le stiamo onorando ancora adesso. Siamo cresciuti, il boom degli anni 60 è stato un miracolo che - Paganini non ripete - come il grande maestro non siamo stati capaci di replicare. Ogni occasione era buona per svalutare la Lira. Io ricordo il dollaro USA a 600 lire, un’enormità, incredibile. 

Da allora, dagli anni 60 il cambio Lira/US$ è continuamente aumentato a causa delle svalutazioni per favorire la nostra industria, leggi Fiat, ma tutti se ne sono avvantaggiati. Tutti gli industriali, i politici, i grandi investitori, i proprietari terrieri, gli imprenditori. Tutti con esclusione dei cittadini che hanno solo perso. Siamo in guerra ora, mi si dirà che una moneta non serve per dichiarare guerra. Forse si, tuttavia siamo in guerra e non ce ne siamo accorti. Siamo in guerra e le conseguenze economiche sono le stesse di una guerra cruenta.

Si potrebbe pensare di essere in un vicolo cieco, che ormai le opportunità sono terminate, che non ci sia più nulla da fare. Non è vero neppure questo, possiamo scegliere. Possiamo scegliere, come nazione, di uscire dall'euro. Possiamo scegliere un'altra moneta, magari tornando alla lira, oppure una moneta circolante, una di quelle con tassi di cambio a quattro zeri. Servirà affinchè le aziende italiane tornino a esportare, le nostre grandi industrie dovranno incrementare i turni lavoro, la produzione crescerà facendo precipitare la disoccupazione portando, finalmente, l'economia italiana in vita, resuscitarla, ossigenarla dallo stato comatoso in cui si trova.

Ora è praticamente morta. Non pensiate possa essere facile, ogni grande cambiamento nella storia di una nazione comporta dei sacrifici anche importanti. Non sarà facile per nulla. Perché c'è un prezzo da pagare. Farà male in particolare alle banche, che falliranno come imprese, senza che I correntisti possano rischiare di perdere i sudati risparmi. Non ci sono alternative, restare nell'euro, con un'economia da morti viventi non ci porterà mai fuori dalla crisi. Immaginiamoci questo scenario per i prossimi cinquanta, cento anni o per sempre. Uno scenario apocalittico, con una classe politica incapace di vedere oltre il proprio naso, incapace di cogliere le grandi difficoltà in cui si trovano i propri cittadini, incapaci di cogliere il momento giusto per riciclarsi, il tempo delle ruberie ormai si è esaurito, adesso il cittadino se ne rende conto, non è più disposto a perdonare, lo si capisce dai risultati delle ultime elezioni dove un partito nuovo, che non era nemmeno un partito è stato capace di guadagnare il quindici per cento dei voti, da zero a quindici è un successo, anche se non è sufficiente per governare. Significa che alla prossima tornata diventerà il trenta, forse il cinquanta per cento. Apocalittico forse, totalmente coerente con la situazione in cui versa il popolo italico, alla fame seppure attaccato con le unhie e con i denti ai privilegi di cui ha goduto fino a pochi mesi orsono, un ricordo del passato ormai.

L'Italia ha firmato un patto con l'Europa e l’Europa non ha apprezzato lo sforzo. Il primo dovere era portare il deficit annuale a zero. Una missione impossibile. Sono stati capaci solo di produrre tasse e tagli insopportabili. Anche se ogni italiano possa accettare di diventare sempre più povero e senza futuro non basterà. Per rientrare nel Club Europa l'Italia dovrà ridurre il debito pubblico di 50 miliardi l’equivalente di dieci IMU. Non ci riprenderemo più. E questo anche se i patti sono passibili di revisioni, di rilettura, di cambiamenti, ai tedeschi non converrà. Cambiare anche un solo parametro quivale a perdere di vista gli obiettivi che si sono posti. Piuttosto escono loro dall'euro e sappiamo benissimo che senza la Germania l’euro non è più l'euro, perderebbe tutto l’appeal, quel poco rimasto, degli investitori internazionali, arrivando a scomparire.

