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2015/04/16

La Guerra delle Parole


In Italia stiamo vivendo un esempio lampante di come la realtà sia ben diversa da come viene fatta apparire. 


Matteo Renzi, per esempio, è sicuramente persona in gamba, ma soprattutto è capace di trasmettere sensazioni. Parla un italiano semplice e diretto, affronta i problemi con parole condivisibili, porta immediatamente a sottolineare la sua presunta diversità con un mondo politico pieno di muffa e ragnatele. Da applausi.

Se poi si va seriamente a controllare l’esito delle promesse, lo stato vero dell’economia, le leggi approvate oppure no dal governo rispetto a quelle promesse il risultato è ben diverso, ma il messaggio collettivo che passa è quello di una “novità positiva” perché è questo il messaggio che appunto viene fatto passare dai media. 

Il caso più straordinario è quello della nuova legge elettorale che è profondamente antidemocratica, ma pochi lo dicono e quasi nessuno lo ha capito. Per esempio mai Berlusconi avrebbe potuto presentarla: sarebbe stato tacciato di dittatore al primo vagito, ridicolizzato, inchiodato dalla Magistratura.

Per Renzi è l’opposto: tuttora non ho ascoltato un dibattito approfondito e preciso che spieghi agli ascoltatori le conseguenze concatenate di una riforma che metterà nelle mani di uno solo (Renzi) il potere politico e il controllo sul governo, il parlamento, la magistratura, la presidenza della repubblica, le nomine pubbliche. Nessuno che accenni a palesi incompatibilità di equilibrio democratico.

E’ il risultato di una “guerra delle parole” ben condotta e di cui sempre la sinistra è maestra controllando anche la RAI, i programmi di approfondimento, i maggiori quotidiani, le radio, il mondo della scuola, la stessa magistratura.

D'altronde – anche in questa occasione - il centro-destra non può che piangere su sé stesso. Solo oggi Forza Italia sostiene che le riforme elettorali e costituzionali non vadano bene, dimenticando che è stata proprio FI a permetterne l’approvazione al senato – tre mesi fa – concedendo “gratuitamente” i propri voti determinanti: Renzi – cinico – ne ha approfittato illudendo gli azzurri sull’elezione del Presidente della Repubblica salvo poi scaricare il Cavaliere come un taxi a fine corsa.

Non solo: la spregiudicata manovra di Renzi ha diviso il centro-destra, affossato FI, distrutta l’immagine del Cavaliere tra polemiche, scissioni ed abbandoni. Un esempio da manuale su come si combatta e si vinca in politica dove Renzi è oggi protagonista assoluto, praticamente senza avversari, chissà per quanto tempo. 

Il governo è palesemente insufficiente (o complice) nei rapporti con i “poteri forti” , le grandi lobby che a dispetto dei proclami continuano a fare i loro affari. Il prezzo della benzina in Italia è il più caro d’Europa nonostante il crollo del prezzo del petrolio, così come le assicurazioni, molti servizi, l’energia, le società autostradali. 

Un esempio? Cantone (che dovrebbe essere una specie di censore degli sprechi, ma è ascoltato solo quando conviene) poche settimane fa è stato molto chiaro sulla proroga delle concessioni autostradali introdotta a forza con il decreto sblocca-Italia, sottolineando che andrebbero fatte delle gare per garantire la concorrenza, le pari opportunità per le aziende e le migliori condizioni per lo stato e gli automobilisti. Una opinione sottolineata già nell'ottobre 2014 anche dalla Banca d'Italia, e dall'autorità della concorrenza e dei trasporti. Nonostante questo, il governo Renzi ha tirato dritto non solo concedendo a gennaio nuovi ed ingiustificati aumenti dei pedaggi (+ 70% in 14 anni), ma ponendo le premesse per un regalo da 16 miliardi (una intera finanziaria!) agli attuali concessionari nessuno dei quali è tale per aver vinto una gara. Ecco questioni su cui non indaga nessuno…


2015/04/10

BLUFF

Vi ricordate quei giocatori con le tre carte che stazionavano davanti agli Autogrill per alleggerire i fessi di passaggio che - puntando diecimila lire - dovevano indovinare dove stava la carta vincente ma perdevano sempre, complice la velocità di girare le carte e il “palo” che faceva da sponda?

Me li hanno ricordati Matteo Renzi presentando la sua fantastica manovra economica che è stata presentata come un successo dove vincono tutti, non perde nessuno e “I sacrifici sono terminati”.

E’ in fondo lo stesso gioco delle tre carte: lo Stato taglia ai comuni e sostiene “non aumento le tasse”, però poi gli aumenti sono costretti a farli gli Enti Locali per non finire in dissesto e mantenere il patto di stabilità e così alla fine il cittadino perde sempre. 