O noi o loro? Ogni nazione deve scegliere razionalmente la propria valuta. I politici hanno caricato di un enorme valore simbolico il fatto di essere membri di un circolo monetario. Ma la zona euro è costruita, su misura per i paesi del Nord Europa. Siamo come chi vive in Africa e vuole frequentare un club di Berlino. Il solo andare e venire ci manda in rovina.

All'Italia dunque conviene l'euro? Sono certo che non conviene, lo vediamo tutti i giorni, ce ne accorgiamo quando andiamo a fare la spesa, il pieno all’auto, il biglietto aereo. Siamo parte di un club dove i vantaggi sono pochi e il prezzo non solo è alto, ma rischia di cancellare il nostro futuro. Un individuo che pur di stare in un circolo esclusivo si rovina è un idiota. Stranamente questa regola sembra non valere per gli Stati, ma il concetto è lo stesso. L'economia italiana è così importante che sta creando guai in tutto il mondo. L'Europa e l'Italia in ginocchio per la crisi sono un problema per il Brasile, per la Cina, per gli Stati Uniti.

Non conviene a nessuno. Sta saltando un equilibrio. L'Italia morente è un problema geopolitico grave. Da quando l'Italia è in Eurolandia non cresce. È un fatto: scarso lavoro, zero aumento del reddito. Certo, gli italiani possono dire di essere parte dell'euro, ma non esportiamo più. Se i nostri politici aprissero gli occhi e si guardassero in giro potrebbero razionalmente scegliere, sono sicuro che cambierebbero subito valuta.

Purtoppo in questo non siamo soli, la Grecia e la Spagna prima di noi hanno avuto lo stesso malefico pensiero, adesso vediamo dove sono loro, falliti. Anche l’Italia si avvia al fallimento totale, S&P ha ridotto il Rating da BBB+ a BBB, un’inezia forse, ma significativa, segno che non è affatto vero che i nostri conti stanno migliorando, è vero il contrario e il baratro inizia a mostrare tutti i suoi angoscianti contorni.

Chi poteva è già fuggito, chi resta affonderà miseramente con buona pace di tutti.
Il governo non vede la situazione in cui siamo, si baloccano con sogni e ruberie, macchine dorate di un establishment morto e sepolto, come quell’orchestrina che suonava sul ponte del Titanic mentre la grande nave affondava.

Suonano anche loro, e ballano alla faccia dei poveri onesti cittadini. Quando non ci sarà più la nave Italia, assorbita dai nostri debiti allora rideremo, per ora possiamo solo piangere.

In tutto questo discorso ripenso a una notte di luglio 1992, quando con un decreto legge veniva deliberato il prelievo forzoso del 6‰ dai conti correnti bancari per un interesse di straordinario rilievo, in relazione a una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica. Un sistema oligarchico che non è stato capace di trovare soluzioni alternative, che trova normale prendere i soldi dai conti correnti degli italiani di notte, come fanno i ladri.

Era meglio morire da piccoli che morire di euro da grandi!

2013/07/08

Ambizioni pericolose!

L'illusione di sentirsi indispensabili, la certezza di non aver raggiunto gli obiettivi dei propri genitori, quale inganno quella vita! 

L’ispirazione per scrivere questo articolo mi è venuta a seguito di un increscioso fatto di cronaca. In Francia, a Grenoble è morto un ragazzo di dodici anni, più che una promessa italiana del free climbing, sport affascinante per uomini (e donne) duri, allenati, forgiati, pronti a tutto e con un coraggio da leoni.
Il ragazzo, leggo su un quotidiano, ha perso la vita a seguito di una caduta da un’altezza di venti metri mentre si allenava su una parete verticale utilizzando, pare, attrezzature non sue. Non entro nell’argomento specifico, l’analisi delle colpe e responsabilità di chi ha causato la morte di un giovane uomo all’inizio di una lunga vita non mi compete, e ogni riferimento all’evento finisce qui. Mi duole tuttavia ricordare che, dove non arriva il caso, a volte arriva l’ambizione parentale a creare scompensi nella vita dei nostri figli.

Non è mai facile prospettare una vita di successo per i figli, tutti i genitori lo vorrebbero, per questo spesso assistiamo a proiezioni, spezzoni inediti di film della loro vita dove credono di vederli realizzati e soddisfatti secondo il loro personale metro e quasi mai immedesimandosi nei desideri dei figli.
Mi si dirà che è parte del gioco della vita, che i genitori, purtroppo, non sempre riescono a realizzarsi e vedono nella progenie la continuazione di loro stessi, una continuazione che raggiunge quegli stessi obiettivi mancati magari per un soffio. Quegli stessi genitori non appena hanno un figlio, e badate non importa se maschio o femmina, ecco che  tendono a investire molti dei loro desideri sui figli, mettendo così una seria ipoteca al loro destino, io non credo al destino, non sono fatalista ma, sono sicuro, ognuno ha segnato dentro il proprio DNA un percorso, non dettagliato, nemmeno una strada, una guida, che molto probabilmente seguirà nel corso della propria vita inconsciamente, fino a realizzare quello per cui era nato. Non fraintendetemi. Chi nasce con la predisposizione per la musica, diventerà probabilmente un musicista, e lo stesso sarà per chi è predisposto al canto, alla pittura, all’arte in genere. Ma se quell’individuo lo si condiziona a seguire le ambizioni parentali, magari per creare un tennista, ecco che avremo prodotto un insoddisfatto per il resto della sua vita, anche se essere un tennista gli procurerà soldi e fama.

Quando si "aspetta un figlio" è inevitabile che i genitori comincino a pensarlo e a immaginarlo, appoggiando su di lui anche quelle idee che riguardano le caratteristiche fisiche e psicologiche che vengono considerate positive dai genitori, al punto che vorrebbero possederle loro stessi. In questo modo si soddisfano due principi fondamentali: il primo riguarda il desiderio che il figlio somigli a loro, magari non a entrambi, almeno a uno di loro attingendo a piene mani a tutte le caratteristiche positive del genitore maggiormente prestazionale, in alcuni casi addirittura i genitori sperano che il nascituro abbia migliori caratteristiche e potenzialità e, di conseguenza, sia in grado di superarli nella vita. Psicologicamente parlando questo è del tutto normale nella fase di gestazione, è capitato anche a me, anzi, esistono scuole di pensiero che giudicano positivo questo approccio in quanto sembrerebbe garantire Ia creazione del collegamento tra madre e figlio e tra il mondo esterno e il bambino. Essere fantasticati indica infatti il sentirsi importanti ed amati ancora prima di essere visti e questo è fondamentale poiché apporta senza dubbio Ia sensazione di partecipazione che andrà a creare il pacchetto sicurezza e serenità; come se vi fossero più possibilità di accedere al mondo quando si è confortati dall'essere desiderati ed amati ancor prima di nascere.

Arriviamo dunque al tema trattato in questo scritto, vale a dire i genitori che non accettano un figlio che abbia attitudini diverse da quello che si aspettano e hanno coltivato nella loro testa. Capita di trovare genitori che aspettano figli che, per loro sfortuna, sono gia candidati a diventare medico o insegnante, sportivi in determinate categorie e questo senza che II genitore abbia Ia minima consapevolezza del danno che arrecherà al proprio figlio. Certamente esiste la buona fede, nessun genitore in effetti vuole il male dalla progenie, semmai cerca di evidenziare, si spera, alcune caratteristiche che sono già proprie, le si coltiva con speranza, si spingono i figli a seguire in qualche caso le orme paterne, iniziando da giovanissimi, rubando tempo al gioco e divertimento, magari allo studio, alle amicizie, alla socializzazione, per diventare infine una macchina da soldi, per vincere, prevalere rispetto ai coetanei e non solo loro. A che pro?
Il genitore in questo modo si convince di poter spianare Ia strada ai figli, annullando le loro vocazioni, dirottando le risorse che essi possiedono, investendo il loro tempo alla ricerca della soddisfazione non già propria ma del genitore più accanito a raggiugere i propri obiettivi dimenticandosi di quelli dei figli. 