Solo nel 2014 con QUESTO governo la tassazione fiscale è infatti aumentata di un altro 1% rispetto ai redditi complessivi, record assoluto e superando - secondo l’ISTAT - il 50% di tutto il valore dell’intera ricchezza prodotta dalla nazione. 

La stampa e la TV stanno al gioco di Renzi e fanno da “palo” evitando di porre domande imbarazzanti forse perché sono in vista le elezioni regionali, “Tutto va bene madama la marchesa” e il giochino deve continuare.

2015/04/03

9/11 Rivelazioni shock

La Russia ha minacciato di rilasciare prove che espongono il presunto coinvolgimento del governo degli Stati Uniti in relazione agli attacchi dell’undici Settembre.
Il governo russo ha detto che si sta preparando a rilasciare la prova che dimostra che gli Stati Uniti sono stati coinvolti negli attacchi tramite le immagini satellitari in loro possesso.

Se avranno successo le rivelazioni di Putin saranno un duro colpo per il governo statunitense. La sua credibilità sarà compromessa, inoltre proteste di massa e rivolte potrebbero scoppiare in tutta l’America. La posizione dell’America come leader nella “lotta contro il terrorismo internazionale” cesserà di esistere quando le immagini verranno rilasciate.

Gli esperti avvertono che il rilascio di immagini che dimostrano il coinvolgimento dei governi USA negli attacchi dell’undici Settembre potrebbe avere conseguenze più grandi di quanto chiunque possa immaginare in questo momento.

Mosca (Pravda): esperti americani ritengono che, nonostante il fatto che le relazioni tra gli Stati Uniti e la Russia abbiano raggiunto il punto peggiore dai tempi della Guerra Fredda, Putin ha fatto passare ad Obama soltanto i problemi minori. Gli analisti ritengono che questa sia la “calma prima della tempesta”. Putin sta per colpire e ha intenzione di colpire duramente. La Russia sta preparando il rilascio di prove del coinvolgimento del governo degli Stati Uniti e dei servizi di intelligence negli attacchi dell’11 settembre. Nella lista delle prove sono incluse immagini satellitari.

Il materiale pubblicato può dimostrare la complicità del governo degli Stati Uniti negli attacchi dell’11 settembre e la manipolazione di successo dell’opinione pubblica. L’attacco è stato pianificato dal governo degli Stati Uniti, ma messo in opera per mano dei suoi delegati, in modo tale che un attacco contro l’America e il popolo degli Stati Uniti sembrasse un atto di aggressione da terrorismo internazionale.

Il motivo dell’inganno e omicidio dei propri cittadini statunitensi è da cercarsi negli interessi petroliferi e nelle corporazioni statali del Medio Oriente. La prova sarà così convincente che smonterà completamente la versione ufficiale sull’11 settembre coperta e sostenuta dal governo degli Stati Uniti. 
La Russia dimosterà che l’America non è estranea all’utilizzo di terrorismo falsa bandiera contro i suoi cittadini al fine di avere un pretesto per un intervento militare in paese straniero. Nel caso degli “attacchi dell’11 settembre,” la prova sarà costituita da immagini satellitari conclusive.

In caso di successo, le conseguenze della tattica di Putin potrebbero esporre le politiche terroristiche segrete del governo degli Stati Uniti. La credibilità del governo sarà compromessa e potrebbe portare proteste di massa nelle città fino ad una rivolta, secondo gli analisti americani ..

L’effettivo sviluppo della situazione potrebbe essere molto peggio, di quanto gli esperti avvertono.

Ora che siete arrivati in fondo a questo pezzo chiarisco i motivi per averlo pubblicato. Alla gente piace pensare che dietro le varie notizie del mondo reale, ci siano complotti e complottini.
Perchè?
Non esiste una valida ragione, la verità è da cercarsi nelle recondite speranze di vedere il mondo cambiare, nel bene o nel male, anche inventandosi di sana pianta una storia campata in aria.

Sarà vero? Non credo, ma se a voi piace facciamo finta che lo sia.

2015/03/28

a proposito di Andreas Lubitz....

Sono una persona che per motivi di lavoro e qualche volta di svago, viaggia con regolarità in aereo, volendo potrei vantare le ore di un comandante di Airbus e batterlo egregiamente. Una volta provai anche a contare i giorni e venne fuori che quasi un anno della mia vita l'ho trascorso sospeso a 12000 metri con i piedi nel vuoto. 
Inquietante? Nemmeno tanto, istruttivo sicuramente per lo stesso motivo per cui tutti dicono che il mezzo più sicuro per viaggiare è quello aereo. Non ci sono scuse. 
E' vero!