Succede così, chi non ha avuto Ia possibilità di studiare, spera che il proprio figlio completi gli studi e si augura possa riscattare questa sua mancanza, macchia; e lo stesso discorso potremmo applicarlo alle velleità artistiche che soddisfino il proprio desiderio insoddisfatto; chi voleva fare sport non vede l'ora che il figlio cresca un minimo per poterlo avviare nell’attività sportiva che tanto si ama e quindi lo plasma in modo preciso ignorando decisamente caratteristiche del figlio che, invece, potrebbero esprimersi al meglio in altri ambiti.
In particolare è sempre il primo figlio, di questi tempi anche unico per scelta, perché un fratello o una sorella potrebbero distrarre le risorse, vedi tempo e quattrini, affetto, predisposizione, determinazione, socializzazione. Allora meglio uno che focalizzi su di se tutte le risorse e aspettative parentali. Meglio se è maschio, ma succede anche quando è femmina, per incarnare il massimo delle proiezioni parentali candidandosi quasi sempre, senza saperlo, a sentirsi infelice e non realizzato. 

Sarebbe fondamentale provare a cogliere, comprendere, sviluppare l'autorealizzazione, quella che è sempre presente nella nostra mente, all’ultimo scalino di quella scala virtuale che rappresenta la scala dei valori di ogni individuo, strettamente dipendente dalla vocazione che, invece, può essere collocata un gradino più in basso. La vocazione si basa su precise risorse che si rivelano nei primi anni di vita, non sono sempre evidenti, si manifestano occasionalmente, bisogna essere capaci di coglierle, di conservarle, di raffinarle e opportunamente svilupparle, possono veramente diventare capacità in grado di riempire Ia vita di una persona.

Parlo di un esempio. Mio figlio. Fin dal primo anno di vita ha avuto una venerazione per i cavalli, non è casuale, attorno a casa mia, in particolare d’estate, qualsiasi spazio aperto si riempie di cavalli, maneggi all’aria aperta per felici possessori di quadrupedi per lunghe cavalcate nella brughiera, nei boschi, nelle vallate. Attorno ai due anni innamoramento da dinosauri, possiede una collezione degna di un paleontologo, gioca con essi, li conosce uno per uno. Se all’inizio potevo pensare a una carriera nell’ambito equestre ecco che nemmeno un anno dopo potrei pensare a una vita da paleontologo? Magari studiando in prestigiose università americane a stretto contatto con chi ha trasformato la propria vita in scienziato? E che dire della passione per internet? A tre anni era in grado di cercare sul fido iPad le application adatte alle proprie necessità di gioco. Tre anni signori, qualcuno già potrebbe immaginare un novello Bill Gates, ricco da far paura, magari insoddisfatto nonostante tutto?

Troppo presto. I bambini sono volubili, quello che può piacere oggi domani è superato, focalizzarsi su una caratteristica dimenticando volontariamente tutte le altre sarebbe deleterio, potrebbe creargli insoddisfazioni tali da accompagnarlo per tutta la vita. Ecco, come genitore ho considerato fondamentale evitare di mettere addosso a mio figlio aspettative irrealistiche. Sto cercando di propormi come un vero e proprio educatore, resto a guardare quello che spontaneamente mio figlio mostrerà di preferire, dove eccellerà e a quel punto mi occuperò di aiutarlo a coltivare le sue preferenze per renderle evidenti.

Se i genitori non si pongono in questi termini, vale a dire individuare le loro attitudini, i figli non verranno lasciati liberi e faticheranno ad esprimere ciò che hanno dentro, anzi, spesso soffocheranno le lore reali potenzialità per abbracciare capacità che in realtà non gli appartengono, solo per dare soddisfazione al proprio genitore. Ricordiamoci che i figli si specchiano in noi, spesso seguono i nostri desideri con l’idea di soddisfarci, di renderci felici e, troppo spesso, travalicano questa attitudine, dimenticandosi della propria vita, di quella che hanno davanti, che non conoscono perché non possiedono l’esperienza che, invece, i genitori dovrebbero avere e trasmettere ai figli in maniera neutrale. In questa modo, certi genitori forgeranno inevitabilmente il destino dei loro figli manipolando Ia loro natura, plasmando e costruendo qualcosa che in realtà non esiste e di conseguenza, sarà forzato. 