Secondo voi di cosa parlano, oggi, i viaggiatori negli aeroporti?

Di cosa discutono gli equipaggi nel briefing prima dell’imbarco? A cosa pensano i passeggeri al decollo, mentre l’aereo stacca l’ombra da terra? Pensano, discutono e parlano di una cosa sola. Di Andreas Lubitz e di tante vite umane finite contro una montagna. Una storia assurda perché un pilota omicida è un ossimoro. Ai piloti ci affidiamo per portarci in cielo e riportarci a terra. Lo sappiamo noi e lo sanno loro. Volare è un atto di fiducia. Negli uomini e nelle donne, prima ancora che nei professionisti dell’aeronautica.

Non l’unico, certo tra i più sconvolgenti: voliamo da poche generazioni, in fondo. Ma la nostra vita - tutta - è un esercizio di fiducia. Nel guidatore del nostro treno, nell’autista del nostro bus, nel chirurgo in ospedale. Anche nel cuoco del ristorante sconosciuto, se ci pensate: potrebbe avvelenarci tutti, e non lo fa. Questo va detto, oggi, a chi sostiene d’avere, di colpo, paura di volare. Non serve recitare statistiche, anche se provano, senza dubbio, che l’aereo resta il mezzo di trasporto meno pericoloso. Non serve segnalare che, dopo una tragedia come quella del volo Germanwings 4U4525, le procedure verranno cambiate e volare diventerà ancora più sicuro. Meglio ricordare una cosa, invece: possiamo evitare molto, ma non tutto. 

L’ossessione per il controllo domina la società occidentale. Nel fatalismo può esserci incoscienza, ma anche saggezza. La vita va difesa sempre; ma è, per definizione, vulnerabile. Non c’è scuola, non c’è spiaggia, non c’è stadio che possa considerarsi sicuro: pensate a Beslan, allo tsunami, a Heysel o Hillsborough. Credere il contrario significa diventare quelli che gli americani chiamano control freaks , controllori compulsivi. Proprio gli Usa dimostrano che nessuna società fornisce garanzie assolute. Le scuole e i cieli americani lo hanno dimostrato.

Bastano poche leggi delle fisica, e un po’ di buon senso, per rendersene conto: un aereo, splendido strumento che semplifica la vita di molti, può diventare un veicolo di morte per qualcuno. Lo hanno capito, purtroppo, i terroristi dell’11 settembre. Lo ha intuito, nel buio della sua mente, il copilota ventisettenne del volo Barcellona-Düsseldorf. Possiamo - anzi, dobbiamo - limitare i rischi. Non possiamo eliminarli del tutto. Non viaggeremmo, non mangeremmo, non berremmo, non ameremmo: saremmo robot senza le garanzie meccaniche dei robot. Moriremmo per una malattia cui non avevamo pensato, o scivolando nel bagno di casa. Essere cauti è giusto; essere ossessionati è ridicolo. Voler controllare il possibile è saggio; credere di controllare tutto è arrogante. Vivere è un atto di fiducia. Lubitz è stato il nome della morte dal cielo, ma alzate gli occhi: le stelle, su in alto, sono più numerose dei fulmini. 

Auguri EXPO !


Conservate queste righe e rileggetele tra qualche mese:
L'EXPO Milano 2015 sara' una grande bufala e un formidabile FLOP.

Erano stati annunciati 20 milioni di visitatori, poi corretti in 14, poi 10, ora circa 8 milioni, ma quanti “veri”, al netto dei biglietti gratis o di quelli offerti dagli sponsor – soprattutto pubblici ed istituzionali – che pagano con i nostri soldi?

Manca un mese all’inaugurazione di EXPO e non solo i lavori non sono ancora finiti, ma si stanno facendo adesso ancora i bandi per molti appalti, opere che non saranno comunque mai collaudate perché ormai non si farebbe più in tempo, mentre poche imprese (quasi tutti del sud) si sono spartite la torta e subappaltato tutto. 

Sicuramente i servizi milanesi non sono intanto significativamente migliorati e è soprattutto ben strano che non risultino prenotazioni alberghiere importanti né a Milano né nell’hinterland e che fuori dall’Italia dell’EXPO non parli quasi nessuno. 

Nel frattempo Malpensa è diventato un deserto e non c’è praticamente nessun nuovo volo intercontinentale, l’autostrada Milano-Torino è tuttora a due corsie con cantieri impossibili da Rho a Novara, la tangenziale nord di Milano è bloccata come sempre, quella per Brescia non finita né collegata alla A1, la “Pedemontana” è in esercizio solo per pochi chilometri. 

Questi i fatti, al netto della demagogia e della retorica. 

Auguri Expo!