Quando vi sono queste situazioni i figli si trovano poi a provare sensi di inadeguatezza, non solo, quasi sempre finiscono poi per non trovarsi assolutamente bene nell'ambiente lavorativo in modo tale da arrivare un giorno a lasciare e rientrare nella loro vocazione. E' proprio da queste situazioni che nascono grandi difficoltà e percezioni di non essere all'altezza e di non valere, poiché non vengono utilizzate risorse proprie ma attingendo a un bagaglio che non gli appartiene, obbligandosi a faticare il doppio per sviluppare qualità che non possiedono e che richiederanno anni di Iavoro sempre con Ia sensazione di essere fuori posto.

Ecco che nascono situazioni dove l’individuo non si riconosce nel vestito che gli è stato cucito addosso, e ovviamente, non della propria misura. Tutto questo sembra facile da ottenere fin quando è il genitore mentore a tirare le fila, a governare la crescita del bambino secondo i propri voleri e, come ben sappiamo, in questo il genitore ha gioco facile, il figlio ha il desiderio prioritario di essere accettato rispetto a qualunque altro. Si mostrerà disponibile a essere manipolato, per accontentare i genitori, per non deluderli. II vero problema è che, a quel punto, il bambino si trasformerà, medicherà, amputerà e falserà le emozioni, sentimenti e pensieri nel tentativo di essere come i genitori desiderano. 

Questi problemi nascono dalle eccessive ambizioni che il genitore ripone sui figli, dai quali si aspetta quasi un risarcimento sociale per qualcosa che non ha potuto intraprendere o che non è riuscito a essere lui stesso a suo tempo. E' questo il caso dei bambini che hanno già un destino segnato ancor prima della nascita e che, fin dall'infanzia si troveranno pressati da genitori che puntano troppo sulle prestazioni, investendo il tempo in modo esagerato, mostrando delusione quando i figli sbagliano, quando non rispondono nel modo desiderato.

In una società che sta diventando sempre piu aggressiva in cui l'unica cosa importante è il successo, accompagnato dal denaro e dall'immagine, molti genitori spingono i loro figli a diventare qualcuno, mostrando acutamente Ia disillusione se poi questi non sono all'altezza o se sono troppo poco competitivi, se non sono ambiziosi. In questi casi i figli avvertono pienamente di dover riempire un profondo vuoto parentale che, a sua volta, li svuoterà completamente lasciandoli perennemente insoddisfatti alla perenne ricerca di compensazioni.

È umano sognare che i propri figli raggiungano gli obiettivi che non siamo stati capaci noi stessi di raggiungere, non lo è affatto pretendere che questa accada nella realtà premendo sull'acceleratore affinchè essi gratifichino appieno le ambizioni degli adulti. Occorre ricordare che il bambino deve poter sempre restare nella dimensione del gioco, e mantenere un rapporto chiaro con il divertimento e con Ia spontaneità. Rubare questi anni preziosi significa creare dei futuri infelici che si sentiranno privati di una parte importantissima della vita e che non riusciranno a trovare cio che veramente avrebbero voluto. I figli tendono per natura a compiacere gli altri, proprio perche hanno Ia necessità di piacere e di essere amati; se tuttavia predomina questa parte, non se ne faranno nulla dei successi, perche non sapranno apprezzarli in quanta verranno visti come ciò che li rende infelici e diversi dagli altri. E perderanno in un labirinto di sogni il desiderio del raggiungimento di una realizzazione personale.

Permettete ai vostri figli di crescere, di giocare, di essere liberi di scegliere. Sarà questo un dono prezioso che servirà a plasmare la loro futura personalità, sviluppare Ia fantasia, crescere la creatività e Ia fiducia nel mondo. 

La vita va vissuta al meglio delle proprie aspettative, non quelle dei genitori, tantomeno quelle degli altri. I genitori in quanto educatori devono coltivare le caratteristiche dei propri figli, aiutandoli nelle scelte per un futuro che si adatti ai loro desideri, potranno guidarli, suggerire loro una strada migliore, fornire una mappa, indicare le scorciatoie quando sono positive, quando sono utili, mai imporre perché a guidare saranno sempre i nostri figli, è giusto così. 

2013/07/01

Il Sottile Piacere

Il sottile piacere di cui vado a trattare in questo mio faticoso esercizio è quello dell’essere e non apparire. C’è chi lo pone come un problema, essere o apparire, il grande Shakespeare lo riduceva a “essere o non essere” che voleva dire sostanzialmente che sei solo quando sei, e non sei, quindi sembri quando non sei. Questo confonde mi si dirà, ma se io intendo trasferire il tutto alle modalità dell’animo e la voglia di fare apparire queste in modo diverso dalla verità con lo scopo di affermarsi nella società, ecco che allora cogliereste al volo un modo di pensare comune che è dato dall’eguaglianza “io sono = ciò che ho”.

La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi è destinata a scoprire l'illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita. La vita di un uomo è immediatamente ciò che è, che può anche sembrare, quindi un’apparenza se l’osservatore non è l’uomo stesso ma un esterno, inteso come occhio. Quello che io sono lo conosco solo io, potrei anche allargare la conoscenza di me stesso a chi mi sta vicino, ma anche in questo caso potrebbe essere relativo, per cui, torniamo al problema iniziale: essere e non apparire, un sottile piacere di sembrare quello che che non si è per assomigliare a un modello esistenziale che attira ma che non convince, o che convince ma non attira che poi non è. In altre parole l’uomo rifiutando ogni impegno continuato, cerca l’attimo fuggente della propria realizzazione all’insegna della novità e dell’avventura, avventura dello scoprire quello che potrebbe essere e non necessariamente quello che è poiché si suppone lo conosca già .

Siamo dunque tutti esteti, secondo il principio dell’esistenza di Kierkgaard il quale suddivideva l’esistenza in stadi tra i quali appunto “lo stadio estetico”. L’esteta, cioè chi appare senza essere, si propone di trasformare la propria vita in un’opera d’arte bandendo la noia, la monotonia e il ripetersi di eventi con poco o scarso interesse dove invece possano trionfare le emozioni forti. E qui torniamo all’apparire invece che all’essere, sarebbe come dipingere di rosso una Fiat cinquecento e dire a tutti che a dispetto di quello che vedono si tratta di una Ferrari?  No, tuttavia al di là dell’apparenza gioiosa e brillante, la vita “estetica” o meglio l’apparenza, è destinata alla noia nonchè al fallimento esistenziale. Perché questo? Sempre Kierkgaard dice, anzi afferma, ci prova, che vivendo attimo per attimo quindi evitando a uno a uno i pesi di scelte impegnative (ergo scegliendo di non scegliere) si finisce per rinunciare a una identità identificabile come propria e per cui si finisce per avvertire un senso di vuoto nella propria esistenza. Quindi meglio essere che apparire?

Dovendo scegliere preferisco esistere, quindi essere. Essere me stesso in ogni dove, anche quando scrivo che poi è il mio essere come mi vedono i lettori, se volessi semplicemente apparire sarebbe sufficiente copiare a piene mani un testo da qualche autore sconosciuto e venderlo per mio, il risultato esteriore potrebbe essere lo stesso anche se la sostanza cambia. Un esempio calzante potrebbe essere di quello che presenta un manoscritto a un editore per la pubblicazione e questi gli risponde che Il suo manoscritto è sia bello che originale, ma le parti belle non sono originali, e quelle originali non sono belle. Allora scegliere non è una semplice manifestazione della personalità ma costituisce la personalità stessa. Questo momento Kierkgaard lo chiama “stadio etico”, cioè il momento nel quale l’uomo scegliendo di scegliere, ossia prendendo una responsabilità della propria libertà, si impegna in un determinato compito. Questo stadio implica al posto della ricerca dell’eccezionalità dell’uomo comune, la scelta della ricerca della normalità e della semplicità. 

L’esistenza dell’avere insieme a quella dell’essere costituiscono le due forme potenziali della natura umana, che per spinta biologica della sopravvivenza preponderante rispetto a ogni altra forma esistenziale semplice o complessa possa sembrare più propensa alla modalità dell’avere. Se parla di disperazione come rapporto dell’uomo con se stesso allora vuol dire  che se l’io vuol essere se stesso non giungerà mai all’equilibrio; al contrario se non vuol essere se stesso urta anche qui in un’impossibilità di fondo. Ovunque si possa guardare quindi ci si imbatterà nella disperazione perché  diventa il vivere  senza l’io interiore, quindi artefando il supremo segreto stesso della vita umana. 

Sono e perciò esisto ma se non sono alla fine cosa resta di me stesso? L’apparenza?  Verrebbe da dire che la negazione del tentativo umano di rendersi autosufficiente diventa una fuga da tutto quello che rappresenta se stessi, quindi evadere dal proprio io per immedesimarsi in un altro io, nel modello a cui si vorrebbe assomigliare senza essere. Materia da psicoanalisti specializzati in deviazioni della personalità. E tralasciamo la filosofia, questa troverà da se la soluzione anche attaccandosi alla ricerca di quella disperata fede in se stessi che manca all’esteta impegnato com’è a apparire invece che essere che, alla fine sarebbe anche più semplice. L’uomo per non essere egoista deve ritenersi non autosufficiente, ma dipendente da altri e compiere scelte responsabili in relazione a chi sta peggio, quindi deve personificarsi non come amico ma come unità dell’essere. Voler sembrare autentici, essere, in un mondo virtuale può sembrare un paradosso, tuttavia la consapevolezza della propria umanità non si cancella in ognuno di noi per cui siamo ancora qui a permetterci queste riflessioni esistenziali. Non è facile, in un mondo confuso, riuscire ad essere chiari e la semplicità non è una prerogativa umana.

Per fortuna vivere non è una sequenza di "in" e "off" anche se questo a volte vuol dire crisi e sofferenza. Siamo umani e pertanto soffriamo di delusioni e dolori, fallimenti e frustrazioni inevitabili nella loro periodicità, verrebbe da pensare anche quando si vorrebbe evitarli. In qualche momento della vita, potremmo cercare o credere o illuderci che tutto possa essere migliore. Anche se non tutto e non completamente. Lo sappiamo che la vita è dura, siamo fortunati e comprendiamo che non è terribile o tremenda, anzi che la vita sia bella nonostante tutto lo vanno dicendo da migliaia di anni tutti i saggi e anche chi saggio non è. Ma dire che è semplicemente dura e difficile sarebbe un eccesso, la vita è vita comunque la si prenda e sta a noi comportarci affinché possa sembrare di essere differente. Questo per dire che essere è difficile perché richiama la nostra complessità, ma proprio per questo è anche una scommessa che attira la nostra consapevolezza; è parte della nostra umanità.

2013/06/25

60 e non per tutti

Quando su Facebook un amico compie gli anni, in genere gli "propino" la storiella della Terra che ha completato il giro attorno al sole. Parafrasando, quel giro diventa il cammino da noi percorso intorno alla nostra stella. Colei che ci da vita. Il nostro viaggio ogni anno ha un inizio e un termine, un attimo di sosta e si riparte per il viaggio successivo che altro non è che la ripetizione del precedente che sarà comunque uguale a quelli che verranno. Tutti uguali, tutti attorno al Sole, l'unica vera certezza nelle nostre vite, simili ma non uguali, percorriamo lo stesso virtuale cammino attorno al sole per ritrovarci tutti assieme un anno piu' vecchi.
È il destino dell'umanità, mio, tuo, nostro, vostro.

Eccomi qui. Ho 60 anni ma non mi sento vecchio, amo la vita e quello che riesce a darmi, mi piace la l’aria, l’acqua, il cielo e le nuvole, le verdi distese e quelle imbiancate di neve, una bella nuotata in piscina, lunghe passeggiate. Un figlio ringiovanisce, d'un colpo mi toglie dieci anni all'anagrafe. Mi sento giovane dentro e fuori. E poco importa che, proprio oggi ho dovuto sottopormi a un doloroso intervento dentale, oggi rimane un giorno speciale da dividere con chi mi vuole bene: la mia famiglia e gli amici più cari.

Buon compleanno Sergio, cento di questi giorni.